lunedì 23 maggio 2011

L' AFFERMAZIONE DEL CRISTIANESIMO: IL CONCILIO DI NICEA (QUINTA PARTE)


Il Concilio di NiceaCostantino I guida il concilio di Nicea (presso Costantinopoli) con un pugno di ferro ed obbliga i convenuti ad un accordo sui dogmi destinati a diventare la base delle future istituzioni ecclesiastiche. I vescovi contrari alle sue direttive finiscono destituiti ed esiliati. Il risultato della votazione finale parla da se':
316 si e 2 no (Secondo di Tolemaide e Teona di Marmarica).
Per Costantino ed i suoi delegati non e' stata comunque una impresa di poco conto. All'inizio del concilio si contavano circa 80 correnti "cristiane", sviluppatesi sul ceppo originario paolino e su altre fonti, ognuna delle quali si riteneva depositaria della verita' e cercava di prevalere sulle altre a colpi di reciproche scomuniche. Tra queste correnti, dichiarate poi eretiche, dopo la formalizzazione del Credo di Nicea, si annoveravano:
Seguaci di Marcione 
Nicolaiti
Encratici di Taziano
Seguaci di Origene
Seguaci di Ario 
Diverse sette gnostiche
Carpocraziani
Ofiti
Modalisti
Docetisti
Adozionisti
Montanisti
Manichei
Nestoriani
Messaliani
Fibioniti
Donatisti
Maroniti
Nazareni/Mandei
Culto di Apollo
Culto di Demetra
Culto di Dioniso/Bacco
Culto di Giove/Zeus
Culto di Mitra
Culto di Krishna
Culto di Osiride
Culto di Horo
Culto di Iside
Seguaci del Sol Invictus
Seguaci della Croce Rossa
Figli del Sole
Seguaci di YHWH
Culto degli esseni
Culto degli Zeloti
Movimento Terapeuta
Ordine della Mano Nera
Ordine della Mano Rossa
Ordine di Melchisedek
Seguaci di Adonis/Tammuz
Seguaci di Baal
Seguaci di Zoroastro
Buddisti
Seguaci di Ercole/Eracle
Seguaci di Serapide
Seguaci di Prometeo
Druidi
Seguaci di Attis
.......
e tanti, tanti altri.
Comunque pare che anche Dio abbia dato una mano. Deposti su di un altare tutti i vangeli noti (apocrifi e non), durante la notte il Padreterno fece fuori tutti gli apocrifi, lasciando intatti quelli che ben conosciamo, vale a dire i testi nel Nuovo Testamento, a suo tempo indicati da Ireneo di Lione.

Compito del concilio era dunque quello di unificare i vari culti, tra loro in eterno conflitto, sotto una chiesa universale cattolica, che naturalmente sarebbe stata controllata dall'imperatore. Si trattava, senza mezzi termini, di

stabilire, per gli appartenti alle nuove sette cristiane, che cosa e a quale dio credere
con il beneplacito imperiale.
Venne quindi riformulato e reso standard un credo cristiano accuratamente ripulito da tutti quegli elementi di natura messianica strettamente legati al movimento jahvista.
Roma reclamava, naturalmente, l'autorità suprema, sul presupposto che la sua setta più importante sarebbe stata fondata da Pietro, le cui presunte ossa vennero successivamente sistemate in Vaticano e la statua di Giove convertita in quella di Pietro. Cosa d'altronde facile perchè avevano tutti e due la barba.
In un tipico movimento di sostituzione religiosa, tutti gli dei degli altri culti furono assogettati al nuovo dio sotto forma di apostoli, di santi o di demoni.
Come è ben noto, durante questo concilio i termini Gesù e Cristo vennero fusi insieme per la prima volta nella frase ambigua "Gesù Cristo"(non Gesù il Cristo), conciliando le richieste delle numerose fazioni che si riferivano a:
Hesus: dei Druidi
Joshua/Jesus: per gli apostati israeliti della Nuova chiesa di Gerusalemme
Horo/Iusa: degli egizi
Ies/Iesios: per i seguaci di Dioniso/Bacco
. . . . . . . .
Krishna/Cristos: originari dell'India
L'Unto: dei Giudei
Krst: per gli egizi
e tanti altri
E' accertato che la frase "Gesù Cristo" non ha mai costituito un nome e cognome proprio, e non e' mai apparsa negli scritti degli autori greci e latini, prima di questo concilio.
Gli scritti dei primi presunti padri della chiesa non parlano mai di Gesù. Sino al Quarto Secolo era frequente e generalizzato il termine "IL CRISTO" ma non è mai stata trovata una autentica menzione, prima di questo evento, di un "Gesù Cristo".
(Rif.771)
Occorre comunque rammentare che il processo di fusione e di unificazione delle varie fazioni non fu immediato ma lungo e lento. Nei secoli che seguirono almeno altri 21 concilii furono convocati per stabilire le politiche e le dottrine del culto unificato. Il più delle volte si trattò di rissose riunioni di ruffiani ignoranti e paludati, ognuno dei quali tirava l'acqua al proprio mulino; alcuni di questi concilii finirono in un bagno di sangue. Altro che divina ispirazione!
(Rif.750)
Il fatto che i documenti autografi originali dei vangeli, crifi ed apocrifi, non siano più disponibili è probabilmente dovuto alla decisione del concilio di distruggere tutti i testi non ritenuti validi ed adeguati al nuovo culto. Vecchia abitudine a suo tempo introdotta da Ireneo vescovo di Lione e da Atanasio vecovo di Alessandria. Si parla comunque di 200 documenti eliminati.
In questo contesto si conservarono copie dei quattro vangeli ufficiali "canonici", alcuni vangeli apocrifi ed altri documenti sottoposti successivamente al famigerato "ritocco" di Anastasio (506 e.v.)
Altro accordo fondamentale per il nuovo credo è stato quello di "stabilire d'ufficio" che Gesù e Dio sono in sostanza la stessa cosa:

