lunedì 19 settembre 2011

SAN GENNARO NON SI TOCCA!ANCHE DE MAGISTRIS SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE LA FESTA DEL SANTO CHE SANTO NON E' PIU' DAL LONTANO CONCILIO VATICANO SECONDO..

San Gennaro
Domani si rinnova il rito dello scioglimento del sangue. Una tradizione preceduta, quest' anno, dalle polemiche circa la decisione del Governo contenuta in manovra di accorpare le feste patronali alla domenica. De Magistris a IGN: "San Gennaro fa parte della città e della sua storia. Faccio fatica a comprendere la scelta dell' esecutivo". Che definisce "una barzelletta".
San Genna' facce o miracolo!E' questo più o meno il coro che si ergerà domani a Napoli,durante le celebrazioni della festa del patrono.Quel San Gennaro che Santo non è più per decisione del Concilio Vaticano II e che tanto spesso ho ripetuto su questo sito.Ma andiamo avanti,come trascurando questo piccolo ed insignificante particolare,e parlaimo di quella che potrebbe essere l'ultima festa di San Gennaro..

Le celebrazioni-Tutto pronto per il miracolo che i cittadini di Napoli attendono ogni anno. Domani si rinnova il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Una tradizione che vive da secoli nella città partenopea, vista dai fedeli, in caso di avvenuto miracolo, di buon auspicio per Napoli e i suoi abitanti. Un miracolo al quale oggi si aggiunge l' auspicio dei napoletani di non vedere 'cancellata' la propria festa patronale dopo la decisione del Governo contenuta in manovra. Quasi una dichiarazione di guerra per i cittadini che non hanno perso tempo: tra raccolta di firme, striscioni e altre iniziative sperano in un dietrofront dell' esecutivo, che possa lasciare intatta la festività del 19 settembre con il suo 'prodigioso evento'. Tutti d'accordo dai fedeli, a cominciare dall' arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ai laici: giù le mani dalla festa di San Gennaro! Ne è convinto anche il sindaco Luigi De Magistris, tra i primi firmatari della petizione indirizzata al Governo. "Al di là delle credenze religiose, San Gennaro fa parte della città e della sua storia. Faccio fatica a comprendere la scelta del governo in questo caso", commenta il sindaco di Napoli a IGN, testa online del Gruppo Adnkronos.
"Un governo non può decidere di spostare riti religiosi, feste e miracoli a suo piacimento - insiste il primo cittadino partenopeo che domani sarà presente alla cerimonia solenne al Duomo per l' esposizione delle reliquie dopo che stasera assisterà al match Napoli-Milan di scena al San Paolo- Questa decisione sembra una barzelletta. E dimostra i limiti di questo governo". Poi fa osservare: "San Gennaro dovrebbe cambiare giorno per fare il suo miracolo? E' una cosa che faccio fatica a commentare perché irrazionale". Parole che richiamano alla mente quelle dette dal cardinale Sepe ai giornalisti già ad inizio mese ("Io non posso dire 'San Gennaro aspetta, il miracolo fallo domenica'. Non si può chiedere al Santo di fare il miracolo in un altro giorno").
A difesa della sua città e delle sue tradizioni, De Magistris aggiunge: "Napoli è una città principalmente laica ma anche di profonda radicalità religiosa e cristiana: San Gennaro fa parte ormai di questa città così come il 19 settembre. E non sarà certo il governo Berlusconi o altro governo a cambiare la festività".Delusi per la decisione che accorperebbe la festa di San Gennaro alla domenica, sono tanti i cittadini che hanno firmato la petizione sottoscritta anche da De Magistris. E la protesta sbarca anche sui social network. E' di Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari, l'iniziativa anti-manovra lanciata su Facebook con un pagina dal titolo inequivocabile: 'San Gennà, futtetenne' (parole fotocopia delle scritte apparse sui muri di Napoli quando in occasione del Concilio del Vaticano del 1964, la Chiesa decise di 'depennare' alcuni santi dal calendario tra cui anche san Gennaro. Non riuscì comunque a cancellare la tradizione viste le proteste del popolo napoletano). Numerosi i consensi alla pagina di Capodanno che scrive: "Questo evento nasce per protestare contro la manovra finanziaria del Governo laddove prevede lo spostamento della data della festività di San Gennaro".
Il Comune di Napoli, intanto, ha deciso un piano traffico straordinario in città scattato già oggi con l' inizio dei riti solenni per la festività di San Gennaro. Domani, quando anche i negozi resteranno aperti per celebrare il Santo, saranno intensificate le misure relative al traffico.
IL PROGRAMMA. Oggi ci sarà il rito dell'offerta dell'olio per la lampada votiva, accesa per l’intero anno in onore di San Gennaro. Ma il clou delle celebrazioni inizierà domani con la Liturgia della Parola prevista alle 9 del mattino nella Cappella del Tesoro. Dopo il rito dell’apertura della cassaforte che contiene il reliquiario con le Ampolle del Sangue, si avvierà la processione che raggiungerà l’altare maggiore della Cattedrale. Qui verranno esposte le Sacre Reliquie e la liturgia proseguirà con i riti di impetrazione.
Alle ore 11 avrà inizio la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe. Alle celebrazioni in onore del Santo Patrono saranno presenti, oltre al sindaco De Magistris, anche il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e quello della provincia di Napoli, Luigi Cesaro insieme alle altre autorità istituzionali, i vertici della magistratura, delle forze militari e dell’ordine. Alle ore 18.30, nella Chiesa Cattedrale, celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Lucio Lemmo, vescovo ausiliare e vicario generale dell’Arcidiocesi di Napoli.
Da martedì 20 a lunedì 26 settembre il Sangue prodigioso del Santo Martire Gennaro sarà offerto alla venerazione dei fedeli dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

