Questo testo sembra molto semplice ma, come vedremo, ci fornisce preziose informazioni sui Magi e "la Stella" Innanzitutto: chi erano mai questi Magi ? Probabilmente dei sapienti, sacerdoti di alto rango del tempo. In quasi tutte le culture antiche infatti chi sa "leggere quel che succede in cielo" ha a che fare con un alto grado sociale e culturale, legato alla religione, dato che nel cielo , da sempre, l'uomo mette i propri dei, i presagi e dal cielo vengono i castighi. Dal nome "Magi" possiamo pensare che fossero sacerdoti della religione di Zoroastro, all'epoca importante in quelle regioni e tuttora seguita da comunità molto più modeste.
Per l'evangelista Matteo infatti i Magi venivano "dall'oriente " che al tempo poteva essere l'Assiria o la Media. Grosso modo 8-900 chilometri, quanto quelli che separano anche oggi Bagdad da Betlemme. E per fare un viaggio del genere, a dorso di cammello, ci si può impiegare tre o quattro settimane.
Ma proprio a questo punto c'è qualcosa che ci deve mettere sul chi vive! Infatti , subito dopo quanto riportato sopra, il vangelo di Matteo di dice : «Allora Erode, fatti venire segretamente i Magi, si fece precisare da loro con ogni diligenza il tempo in cui la stella era loro apparsa». Come è possibile che Erode dovesse farsi spiegare della "stella" ? Evidentemente quello che aveva convinto i Magi a partire e li aveva guidati non doveva certo essere un fenomeno fin troppo evidente in cielo, come una cometa. Erode l'avrebbe vista, eccome, e non avrebbe avuto certo bisogno di ritirarsi segretamente con i Magi per farsi spiegare cosa avevano "visto" in cielo!
Ed infatti nel più vecchio esemplare del Vangelo di Matteo, del 70 d.c., scritto in greco e che è una traduzione dell'originale in aramaico del 50 d.c., la parola usata per indicare quel che guidò i magi è "astron", che possiamo tradurre oggi come "stella" o anche meglio come "fenomeno, evento del cielo", ma non certamente con la parola "cometa" .
Oltretutto dobbiamo considerare che a quell'epoca, e fino ai tempi di Galileo Galilei, nel 17 secolo, le comete erano considerati fenomeni meteorologici, una specie di fulmini particolarissimi se vogliamo, e non certo stelle o altro di simile. Infatti, se guardiamo come fu rappresentata la stella di Betlemme, ci accorgiamo che fu disegnata come una normale stella e non come cometa.
Le prime rappresentazioni dei Magi e della stella di Betlemme che si conosca è nella catacomba di Santa Priscilla a Roma, e risalgono al III secolo d.c. E così viene rappresentata per secoli negli affreschi, le miniature, le sculture piccole e grandi, di marmo e avorio, i mosaici. Questo fino al 1303, quando il grande Giotto a Padova, nel ciclo di affreschi che decora la stupenda Cappella degli Scrovegni, dipinge sopra la capanna della Natività una Cometa! Come mai improvvisamente Giotto si sogna di cambiare una iconografia vecchia di secoli, e accreditata dai Vangeli?
Difficile dirlo, ma probabilmente, possiamo supporre che Giotto rimase, come molti all'epoca, impressionato dal passaggio della cometa di Halley, passata proprio in quegli anni, o di un'altra, vista in cielo sempre nel 1301. E' onesto ricordare che giravano all'epoca anche alcuni "pseudo" vangeli, noti per le esagerazioni aneddotiche, che descrivevano la "stella" come una gigantesca cometa che prendeva tutto il cielo. Fatto sta che la quella degli Scrovegni rimane un fatto padovano unico, dato che anche Giotto negli affreschi di Assisi, non la utilizza più.
Possiamo quindi dire che la cometa fu una bonaria invenzione di Giotto che, per un po' di anni, non prese piede. Poi evidentemente "dilagò" …. Questo per la rappresentazione grafica, ma il punto principale resta: cosa videro realmente i Magi?
Riassumendo, proprio per seguire il Vangelo di Matteo, dobbiamo pensare a un fenomeno in cielo, evidente per dei "sapienti" ma non per un Re, come Erode era. Fenomeno che sia durato varie settimane, tanto da poter guidare i Magi nel loro lungo viaggio. Questo argomento ha incredibilmente appassionato astronomi e teologi negli ultimi tre secoli, e tuttora è materia di discussione.
Scartata la cometa, per i motivi detti sopra, dobbiamo esaminare altre possibilità.
Fu una meteora ? Di sicuro non poteva esserlo. Le meteore sono piccoli frammenti rocciosi della dimensione dal millimetro fino a qualche centimetro che viaggiano nello spazio interplanetario. Entrando nell' atmosfera terrestre, vaporizzano in pochi secondi per il riscaldamento dovuto all'attrito con l'aria. Il fenomeno, noto come sublimazione, può essere anche parecchio appariscente, ma comunque di durata molto breve: pochi secondi al massimo. Anche se si fosse trattato di un fenomeno eccezionale come una cosiddetta "pioggia" di meteore particolarmente imponente, non sarebbe durata giorni. Le meteore non sono quindi certo un buon candidato per il nostro esame.
