5 maggio 2011 - Raymond Lahney, alla guida di una diocesi canadese, si è dichiarato colpevole davanti al tribunale.
Un vescovo cattolico si è dichiarato colpevole a Ottawa mercoledì di possesso di materiale pornografico infantile. Monsignor Raymond Lahey, che è stato alla guida della diocesi di Antigonish, in Nova Scotia, è stato accusato dopo che gli ispettori doganali hanno esaminato il suo computer portatile mentre ritornava in Canada da un viaggio all’estero nel 2009.
PC CON SORPRESA – Gli ispettori hanno trovato 588 immagini grafiche dei bambini, 33 video e testi di racconti che parlavano di bambini schiavizzati. I funzionari della dogana hanno stimato che alcuni ragazzi nelle fotografie avevano solo 8 anni.
Un mese prima del suo arresto, il vescovo Lahey aveva negoziato 15 milioni di dollari di risarcimento con persone che erano state abusati sessualmente da preti della sua diocesi nel lontano 1950. Il Vescovo Lahey, che ha lasciato il suo posto in Antigonish, è uscito su cauzione, ma mercoledì ha chiesto di essere arrestato immediatamente. Rischia da uno a 10 anni di carcere. Il vescovo aveva misteriosamente rassegnato le dimissioni il 27 settembre, adducendo ragioni personali non ben specificate, giusto poco prima di essere arrestato perché trovato in possesso di materiale pornografico infantile.
LA CHIESA SAPEVA - Durante un controllo random, mentre sbarcava da un volo internazionale, i funzionari della dogana canadese ( che hanno facoltà per legge di controllare anche eventuali contenuti digitali dei computer portatili) gli avevano trovato nel notebook immagini di bambini coinvolti in atti sessuali. A questo punto la polizia di Ottawa aveva spiccato un mandato di cattura, ma gli aveva lasciato comunque il tempo di rassegnare le dimissioni, prima di arrestarlo il 15 settembre scorso per poi rilasciarlo su cauzione di 9000 dollari fino alla comparizione in tribunale, prevista per il 4 novembre prossimo. Ma il punto non è questo. La Chiesa sapeva da oltre 20 anni che il vescovo Raymond Lahey, era in possesso di materiale pornografico infantile. Lo ha sostenuto un sacerdote, Kevin Molloy, dicendosi scioccato del fatto che Lahey sia stato incriminato in questi giorni per possesso di immagini pedo-pornografiche, dal momento egli stesso lo aveva messo in guardia contro questo crimine già negli anni ottanta. “Se l’ho avvertito vent’anni fa di non farlo – ha dichiarato il sacerdote – perchè non ha fatto nulla in proposito? È spaventoso”.
RECIDIVO - Secondo la stampa locale, all’epoca, anche l’arcivescovo di St. John’s, Martin Currie, era al corrente che un vescovo fosse in possesso di materiale pornografico con minori. Nel corso di un’inchiesta nell’89 per un caso di abuso in un orfanotrofio in Terranova ribattezzato «la casa degli orrori», Shane Earle, un ex-ospite dell’istituto testimoniò che quando era adolescente nel 1985, aveva visto nella casa di Lahey qualcosa che lo aveva disturbato e ne aveva parlato direttamente con Molloy. Questi si era rivolto direttamente al vescovo : “lo chiamai e gli raccontai che Shane Earle era venuto a confidarsi con me. Lahey era seriamente preoccupato per questa notizia e mi chiese di non parlarne con nessuno e di tenere contatti solo con lui. Non ho mai saputo più nulla da quel giorno”. Shane Earle era stato sessualmente abusato da bambino nell’ orfanotrofio di Mount Cashel a St. John’s.
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