L’istituto religioso, che per volontà del cardinale Sepe aveva nominato Balducci membro di quel comitato dei saggi che sovrintendeva, di fatto, allo smistamento della case, stando all’inumano lavoro di ricerca svolto al catasto dal parlamentare radicale Maurizio Turco, può contare su numerose proprietà nella Città Eterna e nel suo hinterland. Il dato, inedito, è aggiornato a tre anni fa. E si rifà a circa duemila appartamenti, in buona parte con inquilini eccellenti come i giornalisti Bruno Vespa e Augusto Minzolini, poi Vito Riggio (presidente Enac), Giancarlo Innocenzi membro dell’Agcom (indagato nell’inchiesta di Trani), Marzo Zanichelli presidente di Trenitalia, l’ex ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio e moltissimi altri. A cominciare dai personaggi diventati noti con l’inchiesta sugli appalti del G8 perché arrestati, indagati o intercettati. Sulla carta chiunque può fare domanda, finire in graduatoria, sperare in una convocazione da parte dei consultori colleghi di Balducci.
Sotto varie voci, svariate denominazioni di istituti, con trascrizioni spesso sbagliate sul registro immobiliare, vede dunque la luce l’impero del mattone – patrimonio stimato in 9 miliardi di euro – di Propaganda Fide, che gestisce dal suo «palazzetto» in piazza di Spagna gli appartamenti di lusso nel centro: da via della Vite a via del Gambero, da via Boncompagni a via Bocca di Leone, da via del Corso a via Margutta, da via del Babbuino a via Sistina, da piazza Mignanelli (il palazzo di Valentino è suo, l’affitto è di 160mila euro) fino ai numerosi immobili in prestigiosissime strade come via dell’Orso, via dei Coronari, via del Governo Vecchio, oltre a palazzi interi in via della Conciliazione, via Cavour, via Quattro Fontane, via dell’Olmata, via XX Settembre, vicolo della Campana, via dei Corridori, vicolo del Leonetto, via Zanardelli, Via Nomentana. E via dei Prefetti, dove all’ex ministro Pietro Lunardi Propaganda Fide avrebbe venduto nel 2004 un palazzetto di 42 vani, su quattro piani, per un terzo (2,8 milioni di euro) del suo valore effettivo, provocando un certo «sconcerto» in Vaticano. Ma la mappa del mattone della Congregazione si estende ben oltre i confini cittadini: si dirada su terreni sterminati verso Pomezia, poi vira su per Vicovaro, piega per Grottaferrata, si fa tutta la via Pontina fino a Latina, devia per l’area di Trigoria, e sale su su fino a Castel Gandolfo dove insiste la residenza estiva del Santo Padre.
http://www.ilgiornale.it/interni/tesoro_vaticano_9_miliardi_case_e_terreni_propaganda_fide_limpero_mano_balducci/30-05-2010/articolo-id=449129-page=0-comments=1
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