mercoledì 6 luglio 2011

IL PUSHER DI DON SEPPIA: “MI HA CHIESTO ANCHE BAMBINI”


Don Seppia
Li voleva massimo dodicenni, e li chiedeva a chi gli vendeva la droga, come se fossero merce.
Avrebbe chiesto a uno spacciatore straniero che vive a Milano di procurargli bambini tra i 10 e i 12 anni, Don Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente (Genova), arrestato nel maggio scorso per abusi sessuali su minori e cessione di stupefacenti. E’ quanto ha riferito lo stesso pusher, fermato per spaccio di droga nei giorni scorsi su richiesta del pm di Milano Luca Gaglio, nell’ interrogatorio di garanzia davanti al gip del capoluogo lombardo Maria Vicidomini. Nel corso dell’ interrogatorio lo spacciatore, che ha 26 anni ed e’ originario della Guinea, ha spiegato di aver venduto cocaina ogni due settimane, per tre anni, a don Seppia. [...]

TESTIMONIANZA - L’uomo ha raccontato di avere fornito la droga al religioso dal 2008 al 2010. Il fermo dello spacciatore e’ stato eseguito pochi giorni fa, il pusher era sotto controllo da mesi nell’ambito di un’inchiesta del Nas dei carabinieri su un giro droga nelle palestre coordinata dal pubblico ministero Nicola Balice. Cosi’, quando dalle intercettazioni sono emersi presunti episodi di pedofilia a carico del prete, la sua posizione e’ passata a Gaglio, del dipartimento dei reati contro i soggetti deboli, che dopo l’arresto ha trasmesso il fascicolo a Genova per competenza territoriale. A gennaio l’uomo aveva cercato di raggiungere la Spagna per sposarsi e ottenere cosi’ la cittadinanza, ma la Polaria lo ha bloccato in aeroporto e denunciato a piede libero per sostituzione di persona perche’ cercava di superare la dogana con un passaporto falso. Il fermo dei giorni scorsi e’ scattato quando l’uomo ha cercato per la seconda volta di andare a sposarsi in Spagna. Stava per partire con l’aiuto di un camionista quando per lui sono scattate le manette. L’indagine dei carabinieri, nel frattempo, ha consentito di ricostruire quella che era l’attivita’ quotidiana di spaccio di droga da parte dell’uomo, quasi esclusivamente cocaina. La consegnava a domicilio a Don Seppia, comprandone piccole dosi che tagliava un attimo prima di portargliele. Quando e’ stato fermato, il 26enne era in possesso di 14 ovuli di cocaina che ha ingoiato nel tentativo di nasconderli. Era stato indicato come spacciatore dallo stesso don Seppia.
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