mercoledì 24 agosto 2011

MANOVRA, POLEMICHE SULLA CHIESA ESENTATA DALL' ICI


Vaticano
Martedì inizia l' iter parlamentare della manovra in commissione al Senato, il 5 settembre in aula ma c'è molta confusione sotto il cielo italiano. Tra gli stessi partiti di maggioranza fioccano i distinguo che hanno fatto infuriare Calderoli ed è un 'tutti contro tutti'. Ma la polemica ora investe le esenzioni fiscali del Vaticano. La richiesta è chiara: anche la Chiesa paghi l' Ici per i suoi immobili come gli altri. La tesi di chi è contrario: no, è fondamentale fa tanto per il sociale e tanto più in tempi di crisi. Il dibattito è - come si suol dire - trasversale.
Una volta i Radicali chiedevano quasi in solitudine che Ici e Ires venissero applicate anche ai beni immobili a uso commerciale del Vaticano.
Adesso lo chiedono decine di migliaia di cittadini su internet (il gruppo 'Vaticano pagaci la manovra economica' su Facebook ha raggiunto quota 44mila aderenti). Ma tra le forze politiche, Pippo Civati, uno dei giovani 'rottamatori' del Pd,chiede al suo partito di «rifletterci su, visto che sono tempi di crisi per tutti». Sul sito dei Democratici qualche militante esterna la propria delusione per il fatto che il contro-piano Pd sulla crisi ignori il problema. Ma la presidente dell'assemblea del Pd, Rosy Bindi, nega l'appoggio: «Penso proprio che non appoggeremo gli emendamenti dei Radicali, la Chiesa è una grande ricchezza per la società, le sue opere di carità sono importanti soprattutto in una fase di crisi. Mi pare che il criterio individuato da tempo e che si deve continuare ad applicare non è una generica soppressione di pagamento dell'Ici ma è collegato all'utilizzo di beni immobili per le loro finalità. Credo che la Chiesa e la comunità cristiana siano disponibili a fare la loro parte». E il leader dell' Udc Pier Ferdinando Casini. «C'è chi ritiene la Chiesa un impiccio per la società italiana e chi invece sia di grande aiuto per i bisognosi. Non si può fare la contabilità con i beni della Chiesa con criteri che non tengono conto di questo fattore».Per Carmelo Briguglio, vice presidente vicario dei deputati di Fli, «la Chiesa e le altre comunità religiose hanno diritto ad esenzioni come quella dell'Ici, otto per mille, e ad altri benefici fiscali in ragione dell'attività rilevante sul piano della solidarietà sociale e del bene pubblico, senza distinzione di religione, etnia, appartenenza politica e culturale dei destinatari. Il dibattito non diventi l'occasione per rilanciare un anacronistico anticlericalismo». Duro l'attacco del ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi: «La stampa laicista getta la maschera e profitta dalla crisi per un attacco alla chiesa sui privilegi fiscali. Dopo l'antipolitica ora rilanciano l' anticlericalismo in un macabro balletto sulle macerie della coscienza collettiva di questo Paese».

http://www.unita.it/italia/manovra-polemiche-sulla-chiesa-esentata-da-ici-1.324695
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