Io e il Padre siamo una cosa sola, consustanziali.
Qualcosa del genere era già stato affermato, circa 3500 (!) anni prima, nei testi della religione egizia, riferita ad Osiride ed al figlio Horo:

Io e mio Padre siamo uno.
Affermazione dogmatica che, di fatto divinizza l'improbabile figura di Gesù e che, in seguito, darà origine a tutta una serie di battibecchi di natura teologica.
I primi a farne le spese furono gli "Adozionisti" che ritenevano il Gesù nato da un naturale rapporto sessuale tra Giuseppe e Maria. Solo in un secondo tempo, al momento del battesimo impartitogli da Giovanni Battista, Gesù viene "adottato" da Dio che gli conferisce i poteri necessari alla sua missione terrena.
Anche ai "Docetisti" non andò meglio. Questi ritenevano che Gesù fosse di natura esclusivamente divina e che il suo sembrare umano fosse solo un'apparenza di comodo.
Una soluzione di compromesso fu proposta da Ario, il quale sosteneva che Gesù (divino) fosse la prima cosa creata dal Padre e quindi già esistente sin dalla notte dei tempi, ma non per questo uguale ne coeterno al padre stesso, ma a lui sottoposto. Questa teoria non ebbe maggior fortuna delle altre ed Ario finì esiliato. Malgrado ciò l'arianesimo sopravvisse, semiclandestino, per alcuni secoli in particolare tra i barbari neo-convertiti.

Questa nuova religione, testè nata, non unisce ne affratella le genti. Questa religione non ha fatto altro che dividere il genere umano attraverso un razzismo estremo, il sessismo ed altri particolarismi. Questa religione infatti si nutre sulla divisione tra i popoli, perchè per esistere necessita di un nemico da combattere, sia terreno che sovrannaturale. Questa religione sostiene che alcuni popoli sono speciali o eletti perchè possiedono la vera fede, mentre gli altri sono immorali e dannati e spesso insiste sul fatto che è dovere degli eletti distruggere gli altri. Comunque non è la sola: altre religioni sostengono gli stessi concetti.
(Rif.710,***)
E' interessante notare che solo le religioni rivelate tendono ad essere motivo di contenzioso e di relative guerre.
Questo perchè? Perchè la religione rivelata, essendo a differenza dei varii paganismi naturali appunto rivelata, stabilisce subito, nel suo formarsi, una distinzione fra il bene (i propri credenti) ed il male (gli altri). I secondi sono deindividualizzati in funzione della loro alterità e della loro possibile minaccia, quindi sono naturali nemici dei primi e se non vanno sterminati (caso peggiore, non previsto apertamente) vanno comunque in qualche modo discriminati; la cosa diventa grave se la religione rivelata acquisisce il potere e lo esercita in forma discriminante.
In generale per scatenare una guerra di religione occorre un regime politico interessato a coprire con motivazioni religiose interessi ed ambizioni proprie, oppure un proselitismo religioso capace di incendiare le masse, già tese a causa di tensioni sociali, e lanciarle verso l'esterno (crociate dei poveri) o verso l'interno (progrom, caccia alle streghe, ecc.). Secondo una mia personalissima opinione, nel primo caso la guerra avverrà comunque, nel secondo caso può darsi che le tensioni sociali possano trovare altri mezzi di espressione; dipende dal caso.
Lo stesso si può dire delle ideologie politiche come nazionalsocialismo e comunismo, anch'esse preoccupate di stabilire una differenza tra i "proprii" e gli "altri", naturali nemici da eliminare appena possibile, con le buone o con le cattive.
(Rif.725)

