domenica 5 dicembre 2010

LA FAVOLA DEL PURGATORIO

Di Paul Wayne


Le idee del Cattolicesimo Romano a riguardo dell’esistenza di un luogo di penitenza post mortem, dove l’anima del defunto soggiornerebbe in sofferenza fino ad essere purificata per poter poi accedere al Paradiso, non è di origine Cristiana.
Una tale idea non è stata mai insegnata, né da Cristo,né dai suoi Apostoli, e non si trova, nella Bibbia alcun ,anche minimo ,accenno ad essa.

Il Purgatorio entra nella Chiesa Cattolica nell’anno 600 ,con Papa Gregorio Magno, che reclamò la presenza di un terzo luogo, un luogo intermedio, di purificazione per le anime, prima che esse entrino in Paradiso.
La dottrina del Purgatorio dovette però attendere l’anno 1549, prima di venir proclamata DOGMA , nel Concilio di Firenze.
Nel dodicesimo secolo si era diffusa una leggenda: San Patrizio, in Irlanda , aveva scavato un pozzo molto profondo, fino al Purgatorio ed all’Inferno ,nel quale poi era sceso con altri monaci. Al loro ritorno, dice la leggenda,avevano descritto quei due luoghi con estrema chiarezza. Nel 1153, il cavaliere Irlandese Owen dichiarò che pure lui era sceso in quel pozzo, e nel mondo sotterraneo.
I turisti venivano da ogni parte per visitare l’ingresso del pozzo. 
Ma quando si svilupparono abusi finanziari intorno alla faccenda, nel 1497, il Papa Alessandro VI ne ordinò la chiusura, in quanto frode.
Tre anni dopo, però, il Papa Benedetto XIV predicò e pubblicò a Roma un sermone in favore del Purgatorio di San Patrizio (Encyclopedia of Religions, vol.2 , pag. 159 )

La favola del Purgatorio, però girava da secoli prima.
Platone ( 427-347 A.C. ) parlò degli insegnanti Orfici dei giorni suoi “ che si recano nelle case e tentano di persuadere il ricco di avere un potere, al loro comando, procurato dal cielo, con incantesimi e sacrifici..per emendare ogni crimine commesso dall’individuo o dai suoi antenati …. i loro misteri liberano dai tormenti dell’altro mondo, ma chi non se ne cura, è punito con uno spaventoso destino “ ( Smith - Man and His Gods , pag. 127 ).

Anche i Cinesi Buddisti acquistavano indulgenze per i loro defunti, e negli scritti buddisti sono elencate le sofferenze del Purgatorio. 
Nella religione di Zoroastro, l’anima deve attraversare 12 stadi prima di essere purificata a sufficienza per entrare in Paradiso.
Gli Stoici concepivano un “ posto di mezzo “ di illuminazione, che chiamavano 
Empùrosis “ Il posto del fuoco “ ( Enciclopedia Britannica,, vol. 22, pag. 660 )

Il concetto dunque di pagar denaro a favore dei defunti è davvero antico, e si trovano tracce di esso nella stessa Bibbia, ma non come dottrina.
Agli Israeliti venne comandato :
Deuteronomio 26:14
….. Non ho dato nulla per un cadavere; ho obbedito alla voce del Signore mio Dio; ho agito secondo quanto mi hai ordinato.

E’ possibile che il concetto del Purgatorio sia legato all’adorazione di Moloch ( Baal , Nimrod ,marito di Semiramide ) a cui venivano offerti sacrifici espiatori umani.
Nei seguenti passi della Bibbia vediamo come agli Israeliti venne proibito di sacrificare i loro figli a Moloch :

Levitico 18:21
Non lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

Geremia 32:35
e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un abominio simile -, per indurre a peccare Giuda».

2Re 23:10
Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno facesse passare più il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch.

A riguardo di quest’ultimo verso bisogna dire che la parola ebraica Tofet proviene dalla parola TOFIM, che significa tamburi ; l’assordante suono dei tamburi serviva a coprire le urla dei figli sacrificati nelle fiamme.

Mentre moltitudini e popoli hanno creduto di dover versare denaro, sacrificare figli o fare penitenze diverse per ACQUISTARE la vita futura, la buona novella del Cristianesimo fu questa :
Il prezzo era stato già pagato da Gesù Cristo …
La salvezza è una grazia, un regalo, un dono, lo si accetta come tale, non può essere acquistata con il denaro, opere umane, buone azioni o sacrifici .

Efesini 2:8
Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;
Efesini 2:9
né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.

I riferimenti biblici, ove non altrimenti indicato, sono secondo la Versione CEI della Bibbia.
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