Le persecuzioni iniziarono già nel 340 d.C. con le prescrizioni del Concilio di Alvira che miravano a punire chiunque procurasse la morte con l’ausilio della magia, e del Concilio di Ancira (314) contro i praticanti della magia nera ed il maleficio.
Gli Albigesi erano strettamente legati ai Catari.
Discendente di una famiglia di Ebrei, si fece domenicano e ricoperse cariche importanti nell'ordine. Nel 1483 divenne inquisitore generale per l'Aragona, Valencia e la Catalogna. Fu l'organizzatore del tribunale religioso-politico della Santa Inquisizione di cui compose il Codice (Ordenanzas, 1484-85 e 1488).
Di lui si raccontano metodi atroci di torture, attrezzi di metallo, lacci e persecuzioni contro gli eretici.
Dal momento che i re cattolici furono autorizzati a scegliere gli inquisitori, l'Inquisizione in Spagna divenne a tutti gli effetti di natura 'politica'; vennero infatti puniti anche reati che non avevano nulla a che fare con la religione, come il contrabbando.
La rovina dell'economia del paese era per questo motivo destinata a crollare.
L'Inquisizione spagnola celebrò 125.000 processi, e condannò al rogo 59 "streghe", permeando profondamente del proprio spirito il cattolicesimo nazionale. In Italia le condanne al rogo di streghe sono state 36, e in Portogallo 4.
Della prima lista di libri messi all'indice facevano parte il Decamerone di Giovanni Boccaccio, Il Principe di Niccolò Machiavelli ed Il Novellino di Masuccio Salernitano.
Tra gli italiani finiti all'indice - scienziati, filosofi, pensatori, scrittori - vi sono stati Pietro Aretino, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo e Pietro Verri. Tra gli ultimi ad entrare nella lista sono stati Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre e Alberto Moravia.
Il 7 dicembre 1965 Papa Paolo VI ne cambiò il nome in Congregazione per la dottrina della fede.
Papa Giovanni Paolo II (che in un discorso dell'8 marzo 2000, pur non nominandolo esplicitamente, chiese perdono a Dio a nome della chiesa per il passato comportamento della stessa riguardo inquisizioni, roghi e cacce alle streghe) ridefinì il compito attuale della congregazione - promuovere e tutelare la dottrina della fede e dei costumi cattolici, ponendovi a capo nel 1981 Joseph Alois Ratzinger, divenuto nel 2005 papa Benedetto XVI, con il titolo di prefetto.
1. Rinnegano Dio;
2. Lo bestemmiano;
3. Adorano il diavolo;
4. Gli consacrano i loro bambini;
5. Spesso glieli sacrificano;
6. Li consacrano a Satana nel ventre materno;
7. Gli promettono di attirare al suo servizio tutti coloro che potranno;
8. Giurano nel nome del demonio e se ne vantano;
9. Non rispettano alcuna legge e commettono perfino incesto;
10. Uccidono le persone, le fanno bollire e le mangiano;
11. Si nutrono di carne umana ed anche di impiccati;
12. Fanno morire la gente con veleni e sortilegi;
13. Fanno crepare il bestiame;
14. Fanno perire i frutti e causare la sterilità;
15. Diventano in tutto schiavi del diavolo.
I sintomi medici sui quali si basavano i giudici dell'inquisizione per stabilire il crimine di stregoneria non lasciavano dubbi:
- Se la malattia è tale che i medici non possono né scoprirla né conoscerla.
- Se aumenta invece di diminuire nonostante che siano state tentate tutte le possibili cure.
- Se, sin dall'inizio, si presenta con sintomi e dolori violenti, contrariamente alle malattie comuni che aumentano poco a poco.
- Se è incostante e variabile da giorno a giorno, da ora ad ora, ed inoltre se ha parecchie cose diverse da quelle naturali, sebbene apparentemente si presenti simile a queste ultime.
- Se il paziente non può dire in quale parte del corpo sente il dolore, anche se è molto malato.
- Se emette sospiri tristi e pietosi senza alcuna causa legittima.
- Se perde l'appetito e vomita la carne mangiata; se ha lo stomaco contratto e chiuso o se gli sembra di averci dentro qualcosa di pesante.
- Se sente calori pungenti ed altri spasimi acuti nella regione del cuore, tanto che gli sembra che qualcosa lo roda e lo smembri a pezzi.
- Se è reso impotente al mestiere di Venere.
- Se suda leggermente, anche durante la notte, quando il tempo e l' aria sono molto freddi.
- Se si sente le membra e parti del corpo legate.
- Se si sente ebete e dice sciocchezze, oppure sia preso da malinconia. Se guarda storto. Se gli sembra di vedere qualche fantasma.
- Infine, se quando il prete, per guarirlo dal male, gli applica delle unzioni sugli occhi, sulle orecchie, sulla fronte o su altre parti del corpo, tali parti cominciano a far uscire sudore o mostrano qualche altro cambiamento.
Nel 1416 sono condannate al rogo circa 300 persone, in maggioranza donne, e nel 1485 altre 41 streghe vengono arse vive.
IL FAMIGLIO: sono spiriti che erano offerti alle streghe come dono di nozze per festeggiare il coronamento del patto della strega con il diavolo. Poteva assumere qualsiasi forma, anche se le più gettonate erano di gatto, rana, corvo ma indipendentemente dalla forma assunta, questi famigli fornivano alla fattucchiera una vasta gamma di servigi, che variava dal portare a termine perfidi servigi a consigliare sulla magia nera.
