"Mi sono dimesso perchè non riuscivo più ad andare avanti nell'opacità dopo gli appelli alla trasparenza, anche sulla pedofilia, fatti dal papa Benedetto XVI". Don Carlo Rebagliati che per quindici anni è stato l'economo della chiesa savonese, per cui ha seguito e gestito tutte le partite più intricate dal punto di vista anche giudiziario, ora accusa la diocesi di aver taciuto su diversi episodi. "Nel 2000 non potevo denunciare all'autorità giudiziaria chi veniva a confessarsi da me. C'era il segreto della confessione, ma chi mi raccontava certe situazioni veniva invitato ad andare a riferire alle forze dell'ordine. Per quanto riguarda il mio incarico di economo era a conoscenza di tutte le operazioni economiche, anche quelle non corrette, compiute dalla diocesi".
domenica 5 dicembre 2010
Savona: don Rebagliati rivela "droga e pedofilia in diocesi"
"Mi sono dimesso perchè non riuscivo più ad andare avanti nell'opacità dopo gli appelli alla trasparenza, anche sulla pedofilia, fatti dal papa Benedetto XVI". Don Carlo Rebagliati che per quindici anni è stato l'economo della chiesa savonese, per cui ha seguito e gestito tutte le partite più intricate dal punto di vista anche giudiziario, ora accusa la diocesi di aver taciuto su diversi episodi. "Nel 2000 non potevo denunciare all'autorità giudiziaria chi veniva a confessarsi da me. C'era il segreto della confessione, ma chi mi raccontava certe situazioni veniva invitato ad andare a riferire alle forze dell'ordine. Per quanto riguarda il mio incarico di economo era a conoscenza di tutte le operazioni economiche, anche quelle non corrette, compiute dalla diocesi".
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