venerdì 15 luglio 2011

La Venerazione di Reliquie non Autentiche (Prima Parte)

Per reliquie si intendono i resti mortali e/o gli oggetti che sono stato a contatto con Gesù,la vergine Maria,gli Apostoli o i Santi.La venerazione delle reliquie è permessa dalla Chiesa,pur essendo contraria al secondo comandamento:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. (Esodo 20:2-17)


Escludendo quest’aspetto,già di per sé peculiare,è importante capire in che modo viene determinata l’autenticità di una reliquia.La Chiesa,infatti,stabilisce che solo quelle che siano state autenticate possano essere venerate. Sulla loro autenticità fa testo il Codice di Diritto Canonico,che divide le reliquie in due gruppi:
      1.  Le reliquie fisiche “insigni”:il corpo,la testa,il braccio,il cuore,la mano,la coscia,il sangue
       2.    Le reliquie secondarie:gli oggetti appartenuti a Gesù,alla Madonna,ai Santi e/o agli Apostoli

Il codice stabilisce,inoltre,che le reliquie debbano essere analizzate da un esperto,il quale è l’unico atto a dare la dichiarazione di autenticità della reliquia,deliberata poi  da un cardinale. Nonostante ciò,tuttavia,esiste ancora oggi un traffico delle reliquie.Emblematico  il caso dell’Acqua di San Pantaleo ,un tempo ricavata da un pozzo esistente ancora oggi nella sagrestia della Chiesa di Roma,dedicata al santo,martire sotto Diocleziano nel 305 d.C. All’acqua venivano riconosciute particolari virtù terapeutiche ed era offerta ai fedeli nel giorno dell’anniversario del santo,il 27 luglio.E viene fatto ancora oggi.Se non fosse che la cisterna per motivi igienici è stata chiusa,ma resta la tradizione di distribuire l’Acqua di San Pantaleo,seppur si tratti dell’Acqua di Trevi.
Ma non finisce qui.Tra le reliquie non autentiche che fanno più scalpore,possiamo citare la Lingua di Sant’Antonio da Padova e la polvere di Santa Rita da Cascia.Ci sono perfino dei frammenti delle vesti di Giovanni Paolo II venduti in un negozio di via del Mascherino a Roma,quando ancora il papa polacco non era ancora beato.E c’è una vera e propria vendita online di reliquie non autentiche. Tutto questo accade,probabilmente,perché la maggior parte delle reliquie suscita una sorta di feticismo,che la Chiesa,nonostante il culto delle reliquie sia contrario al 2°comandamento,ha ampiamente tollerato fino al Concilio Vaticano II.Ancora oggi vi sono delle reliquie non autentiche,ma oggetto,comunque, di venerazione su concessione della Chiesa.Senza contare che per alcune di queste sono state mantenute delle indulgenze in base anche a una preghiera appositamente rivolta ad essa.Come ha scritto Rendina nei peccati del Vaticano,”questo significa che la Chiesa ha avallato una falsa testimonianza del sacro.” E’ un fenomeno antico,risalente al ‘500,ed è legato alla celebre vendita delle indulgenze che faceva capo ai vescovadi,depositari di vere e proprie collezioni di reliquie.C’era Federico il Savio di Sassonia con le sue 5000 reliquie con 127.799 anni d’indulgenza e c’era Alberto di Brandeburgo con le sue 8933 reliquie con milioni di anni d’indulgenza.E’ evidente che due simili commerci facessero gola a tanti in quegli anni,tanto che proprio dal  1190,anno in cui iniziò la vendita nelle indulgenze, crebbero di pari passo. La vendita delle indulgenze come il traffico delle reliquie,tuttavia,sono due fenomeni che hanno origine ben prima.Delle indulgenze abbiamo già parlato in quest’articolo,ricordando le loro radici antichissime addirittura risalenti ai primi anni del Cristianesimo.Lo stesso discorso vale per le reliquie.Il loro culto è antichissimo e nasce già nei primi anni del Cristianesimo,determinando la circolazione di una notevole varietà di reliquie riguardanti soprattutto Gesù,la Vergine e gli Apostoli.In quegli anni circolano una dozzina di prepuzi e gocce di sangue di Gesù. Il Santo Prepuzio è una reliquia costituita da quelli che sarebbero i resti del prepuzio di Gesù recisogli durante il rito della circoncisione e a cui sono stati attribuiti diversi eventi miracolosi ed è sicuramente una delle reliquie più diffuse tra i primi cristiani.Ma non è certo il solo.Ci sono addirittura le gocce di latte,i capelli e i veli della Madonna,oppure le teste di San Pietro,San Paolo,San Marco e Sant’Andrea.E perfino alcuni frammenti della Santa Croce ,i chiodi e le spine. Ancora oggi alcune di queste reliquie sono venerate.Varie Chiese in Europa si contendono il possesso dell’autentico Santo Prepuzio.E c’è la lancia di longino,un altro falso che continua a essere venerato insieme al celebre Titulus Crucis l'iscrizione che sarebbe stata apposta sopra la croce di Gesù.
                                                                                                                                               
Bibliografia
I Peccati del Vaticano,di Claudio Rendina,pag. 32-33
http://www.edicolaweb.net/am_0203a.htm
Robert P. Palazzo, The veneration of the sacred foreskin(s) of baby Jesus : a documented analysis. Multicultural Europe and cultural exchange in the Middle Ages and Renaissance, James P. Helfers, 2005.



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