IL MARCHIO DELLA STREGA: poteva essere qualsiasi cosa, dal capezzolo soprannumerario ad un piccolo segno, come un neo, una verruca o un’altra piccola anomalia fisica. Soltanto un corpo perfetto avrebbe potuto sostenere tal esame minuzioso e dal resto la stessa perfezione sarebbe stata considerata prova di un patto scellerato.
1. Il manico di scopa o bune wand (come era chiamato dalle streghe scozzesi), che era utilizzato per voli notturni. Nei primi resoconti relativi la stregoneria, di solito si trattava, di una bacchetta biforcuta, oppure di un bastone di legno.
2. Il calderone. Già nell’antica Grecia le streghe facevano uso del calderone.
3. La sfera di cristallo o speculum. Talvolta lo speculum consisteva in una palla di cristallo, talvolta di uno specchio magico.
4. L’Athame. Tale oggetto era dato ad una nuova strega la notte della sua iniziazione e veniva usato per scopi mistici come tracciare il cerchio magico, mescolare il sale e l’acqua sacra all’Esbat ( incontro mensile di una congrega di streghe).
5. Il libro delle ombre. Ogni strega che sapesse scrivere teneva un libricino, e in questo prendeva nota delle ricette per le pozioni, delle formule corrette degli incantesimi.
6. Gocce di saggezza. Le tre gambe su cui poggiava simboleggiavano la triplice divinità: l’acqua colmava il calderone, il fuoco lo faceva ribollire, le erbe al suo interno provenivano dalla madre terra e dalla mistura saliva il vapore.
A fare le spese della follia della caccia alle streghe furono soprattutto donne.
Ciò risulta evidente, del resto, dalla lettura dei verbali del processo che si tenne a Roma contro certa Bellezza Orsini di Collevecchio Perugina. <<Io non so strega – dice difendendosi – e medico ogni cosa con mio olio fiorito… che ingenera la natura de tucti arbori e fiori e tutti quelli che fanno le erbe. Io ho un libro di cento e ottanta carte dove stanno tutti li secreti del mondo boni e cattivi. Con quello ho imparato e insegnato ad altri e l’ho imprestato a gran ministri e signori e voglio imprestare a vui e beati vui che starete in grazia de patroni e tucto quello che desiderate haverete >>.
Accusato di stregoneria, egli subì atroci torture ed infine fu mandato al rogo. Nella lettura dà l’estremo saluto alla figlia Veronica: le sue parole costituiscono uno dei documenti più toccanti della caccia alle streghe.
Centomila volte buonanotte, mia adorata figlia Veronica. Innocente sono stato imprigionato, innocente sono stato torturato, innocente devo morire. Perché chiunque venga rinchiuso nella prigione delle streghe viene torturato fin quando non si decide a inventare una confessione qualunque.
La prima volta che fui messo a tortura, c’erano il dottor Braun, il dottor Kötzendörffer e altri due strani dottori. Il dottor Braun mi chiese:
- Amico perché sei qui?
Io risposi : - Per false accuse, e disgrazia.
- Ascolta, - ribatté lui - tu sei uno stregone, vuoi confessare spontaneamente? Altrimenti porteremo i testimoni ed il carnefice.
Io dissi: - Io non sono uno stregone, e la mia coscienza è pura, a questo riguardo; neanche mille testimoni mi possono spaventare.
E poi arrivò anche – Dio del cielo abbi pietà – il carnefice, che mi schiacciò i pollici, con le mani legate insieme, di modo che il sangue usciva dalle unghie e da tutte le parti, e non ho potuto usare le mani per quattro settimane, come puoi vedere dalla mia scrittura. Poi mi spogliarono, mi legarono le mani dietro la schiena, e mi sottoposero alla strappata. Allora pensai che il cielo e la terra fossero giunti alla fine, otto volte mi tirarono su e mi lasciarono ricadere, di modo che soffrii terribilmente. E così feci la mia confessione, ma erano tutte bugie. Ora, cara bambina, segue quello che ho confessato per sfuggire a dolori e torture che non sarei riuscito a sopportare.
E dovetti dire quali persone avevo visto al sabba. Dissi di non aver riconosciuto nessuno.
- Vecchio briccone, devo richiamare il carnefice. Di’ un po’, non c’era forse anche il Cancelliere? –
Così io dissi di si, che c’era.
- E chi altri?
Non avevo riconosciuto nessuno. Così lui disse: - Segui una via dopo l’altra; comincia dal mercato, percorri una via per intero e torna indietro lungo quella seguente.
Fui costretto a nominare parecchie persone. Poi arrivò la via lunga. Non conoscevo nessuno che vi abitasse. Dovetti fare il nome di otto persone. E continuarono così per tutte le vie anche se io non potevo né volevo dire di più. Così mi consegnarono al carnefice, gli dissero di spogliarmi, radermi dappertutto e mettermi a tortura. E dovetti raccontare i crimini che avevo commesso. Io non dissi nulla.
- tirate su quel furfante!
E così dissi che avrei dovuto uccidere i miei figli, ma che avevo invece ucciso un cavallo. Non servì a nulla. Avevo anche preso un’ostia consacrata e l’avevo profanata. Quando ebbi detto questo mi lasciarono in pace.
Cara bambina, tieni segreta questa lettera, altrimenti subirò altre tremende torture e i miei carcerieri verranno decapitati.
Buonanotte, perché tuo padre, Johannes Junius non ti rivedrà più.
( Da E.Jong, Streghe, Milano, Rizzoli, 1983 )
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