DONAZIONE DI COSTANTINO
Durante il concilio di Nicea Costantino avrebbe firmato un atto che riconosce alla chiesa autorità assoluta negli affari secolari. Questo atto, tenuto segreto, sarebbe poi stato reso noto nell'VIII secolo dal papa Stefano III.

Questa è una delle tante vergognose bugie inventate dalla chiesa di Roma a tutela dei propri interessi materiali. Si tratta unicamente di un falso clamoroso, come dimostrato, nel 1440, da Lorenzo Valla.
L'unica concessione che sembra certa è stata quella di conferire alla chiesa la possibilità di ereditare i beni dei propri fedeli (lasciati con testamento).

ANNO 326 (e.v.)

Riferimento Storico:
ELENA CI RIPROVA
Il vescovo di Aelia Capitolina, Macario, aveva sollecitato presso Costantino I il permesso di demolire il tempio di Afrodite, fatto costruire dall'Imperatore Adriano sul presunto luogo del calvario e della sepoltura di Gesu. Costantino I acconsente e spedisce la madre Elena, in nuova "missione imperiale" ufficiale, per affiancare Macario e sovraintendere agli scavi.
Alla fine i lavori porteranno alla luce una tomba, scavata nella roccia, ed una massa rocciosa calcarea ritenuta il calvario.
(Rif. 172)
Altre sette onorano un sepolcro ed un calvario diversi da quelli dei cattolici e degli ortodossi.
Questi luoghi sono stati scoperti nel 1881-1882(e.v.) dal Generale Charles "Cinese" GORDON (il generale inglese ucciso a Khartum) sulla base di alcuni rilievi topografici eseguiti qualche anno prima dall'archeologo britannico Wilson.
(Rif. 172)

RELIGIONE DI STATO
La religione cristiana diventa RELIGIONE UFFICIALE DI STATO dell'Impero Romano con gli Editti di Tessalonica (1134 a.u.c./381 e.v.) e di Costantinopoli (1144 a.u.c./391 e.v.), emanati dall'Imperatore Teodosio I, dietro suggerimento di Ambrogio da Milano.
Con questi editti tutti gli altri culti vengono aboliti e dichiarati fuori legge; i loro beni ed i loro templi sono confiscati e devoluti al nuovo clero; vengono naturalmente abolite anche tutte le feste pagane, compresi i "frivoli e peccaminosi" giochi olimpici. Vengono eseguite le prime condanne a morte a carico dei presunti eretici.
Si sono intanto definite e consolidate le prime gerarchie nell'ambito della chiesa, costituite da:
EPISCOPI: vescovi, sovraintendenti.
PRESBITEROI: preti, anziani della comunita'.
DIACONOI: diaconi, serventi.
PISTOI: credenti, iniziati, battezzati.
ENERGUMENI: catecumeni in attesa di battesimo.
(Rif. 712)


ANNO: 331 (e.v.)

Eusebio, storico della chiesa, nella sua Vita di Costantino, ci informa di aver ricevuto personalmente dall'Imperatore, l'ordine di produrre 50 copie della Bibbia(?) cristiana, da distribuire nelle chiese della capitale Costantinopoli. Ordine puntualmente eseguito da scribi professionisti presso lo scriptorium annesso alla chiesa di Cesarea.

ANNO: 337 (e.v.)

Il papa Giulio I, per ordine di Costantino, fissa la data di nascita di Gesù al 25 Dicembre.
A Gerusalemme il vescovo Cirillo (?-386), contrariamente a quanto riportato sul Vangelo di Giovanni, accenna alla probabile esistenza di un sudario di Gesù (Sindone).

ANNO 356 (e.v.)

In quest'anno viene genericamente sancita, in tutto l'Impero, la pena di morte per tutti quelli che praticano ancora i riti pagani.

ANNI: 361-363 (e.v.)

