Tutto il marcio nascosto fra le pieghe della Chiesa Cattolica sta venendo fuori ogni giorno di più: dopo la tragedia dei preti pedofili, altri casi di violenza sessuale all’interno dei sacri palazzi scuotono l’opinione pubblica. Soprattutto perchè il Vaticano sta venendo costretto ad ammettere che sapeva tutto, e non ha fatto nulla.
VIOLENZE ALLE SUORE – La vicenda è drammatica, ed arriva dall’America. Il National Catholic Reporter sarebbe venuto in possesso di documenti che proverebbero come alcuni sacerdoti avrebbero violentato e, in alcuni casi, messo incinta delle suore che sarebbero poi state costrette ad abortire (documenti però non reperibili online, ma rilanciati da blog molto attendibili sulle notizie dal Vaticano). La Chiesa Cattolica Romana ieri ha ammesso di essere stata a conoscenza degli incidenti
Come dicevamo, si tratterebbe di autentiche violenze a danno di religiose, perpetrate da chi avrebbe dovuto condividere la propria scelta di vita. E come ripiego rispetto al sesso a pagamento, per di più.
Molti dei cinque rapporti sono stati in circolazione per più di sei anni, mentre altri sono relativamente più recenti, ma in ogni caso i preti avrebbero chiesto sesso in cambio di favori. In casi estremi, le suore sarebbero state messe incinta e costrette ad avere aborti.
Si tratterebbe di rivelazioni davvero in grado di mettere in imbarazzo il Vaticano, che sapeva ma non ha fatto niente. I casi sono dei più disparati e curiosi, e davvero non gettano una buona luce sulla gerarchia cattolica: inoltre, mettono in seria difficoltà gli sforzi di Papa Ratzinger per recuperare il dialogo col mondo dopo lo scandalo dei preti pedofili su scala globale. Ora, avrà un altro fronte da tappare.
Le autorità della Chiesa, apparentemente, avrebbero fatto ben poco per affrontare il problema, anche se i documenti citano innumerevoli casi di violenza ed abuso sessuale da parte di membri del clero. In un caso, una suora incinta sarebbe morta per colpa di un aborto; in altri 29 le suore in una congregazione sarebbero tutte rimaste incinte per mano di preti della stessa chiesa. Obbligati a riconoscere la portata del problema, dal Vaticano cercano di tenere bassa l’attenzione. Un portavoce, ieri, ha attribuito il problema “ad un area geografica ristretta” e ha ricordato ai reporter del buon lavoro effettuato dalla stragrande maggioranza delle suore e dei preti.
Insomma, sarebbero le solite mele marce a rovinare il lavoro di tutti i bravi operatori della Chiesa: il che, seppure vero, non rimuove il problema. Da Roma sapevano e non hanno agito, pur potendo. Perchè?
Laura entrò nella vita religiosa nell’Africa occidentale con tante speranze ed ideali, in un convento della diocesi nonostante le obiezioni del padre che voleva che si unisse ad un ordine internazionale. Aveva 17 anni quando è entrata, 27 quando è stata violentata da un prete.
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