mercoledì 27 luglio 2011

IL POTERE TEMPORALE DELLA CHIESA CATTOLICA E’ CONTRARIO AI VANGELI

Il potere temporale della Chiesa Cattolica rappresenta il potere su tutto ciò che è temporaneo e destinato a finire,in opposizione al potere"spirituale",esercitato dal papa sulle anime.Il pontefice,di conseguenza,non rappresenta soltanto un'autorità su ciò che è religioso,e che riguarda lo spirito e l'anima (potere spirituale), ma anche in campo civile. Storicamente, l'inizio del potere temporale si faceva risalire alla Donazione di Costantino,con la quale l’imperatore Costantino I avrebbe fatto dono al Papa della città di Roma e di alcuni possedimenti.Fu Lorenzo Valla,umanista italiano,a provare,durante il Rinascimento, che il documento era,in realtà,un falso di epoca posteriore.
In effetti il Papa cominciò ad esercitare una sovranità di fatto su Roma e sull'area circostante intorno al VI secolo.Lo Stato della Chiesa venne costituito ufficialmente da Carlo Magno intorno all’800, anche se secondo alcuni storici la data d'inizio del potere temporale e dello Stato della Chiesa risale all'anno 728,con la cosidetta Donazione di Sutri.Il potere temporale ebbe fine il 20 settembre 1870 con la breccia di Porta Pia,ma venne ripristinato nel 1929 con i Patti Lateranensi.E continua a esistere tutt’ora visto che il Papa,oltre a essere una guida spirituale,è anche sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

CHE COSA DICE LA BIBBIA DEL POTERE TEMPORALE ESERCITATO DALLA CHIESA CATTOLICA?


Il potere temporale assunto dalla Chiesa di Roma è una falsa testimonianza del messaggio cristiano.Tra i principi più importanti del cristianesimo c’è una netta ostilità e sfiducia nella politica,o meglio nel governo degli uomini.Un messaggio che può essere così riassunto:
1.  Il cristiano deve essere neutrale e non immischiarsi nella politica.
2.  Ha fiducia nel governo di Dio e non in quelli umani

Dopo che Gesù compì il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci,la gente,sorpresa dal prodigio che aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!»(1).Il messia sapendo che «stavano per venire a pretenderlo per farlo re , si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo. »(2)Gesù,poi,non si intromise nella politica anche se c'era l'oppressione romana. Ce lo descrive benissimo l'apostolo Giovanni nei versetti 6,10-15.

Giovanni 6,10-15
10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.




Non c’è soltanto l’opposizione e la sfiducia al governo dell’uomo nel messaggio cristiano.C’è di più. La Bibbia insegna che non esiste un’altra via di salvezza a prescindere da Cristo. In Giovanni 14:6, Gesù dice: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".Quando Gesù viene portato da Pilato,quest’ultimo gli chiede se fosse il re dei giudei.E Gesù gli risponde: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».(3)
Gesù non si interessò mai della politica,non volle mai un “regno terreno”.E in questi versi si capisce benissimo come il potere temporale della Chiesa sia contrario alle sacre scritture.Se Gesù avesse voluto sarebbe stato un re in terra.Ma non ha voluto.Il regno di Dio è nei cieli,non in terra.Se ciò non bastasse,Mattero ci riporta una frase pronunciata da Gesù che evidenzia,in maniera netta,quale sia il pensiero del messia sul “regno degli uomini”: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio».(4)Più chiaro di così non si può.Gesù evidenzia una netta sepazione tra il potere temporale e quello spirituale.D’altronde,come potrebbe essere diversamente?Vediamo anche il contesto:

Matteo 22,15-21

15 Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16 Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. 17 Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?». 18 Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? 19 Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. 20 Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». 21 Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». 22 A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.

Gesù risponde ai Farisei che gli chiedono se fosse lecito pagare il tributo a Cesare con la famosa frase.E i farisei,sorpresi,se ne andarono.
La cosa più interessante è osservare come tutti queste versetti,presi come riferimenti,siano tratti dalla Bibbia versione della C.E.I.Nonostante ciò l'ingerenza della Chiesa in politica è evidente,senza contare che non riguarda solo la nostra Nazione ma persino l'Onu. La cosiddetta “Santa Sede” (l’organo di comando della chiesa mondiale),infatti, opera presso le Nazioni Unite con lo status di Osservatore Permanente di Stato non membro.E’ superfluo dire che anche quest’ultimo ruolo sia contrario alle sacre scritture.                 

Il cristianesimo insegna che tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio e che nessuno e' superiore ad un altro.

Il potere temporale della Chiesa non solo è contrario alle sacre scritture per i motivi già detti,ma lo è anche perché va contro a un precetto essenziale: Il cristianesimo insegna che tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio e che nessuno e' superiore ad un altro.Il papa,con l’avvento del potere temporale,diviene sovrano e si erige a un ruolo superiore rispetto “ai suoi sudditi”.

CHE COSA DICE LA BIBBIA A RIGUARDO?

Gesu' disse: "Ma voi, non siate chiamati Maestro; perciocchè un solo è il vostro Dottore, cioè Cristo; e voi tutti siete fratelli.(Matteo 23,8) E ancora "Non chiamate nessuno Padre vostro (o Papa(5)) sulla terra, poiche' uno solo e' il Padre vostro, quello che e' in cielo.(MATTEO 23:9).
Sempre nel vangelo di Matteo (24,4-24,5) Gesù parlando con gli apostoli li mette in guardia.Gesù, rispondendo, disse loro: Guardatevi che niun vi seduca.Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo; e ne sedurranno molti.

NOTE
(1)Giovanni 6,14

(2)Giovanni 6,15

(3)Giovanni 18,30-36

(4)Matteo 22,21

(5) Il titolo di papa deriva dal greco πάππας (pàppas), espressione familiare per "padre" attestata a partire dal III secolo, contestualmente ad un analogo uso fatto per indicare il vescovo di Alessandria, in Egitto.

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