Fu allora una stella "nuova" apparsa improvvisamente ? Qest' ipotesi è più interessante anche perché nelle imponenti cronache cinesi , cosiddette delle "ventiquattro storie", si parla di una "stella nuova" apparsa nel 5 a.c (secondo la nostra attuale datazione). A conti fatti poteva trattarsi di un normale fenomeno Supernova, ovvero dell'esplosione di una stella di grande massa, diciamo dieci volte quella del nostro Sole. In questo fenomeno viene emessa in pochi giorni una quantità di energia incredibile: tanta quanta il nostro Sole, per fare un paragone, ne emette in tutta al sua esistenza, che si stima in 9 miliardi di anni. Ecco quindi che questo fenomeno appare come una "nuova" stella che compare nel cielo visibile, ricordiamolo, ad occhio nudo solamente a quei temi. Tuttavia una Supernova non si distingue, ad occhio nudo, d auna stella qualunque e comunque si muove in cielo durante la notte attorno alla polare, esattamente come tutte le altre stelle. Non cambia quindi di posizione notte dopo notte. Le scritture invece dicono chiaramente che: «la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino».
Quello che ha guidato i magi potrebbe essere stata una congiunzione planetaria, ovviamente apparente, avvenuta in cielo a quell'epoca.
Spendiamo una parola per capire questo fenomeno in generale. Pianeta significa "errante" nel cielo, ed infatti i cinque pianeti visibili ad occhio nudo, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, sembrano muoversi sulla volta celeste velocemente e in modo indipendente rispetto alle stelle. Lo fanno perché ovviamente, sono enormemente più vicini delle stelle, anche delle più prossime. Pensiamo ad esempio che Giove, ben visibile al tramonto in questo periodo, è 60.000 volte più vicino a noi della stella più vicina, Proxima del Centauro. Ovvio quindi che man mano che si sposta nella sua orbita noi lo si veda assai più facilmente spostarsi in cielo di quanto possiamo fare pe un analogo spostamento effettivo di Proxima.
Oggi con i software anche amatoriali possiamo facilmente ricostruire l'aspetto del cielo in varie epoche e confermare quanto tramandatoci, ad esempio, da varie fonti di quell'epoca, come le cronache contenute nelle tavolette babilonesi, chiamate di Sippar, che registrano una congiunzione tra tre pianeti che sarebbe iniziata nell'8 a.C. e terminata nel 6 a.C. Potrebbe essere l'indizio giusto, dato che è riconosciuto che la data che utilizziamo oggi per l'anno "zero" , dato dalla nascita di Cristo, deve essere portato indietro di 7 anni, per un errore del monaco Dionigi il modesto, che la fissò nel Vto secolo
Seguiamo quindi questa congiunzione planetaria
Alla fine dell'8 a.C. Giove e Saturno iniziano ad avvicinarsi sulla volta celeste ed i Magi, con le conoscenze che potevano avere a quel tempo persone molto istruite, senz'altro potevano prevederlo. All'inizio del 7.a.c i due pianeti era visibili in cielo ad oriente, come vuole il Vangelo di Matteo, e dovevano apparire brillanti. Durante l'estate il fenomeno si spostò rimanendo visibile tutta la notte.
La congiunzione era inoltre inizialmente visibile ad oriente, dove sorge il Sole e quindi dove ogni giorno sembra "nascere" la luce. L'avvenimento poteva allora essere interpretato come:
Un nuovo Re di giustizia sta nascendo in Israele. Proprio ciò che i re Magi avevano dedotto osservando il cielo. Questa congiunzione potrebbe quindi essere la nostra Stella?
Ricapitoliamo: Nel 7 a.C. ha inizio la congiunzione, e la data è prossima a quella vera della nascita di Cristo.
Subito dopo averla osservata i Magi partono per Betlemme. Loro infatti leggono il fenomeno come: lì sta nascendo il nuovo re di Israele. La congiunzione prosegue nei mesi successivi, rimanendo visibile in cielo anche durante il tempo impiegato dai Magi per giungere a Betlemme, presumibilmente nell'autunno del 7 a.C.
In quel periodo i tre pianeti, cioè l'"aster" di Matteo, erano ormai molto alti in cielo e nel momento di migliore visibilità. Apparivano quasi immobili e brillanti su Betlemme proprio nell'autunno del 7 a.C. ! Il fenomeno venne probabilmente visto anche dai sacerdoti di Erode, ma la loro interpretazione poteva essere diversa da quella dei Magi. Ecco perché Erode chiama i Magi per farsi spiegare da loro cosa mai abbiano visto nel cielo, tanto da indurli ad un viaggio coì pesante e pericoloso.
Siamo quindi arrivati alla fine dell'inchiesta: tra tutte le ipotesi possibili, quella della congiunzione planetaria è dunque la più probabile, sempre ponendo che non si sia trattato di un fenomeno miracoloso. E andare a cercare una spiegazione astronomica non lede certo la "magia" della cometa di Natale!
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