SANTA POLITICA-"San Genna futtene" era stato lo slogan più amato dal pubblico partenopeo su Facebook,quando nei giorni successivi ai tagli delle feste religiose si era sparso il tam tam in città volto a far rivedere al governo la sua decisione.Il casus belli dei Napoletani è il miracolo.Quante volte abbiamo sentito la frase,"San Gennaro non può spostare il miracolo" in questi giorni?Molteplici direi.Ma nessuno si è sognato di spiegare il piccolo particolare svelato tra gli altri dal libro I Peccati del Vaticano di Claudio Rendina:non c'è nessun miracolo di San Gennaro,perchè San Gennaro seconda la Chiesa Cattolica non è mai esistito.Ma la Santa politica preferisce chissà chiudere un occhio.Si sa San Genna' per Napoli è una colonna portante.Non possiamo credere che nessun politico sappia che San gennaro non è più Santo e che la Chiesa ha lasciato solo il culto locale essendo una tradizione radicata.Non difendiamo la festa religiosa allora,ma al massimo l'indotto economico che essa genera.Perchè male non fa qualche soldo in più in questi tempi buoi.E se San Genna' farà spendere qaulche soldo ai turisti anche nei futuri 19 settembre allora quello si che sarà il vero miracolo!

FONTE

Mi chiedo se i protagonisti della vicenda si siano mai impegnati a leggere la Bibbia invece di farsela raccontare,perchè se l'avessero fatto avrebbero scoperto chi sono davvero i santi secondo la Bibbia.


CHE COSA SONO I SANTI SECONDO LA BIBBIA?
La parola “santo” deriva dal termine greco hagios che significa “consacrato a Dio, santo, consacrato, pio". È quasi sempre usato al plurale, “santi”: "…Signore, ho sentito dire da molti di quest’uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme" (Atti 9:13); "avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti si recò anche dai santi residenti a Lidda" (Atti 9:32); "questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi… “(Atti 26:10). Esiste un solo caso di impiego singolare ed è questo: "Salutate ogni santo in Cristo Gesù…" (Filippesi 4:21, KJV). Nella Scrittura, vi sono 67 utilizzi del plurale “santi” in confronto all’unico impiego del termine singolare “santo”. Anche in quest’unico caso, c’è in vista una pluralità di santi: “…ognuno dei santi…” (Filippesi 4:21, NR).Il concetto del termine “santo” è un gruppo di persone messo da parte per il Signore e per il Suo regno. Esistono tre riferimenti al carattere pio dei santi: "perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi…" (Romani 16:2); "per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:12); "come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi" (Efesini 5:3).Pertanto, biblicamente parlando, i “santi” sono il corpo di Cristo, i cristiani, la chiesa. Tutti i cristiani sono considerati santi. Tutti i cristiani sono santi… e allo stesso tempo sono chiamati a essere santi. 1 Corinzi 1:2 (ND) lo afferma chiaramente: “Alla chiesa di Dio che è in Corinto ai santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi…”. Le parole “santificati” e “santi” derivano dalla stessa radice greca come il termine tradotto comunemente “santi”.
I cristiani sono santi in virtù della loro unione con Gesù Cristo. I cristiani sono chiamati ad essere santi, a consentire sempre più alla loro vita quotidiana di armonizzarsi più strettamente con la loro posizione in Cristo. Questa è la descrizione biblica e la vocazione dei santi.In che modo la comprensione cattolico-romana dei “santi” regge al confronto con l’insegnamento biblico? Non troppo bene. Nella teologia cattolico-romana, i santi sono in cielo. Nella Bibbia, i santi sono sulla terra. Nell’insegnamento cattolico-romano, una persona non diventa santa finché non sia “beatificata” o “canonizzata” dal papa o da un vescovo importante. Nella Bibbia, tutti quelli che hanno ricevuto Gesù Cristo per fede sono santi. Nella pratica cattolico-romana, i santi sono venerati, li si prega e, in alcuni casi, sono adorati. Nella Bibbia, i santi sono chiamati a venerare, adorare e pregare soltanto Dio.

http://www.gotquestions.org/italiano/Santi-cristiani.html
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