Sono circa ottomila da settembre a oggi le segnalazioni di casi di abuso sessuale su minorenni,ricevute da un «telefono amico» tedesco: circa un quinto sono avvenuti in istituzioni cattoliche. Lo ha reso noto oggi a Berlino Christine Bergmann, l’ incaricata del governo per la lotta agli abusi sessuali.In base a un primo punto della situazione, ha detto lo psicoterapeuta e assistente scientifico di Bergmann, Joerg Michael Fegert, si può notare che le segnalazioni ricevute dopo il lancio della campagna «Parlare Aiuta», resasi necessaria dopo che a gennaio scorso erano arrivate le prime segnalazioni di abusi avvenuti nel collegio gesuitico Canisius a Berlino, figurano al 44% abusi avvenuti in istituzioni.
La metà riguardano istituzioni cattoliche, il resto è avvenuto in istituti protestanti, scuole, collegi laici o presidi sanitari.La più anziana a segnalare abusi è stata una signora di 81 anni, ha detto Fegert, il più giovane un ragazzino di otto anni. Le segnalazioni vedono un prevalere di donne, il 63%. Il 90% dei casi segnalati è avvenuto oltre quattro anni fa, sempre nel 90% dei casi si tratta di abusi sofferti a più riprese.Oggi a Kassel si è aperto un processo contro un ex parroco di Fritzlar, accusato di 164 atti sessuali su giovani di meno di 14 anni, in alcuni casi facendo anche uso di una videocamera per riprendere la scena. L’imputato, che ha 50 anni e fa parte dell’ordine dei Canonici Regolari Premostratensi o Norbertini,è in carcere in attesa di giudizio da giugno scorso e in apertura del processo ha ammesso la sua responsabilità. Alcuni degli abusi risalgono anche a 20 anni prima.
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