"Ora i danni e un nuovo battesimo per i figli"
Cresce la rabbia tra i parenti dei ragazzi della parrocchia: "Il vescovo sapeva tutto, facciamo causa: ci devono risarcire". "Sapevamo che si accompagnava con uomini, ma che avesse attenzioni verso i piccoli no"
di STEFANO ORIGONEUn'ex insegnante racconta di aver incontrato la madre di un ragazzino che ha ricevuto gli sms dal parroco. "Gli chiedeva di andare a trovarlo per parlare del catechismo. Per fortuna è più maturo della sua età e ha capito che doveva stargli alla larga". I piccoli parrocchiani sanno bene cosa è successo a don Riccardo. Hanno parlato con i genitori, hanno letto i giornali e ne hanno discusso anche a scuola. Hanno analizzato più dei grandi questa brutta storia e ora non hanno più paura di parlare. Così viene fuori non solo il don Seppia cupo, censore, ma anche il don che per loro era strano per via di un'ossessione: i capelli.
"Quando facevamo catechismo ci accarezzava in continuazione la testa, con forza - racconta un ragazzino mentre gioca sulle scale del portone con tre amichetti a "Yugioh" - . A uno che conosco ne ha strappato un piccolo ciuffo". "A me dava i pizzicotti sulle guance e poi aveva quell'atteggiamento da femmina... ", ride un altro. Che ricordo avete del parroco? "Era terribile. Se arrivavi in ritardo di un minuto a catechismo o ti distraevi un attimo, ti "diceva di tutto"".
Don Riccardo e quella mania per i capelli; don Riccardo che metteva i timbri sul quaderno per identificare chi non andava a messa e che rimproverava chi arrivava in ritardo a catechismo. Spesso si fermava a chiacchierare con l'ex seminarista Emanuele Alfano, finito in carcere per induzione e favoreggiamento della prostituzione. "Un tipo strano - raccontano nel palazzo dove abitava con mamma e papà - , che d'inverno girava con una mantello nero lungo fino ai piedi chiuso da una catenina dorata".
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