Per la prima volta la polizia giudiziaria italiana e’ entrata in Vaticano per una perquisizione. Gli uomini della Guardia di Finanza, coordinati dal pm Michele Nardi, hanno varcato infatti la soglia di via della Conciliazione 3, a Roma.
INCIDENTE DIPLOMATICO – Hanno atteso ore prima che le autorita’ dello Stato pontificio dessero il loro via libera, e ad un certo punto si e’ anche sfiorato l’incidente diplomatico, col Vaticano che chiedeva il rigoroso rispetto delle procedure previsto dal trattato tra Stato e Chiesa. L’obiettivo degli investigatori e’ stato quello di passare al setaccio la contabilita’ dell’Istituto dermatologico dell’Immacolata (Idi) e dell’ospedale San Carlo di Nancy, il polo sanitario che fa capo alla Congregazione dei figli dell’Immacolata concezione. Una inchiesta che ha scoperchiato un buco da oltre 800 milioni di euro. Un caso San Raffaele, ma a Roma. Uno scandalo che finora ha coinvolto 4 persone. La notizia e’ stata data in esclusiva da Tgcom24.
UFFICIO E ABITAZIONE – I finanzieri stanno perquisendo gli uffici amministrativi della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione che gestisce l’Idi e il San Carlo di Nanci. Perquisito anche l’ufficio e l’abitazione dell’ex direttore generale Giuseppe Incarnato e gli uffici in uso all’ex consigliere delegato Franco Decaminata. Gli uffici di quest’ultimo si trovano in una palazzina di via della Conciliazione, dove e’ stato inizialmente impedito l’accesso alla Guardia di finanza per extraterritorialita’. I militari dopo poco tempo hanno avuto l’autorizzazione per perquisire gli uffici in territorio Vaticano. (AGI, DIRE)
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