mercoledì 24 agosto 2011

ATTACCO AL LUSSO DEL VATICANO.SCOPPIA IL DIBATTITO SULLE TASSE EVASE:IL POPOLO VUOLE CHE LA CHIESA CONTRIBUISCA ALLA CRISI.


Lusso Vaticano
Sangue e lacrime per gli Italiani. Oro che cola per la Chiesa.
Scoppia la protesta contro il Vaticano, accusato di opulenza. Mentre il Governo vara una manovra finanziaria da 45 miliardi di euro, la Chiesa continua ad ostentare il suo lusso e a non conoscere crisi.
Dopo le immagini della Camera vuota (che Emilio Fede ha boicottato nel suo ridicolo e poco seguito TG4, ndr), segno che ai politici poca importa della situazione economica in cui versa l’ Italia, il popolo di Facebook si è ribellato attorno ad un Gruppo che finora ha chiamato a raccolta oltre 60 mila italiani e che ha fatto tremare la Santa Sede, Radio Maria compresa. 
Un Gruppo che ha avuto immediatamente risalto nei media italiani: Ansa, TgCom, Repubblica ed altri. Ai contribuenti viene chiesto di stringere la cinghia: super tasse sui redditi più alti, aumenti consistenti per ricette e ticket negli ospedali, tagli alle istituzioni, licenziamenti, casse integrazioni, pre-pensionamenti.
I contribuenti devono versare sangue e lacrime, non riescono ad arrivare alla fine del mese e non sanno più come mantenere le loro famiglie: presto arriverà la rivoluzione anche in Italia? Dobbiamo prepararci a saccheggi e rivolte? Finché la pancia è piena il popolo non si ribella. Ma siamo oramai al limite. In Italia c’è pure una buona dose di rabbia: perché i contribuenti, soprattutto le famiglie, devono farsi carico della crisi, del crollo delle Borse, dei governi corrotti e mal funzionanti? Perché devono esserci categorie di serie A e quelle di serie B? Perché in Italia esistono così tante caste? Politici e Vaticano nel mirino.I politici avrebbero dovuto rinunciare alle ferie, ma così non è stato. I politici avrebbero dovuto tagliare una parte consistente dei loro stipendi, ma così non è stato. Avrebbero dovuto rinunciare ai vitalizi o addirittura ai loro privilegi, ma così non è stato. La Polverini addirittura si è fatta “scortare” fino alla spiaggia: gli Italiani le pagano lavoro e.. vacanze. La Chiesa poi non paga Ici, Irpef, tasse immobiliari, Ires, e beneficia dell’8 per mille destinato dai contribuenti italiani alla Chiesa. La Chiesa costa allo Stato Italiano più di un miliardo di euro l’anno. La Chiesa dispone del 22% del patrimonio immobiliare italiano. La Chiesa detiene un’ingente quantità di oro: basta osservare per un minuto il papa Ratzinger. La Chiesa intima gli Italiani di cambiare vita, di non essere egoisti o troppo attenti alle ricchezze: peccato che siano gli stessi comportamenti di cui la Chiesa stessa si macchia.Lo Stato italiano d’altronde è vincolato dai Patti Lateranensi firmati nel 1929 da Benito Mussolini, patti che oramai sono datati e che andrebbero rivisti, alla luce di un governo democratico (così dovrebbe essere quello presieduto dal nano di Arcore, ndr) e non più dittatoriale. All’intervento del Presidente della Cei Angelo Bagnasco che si preoccupava per l’eccessiva evasione fiscale in Italia, il popolo di Internet risponde: “Guarda che ci tocca sentire, per di più da gente che non paga niente”. E poi salta fuori – come fanno notare gli studenti fuorisede – la storica questione dei “conventi affittacamere” dai prezzi altissimi. “Loro possono utilizzare i conventi come degli alberghi, lucrandoci profumatamente e a costo zero” precisano. Una storia di privilegi, di soprusi, di inefficienze. La Chiesa che si sta trasformando in un peso per l’Italia e si sta rivelando un organo di potere o forse di partito. Si pensa più alla politica che alla preghiera.
L’arrivo del Papa Ratzinger a Madrid ha mobilitato tutto il Mondo: non esiste più crisi, non ci sono più rivolte, sembra essere ritornata la pace, tutti sorridono, tutti sprizzano di felicità, tutti si raccolgono in preghiera. Una realtà di facciata? “No a egoismo, indifferenza, spreco ed opulenza. Meglio cambiare lo stile di vita” esclama il Papa. “Ha chiamato un uomo presentandosi come l’avvocato della Santa Sede. Ci ha intimati di chiudere questo Gruppo, pena denunce. Ci ha chiesto pure di togliere la foto perché sarebbe stato vilipendio al Papa” scrivono gli amministratori del Gruppo Facebook. Una situazione imbarazzante che mostra quanti siano gli sprechi della bella Italia, sprechi legati a caste plurisecolari che questa società, giovane e combattiva, non ha più intenzione di assecondare. La guerra è appena cominciata!
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