 Nel 361 Giuliano diventa imperatore a Roma e si dimostra subito estremamente tollerante nei confronti di tutte le religioni e ristabilisce la libertà di culto, con grande rabbia del clero cristiano che lo ribattezzerà Giuliano l'Apostata".
Giuliano era stato educato, a suon di "frustate", alla religione cristiana da Eusebio, vescovo di Nicomedia, generalmente ritenuto un viscido intrigante.
Poco incline a certe imposizioni, Giuliano si dà, di nascosto, alla lettura ed allo studio dei testi della filosofia neoplatonica e si riavvicina alla religione degli antichi dei, ritenendo il cristianesimo una religione violenta, ipocrita, ingannevole, dominata da rozzi dogmi e da oscuri imbrogli di potere; un coacervo di superstizioni
buono per popolazioni di creduloni e per matrone in menopausa.
"Essi credono che l'Ellade sia morta. Da tutte le parti del mondo, i monaci neri si avventano come corvi sul suo purissimo corpo di marmo, e vi frugano con i becchi come in una carogna, gracchiando allegramente: "l'Ellade è morta!" Ma l'Ellade non può morire; l'Ellade è nei nostri cuori. E' la divina bellezza dell'uomo sulla terra. Quando essa si risveglierà, guai ai corvi di Galilea!"
Giuliano è stato autore di diversi libri, ormai perduti, tra i quali:
Trattato contro i galilei
Il nemico della barba (satirico)
Sulla morte di Giuliano si sono create molte leggende per mascherare quello che è stato un omicidio perpetrato dal clero cristiano. Un turpe individuo, Atanasio vescovo di Alessandria, mandante e anche autore di alcuni omicidi, istiga un soldato ad ucciderlo. L'opportunità si presenta il 26 Giugno 363, in Mesopotamia, nel corso di una battaglia contro i persiani; durante questa azione il milite approfitta dell'occasione e pugnala alla schiena l'imperatore.
(Rif.799)

Mito e politeismo erano necessariamente legati perchè facenti parte della espressione della capacità immaginativa umana, mentre il monoteismo avversa tale capacità immaginativa imprigionando lo spirito religioso dentro forme ed immagini statiche prefissate. (P.Trevisan)

In questo IV secolo e.v. il mondo occidentale, in particolare quello dell'Impero Romano, vive la frastornante situazione nella quale

"gli Dei non ci sono più e Dio non c'è ancora".
Sino ad allora l'Impero aveva garantito la libertà di culto, l'ateismo, la filosofia e la ragione. Ora tutto questo viene a mancare ed inizia la barbarie.
(Rif. ***)

ANNO: 365 (e.v.)

Morto Giuliano, i cristiani riprendono saldamente il potere e ristabiliscono la pena di morte per coloro che praticano i riti pagani.

ANNO: 366 (e.v.)

In questo anno viene eletto papa Damaso I, successivamente fatto santo per le sue indiscutibili ...virtù cristiane.
Di origini ispaniche, si era distinto a Roma combattendo con il vecovo Feliciano, in numerose zuffe civili, per la conquista del potere religioso nell'ambito della nuova setta cristiana.
Nel 366 era morto il papa Liberio, sostituito dal papa Ursino e questo manda in bestia il buon Damaso che ambiva da tempo al soglio di Pietro. Damaso non si scoragia: assolda un'accozzaglia di miserabili e di morti di fame e con questi ammazza i sostenitori di Ursino (ursiniani) e conquista il massimo potere della setta. Potere che poi eserciterà a lungo, massacrando quanti lo contestano con l'approvazione e sotto la protezione di speciali editti dell'imperatore Teodosio I: i cosidetti"editti di sangue".
Difficile stabilire quanta gente abbia mandato al cimitero per soddisfare la sua smodata ambizione.
Qualcuno gli attribuisce anche la paternità del falso "Liber Pontificalis" che compendia una cronologia, tutta "inventata" dei primi vescovi/papi di Roma a partire da Pietro; non tutti gli storici concordano con questa attribuzione.
Muore nel 384 e.v.

ANNO: 367 (e.v.)

Il vescovo di Alessandria Atanasio, in una lettera pastorale stabilisce quali sono i 27 libri da recepire nel Nuovo Testamento. Viene così fissato in prima istanza il Canone della nuova religione cristiana, contenente anche i quattro vangeli detti canonici.
Ce n'è voluto del tempo!

ANNO: 376 (e.v.)

Il 25 Dicembre, su ordine dell'Imperatore, il Prefetto di Roma sopprime il culto di Mitra e consegna il tempio nelle mani del culto rivale cristiano.

