Delle detrazioni dalle tasse italiane usufruiscono poi tutti gli stabili di Città del Vaticano che godono dell'extra-territorialità e previsti dal Concordato. La somma di queste esenzioni, secondo una stima fornita dall'Anci e segnalata nel libro "La Questua" di Curzio Maltese, valeva nel 2007 tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro l'anno. Da quanto è emerso invece in un'interrogazione fatta dai radicali al Comune di Roma pochi anni fa, il costo dell'esenzione Ici per la sola capitale è di circa 25 milioni di euro l'anno.
Altra tassa risparmiate alla Chiesa, o sarebbe meglio dire ai suoi "dipendenti", è l'esenzione dell'Irpef per tutti i lavoratori della Santa Sede e della Città del Vaticano: almeno duemila persone tra giornali, radio, tribunali ecclesiastici, segreterie e congregazioni. Con il Concordato del 1984 è stato inoltre stabilita la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le donazioni fino alle vecchie due milioni di lire (poco meno di mille euro).
Nota a margine:Quest'elenco è meramente a scopo esplicativo.Per approfondimenti sui Privilegi Fiscali della Chiesa Cattolica vi rimando alla sezione del sito omonima che analizza precisamente ogni singolo punto delle detrazioni.Potete consultare qui tutto il materiale.
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