sabato 21 maggio 2011

L' AFFERMAZIONE DEL CRISTIANESIMO: COSTANTINO (TERZA PARTE)


CostantinoCostantino I, detto il Grande, nato in Albania nel 1027 a.u.c., nel 1059 a.u.c.(306 e.v.), agguanta il potere a York, approfittando di un vuoto di governo e con elezioni subito contestate dal Senato di Roma. Le sue aspirazioni al potere assoluto sull'Impero di Roma non tardano a manifestarsi.
Sconfitto Massenzio, consolida la sua posizione e fa il vuoto intorno a sè, temendo di essere ostacolato nei suoi progetti. Tanto per la cronaca:
annega la moglie Fausta in bagno
fa scannare il figlio primogenito Crispo
assassina lo suocero
ammazza il cognato
accoppa il nipote Licinio di 12 anni
elimina un numero imprecisato di ex amici e sostenitori.
Costantino si è comportato, in definitiva, come Erode il Grande (se non peggio) però quest'ultimo, nella storia "clerico-ufficiale", è stato considerato un demonio, mentre il primo è poco meno che un santo.
L' impero è barcollante e Costantino è alla continua ricerca di nuove alleanze ed aiuti; preso atto che nei territori dell'Impero, un individuo su 10 aderisce alle sette cristiane, cerca di controllare ed incanalare questa massa di individui a proprio vantaggio.
Stabilita la sua capitale a Costantinopoli, nel 1078 a.u.c. ordina un concilio a Nicea cercando (e riuscendo in parte) a mettere ordine nel marasma di idee di quelle innumerevoli sette che allora si definivano cristiane.
Malgrado il suo interessato appoggio alla cristianità, pare sia rimasto fedele, sino all'ultimo giorno, al culto del dio Sole. Alcuni sostengono che, in punto di morte, abbia prenotato un posto di prima classe per l'al di là (non si sa mai!) facendosi battezzare da Eusebio, vescovo di Nicomedia. In realtà Eusebio avrebbe approfittato della debolezza di Costantino sul letto di morte. Se la cosa è vera allora Costantino è morto eretico perchè Eusebio era vescovo della setta ariana.
E' morto a Nicomedia il 22 Maggio del 1090 a.u.c.(337 e.v.); altri invece dicono sia morto a Costantinopoli di lebbra.
Siccome i discendenti di Costantino regnarono dopo di lui, l'adulazione dei popoli romani, da molto tempo abituati alla schiavitù, giunse ad un tale eccesso che quelli dell'antica religione ne fecero un dio, e quelli della nuova ne fecero un santo: i cristiani celebrarono per molto tempo la festa del suo nome, insieme con quella della madre.
(Rif. 712)
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ANNO 314 (e.v.)

Riferimento Storico:
IL VIAGGIO DI EUTROPIA
Eutropia, suocera di Costantino I, compie un viaggio in Palestina, accompagnata da Eusebio di Cesarea, alla riscoperta dei luoghi citati nella Bibbia.
(Rif. 172)

ANNO 315 (e.v.)

Riferimento Storico:
LE RICERCHE DI ELENA
Elena, madre di Costantino I, aderisce con entusiasmo alla nuova iniziativa politica del figlio e, malgrado la tarda età, parte per la Palestina alla ricerca di luoghi e di reperti riguardanti l'origine del cristianesimo. Riesce a ritrovare:
la stalla di Betlemme dove Gesù sarebbe nato
la croce originale, con il cartiglio redatto da Pilato
i chiodi della croce
la lancia di Longino
il punto esatto in cui sarebbe avvenuta l'ascensione
i resti dei tre Magi.
Dopo la sua morte Elena verrà santificata.

NOTA - Quando si dice essere fortunati!
Ritrovamenti così importanti, dopo 300 anni dagli eventi ad essi collegati, potevano capitare solo a lei, ad Elena. Non per sminuire le sue "pie" intenzioni ma si ha l'impressione che Elena si sia fatta infinocchiare come una citrulla da un branco di astuti giudei che le hanno fornito esattamente tutto quello che le "occorreva trovare".

Elena (ca.255-330 e.v.), di probabili origini britanniche, prima di diventare madre di Costantivo, esercitava in Roma le funzioni di prostituta sacra presso il tempio della dea Astarte (Ishtar). Queste prostitute erano considerate capaci di guarire alcune malattie; si riteneva che le loro secrezioni intime avessero dei poteri medicamentosi.
In un secondo tempo diventa concubina di Costanzo Cloro e dalla loro unione nascerà Costantino. Poi per naturale "pia e cristiana" evoluzione diventerà santa e resterà tale sino alla meta del 1900.
Infatti, nel 1960 il Vaticano sopprime la festività del 3 Maggio dedicata alla "Invenzione della Vera Croce" e alla sua protagonista Elena, ritenendo questo avvenimento "privo di fondamenti storici".
A volte (raramente) persino i preti si vergognano delle loro stesse bugie.
Secondo quanto si racconta (o si spacciava per verità) Elena, a Gerusalemme, avrebbe toccato con le tre croci rivenute sul Calvario (e ancora in piedi dopo 300 anni!) un cadavere che sarebbe resuscitato, vispo e giulivo, al tocco della vera croce.
Per inciso, Astarte era una antica dea promotrice della fertilità di piante, animali e uomini. Il suo culto includeva la prostituzione sacra maschile e femminile. Nel Medioevo il clero cristiano identificò con questa dea (femmina) il demone (maschio) Astaroth.
Rif.715,295,520)
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