Si può affermare che in questo periodo comincia a prendere forma ed a consolidarsi la struttura burocratica-temporale della chiesa cristiana. Similmente alla vita religiosa di tutti i tempi (e di tutti i templi), anche in questa organizzazione sono presenti tre aspetti tipici:
l'ascetismo contemplativo (dal quale sono nate religioni quali il buddismo ed il manicheismo; per soddisfare questo aspetto l'Islam produrrà i Sufi ed il cristianesimo i monasteri);
la burocrazia templare (o sacerdotalità: da cui consegue la necessità di sfornare sacerdoti capaci ed intraprendenti, con attitudini politiche per organizzare il culto);
la profeticità che ha invasato parecchi religiosi inducendoli ad una quantità di profezie apocalittiche. Potrebbe essere intesa come il lato attivo dell'ascetismo.
A metà strada fra la profeticità e la sacerdotalità sfuma la vasta galassia dei predicatori che cercano di persuadere le masse a seguire la retta via, talvolta anche con predicazioni apocalittiche.
Il sacerdote delle religioni rivelate ha bisogno di un predicatore che gli porti quattrini e prestigio sociale dalle masse ma teme il lato inquietante dell'ascetismo ed anche il profeta che tuona e scombussola quella società nella quale egli è perfettamente e comodamente inserito.
Per quanto riguarda il monaco, esso è visto dal sacerdote come un esempio inoffensivo da additare alle masse.
(Rif. 725)

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Inizia la fase
"post-costantiniana"
della storia del cristianesimo
(secondo il Concilio Vaticano II).

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ANNO: 380 (e.v.)

A Tessalonica, il 28/2/380, l'imperatore Teodosio I il Grande emana un editto (De fide catholica) che, in pratica, dichiara la nuova religione cristiana-cattolica quale unica Religione Ufficiale dell'Impero.
A questo editto ne seguiranno molti altri (almeno 15) intesi a perseguire tutti quelli che, pur proclamandosi cristiani, non accettano in toto quelle che sono le direttive dell'ortodossia che si vuole imporre.
Ne fanno le spese i manichei, i marcioniti, gli ariani, apostati di vario genere e tanti altri che vengono "devotamente" perseguitati, uccisi, accecati o condannati (questa è una novità!) all'esilio in patria, cioè totalmente esclusi ed isolati dal resto della comunità.

ANNI: 381-385 (e.v.)

Viene inventato lo Spirito Santo!!!
L'imperatore Teodosio I convoca a Costantinopoli un concilio nel corso del quale viene stabilito e formalizzato il concetto di Trinità, aggiungendo lo Spirito Santo ai due soggetti già esistenti: Dio e Gesù. Il Credo di Nicea ora recita:

Crediamo in un solo Dio Padre onnipotente, creatore di tutte le cose visibili ed invisibili.
E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito e nato dal Padre,
della stessa sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero,
generato e non creato, consustanziale al Padre, per mezzo di lui tutte le cose sono state create,
in cielo e in terra; per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si incarnò,
si fece uomo, patì e il terzo giorno resuscitò, sali al cielo, e verrà per giudicare i vivi e i morti.
E credo nello Spirito Santo che procede dal Padre, e con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato.

Saranno necessari più di 1500 anni prima che Ernest Hemingway si ribelli e dia una sua interpretazione di queste demenziali e folli affermazioni, proponendo il suo Nulla Nostro...:

Nulla nostro, che sei nel nulla,
sia santificato il tuo nulla, venga il tuo nulla,
sia fatto il tuo nulla, dovunque nel nulla.
Dacci oggi il nostro nulla quotidiano, e rimetti a noi i nostri nulla,
come noi li rimettiamo agli altri nulla.
E non ci indurre nel nulla, ma liberaci dal nulla.
Amen
Nel 385 d.C. Teofilo, vescovo di Alessandria, con la compiaciuta approvazione di Teodosio I, attacca e distrugge con le sue truppe, i monasteri che seguivano ancora le idee di Origene.
Origene era stato dichiarato eretico perchè aveva avuto l'ardire di sostenere che Dio è una essenza puramente spirituale ed immateriale.
Evidentemente dominava ancora una grande confusione sulla "natura di Dio" malgrado la trovata trinitaria di Teodosio I e seguaci.
Tant'è vero che un certo Priscilliano e sei dei suoi fedeli vengono decapitati nella città di Treviri per conclamata eresia derivante da tali incertezze.
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