di Dario Ferri
Anche i ministri di Dio cedono alla passione per le donne. L’ultimo alto prelato a finire nella morsa peccaminosa degli affari di cuore è stato il vescovo argentino Fernando Bargallò, titolare della diocesi di Merlo Moreno, già direttore della Caritas del paese sudamericano. E’ finito nei guai dopo la pubblicazione di alcune foto che lo ritraevano in vacanza al mare con una signora che è emerso essere la sua compagna di vita. La storia ha fatto il giro del mondo in pochi giorni.
FERNANDO BARGALLO’ – Convocati tutti i sacerdoti Bargallò non ha potuto far altro che ammettere le voci che circolavano oramai da tempo sul suo conto e che dopo la diffusione delle immagini compromettenti si sono amplificate a dismisura. In un primo momento Bargallò, alla Nunziatura Apostolica, in Argentina retta da Emil Paul Tscherrig, rappresentante di Papa Benedetto XVI, aveva provato a difendersi attribuendo la pubblicazione degli scatti ad una campagna politica per screditarlo. Ben presto ha dovuto rassegnare le dimissioni anticipate per “evitare uno scandalo di grandi dimensioni”, allontanandosi dalla diocesi ancor’ prima di una decisione ufficiale del Pontefice, l’unica autorità ecclesiastica che può decidere del destino di un vescovo. Bargallò è stato immortalato in compagnia della sua donna, Maria de las Victoria Martinez Bo, impresaria attiva nel settore gastronomico a Buenos Aires , sulla facoltosa spiaggia messicana di Puerto Vallarta. Il suo primo gesto è stato cancellare il profilo di Facebook probabilmente per evitare accuse pubbliche e minimizzare su quanto pubblicato sulla stampa.
EUGENE MARINO – Non è il primo a vivere una simile vicenda. Nel lontano 1990, Eugene Marino, il primo arcivescovo cattolico nero degli Stati Uniti, decise di dimettersi dalla sua diocesi, quella di Atlanta, per timore che venisse scoperta la sua lunga relazione con una donna di trent’anni più giovane di lui, Vicky Log, una sua assistente. La sua decisione non servì a nulla. Lo scandalo non fu evitato. Ufficialmente Marino abbandonò il ruolo di pastore per ragioni di salute, adducendo il bisogno di rinnovamento spiriturale e cure mediche. Qualche mese più tardi emerse che l’arcivescovo, 56enne, e la donna 26enne che lavorava nel suo ufficio nella veste di ausiliaria laica della diocesi, avevano cominciato a frequentarsi quasi subito. Marino, molto conosciuto e stimato dal pubblico, dalla vergogna per lo scandalo decise di rifugiarsi in un monastero, fu colpito da un profondo stato depressivo. Infine tentò il suicidio, dal quale si salvò solo per un caso.
HUBERTUS WOLFGANG BERKA – Un anno più tardi (1991) toccò a monsignor Hubertus Wolfgang Berka rinunciare ad una brillante carriera nella diplomazia pontificia. Era vicino ad un’ordinazione vescovile, ma decise di trascorrere una vita da uomo innamorato. A fulminarlo fu l’incontro, avvenuto due anni prima delle dimissioni, con una giovane tedesca di nome Carolina, impiegata presso l’ambasciata tedesca in Brasile. Nemmeno quando fu chiamato in Vaticano per ricoprire l’incarico di addetto alla prima sezione affari generali della Segreteria di Stato, Berka riuscì a liberarsi della passione amorosa.
EAMONN CASEY – Nel 1992 Eamonn Casey, uno dei vescovi più noti d’Irlanda, dal ’76 titolare della diocesi di Galway e Kilmacdaugh, si dimise per una storia d’amore nata con Annie Murphy, una donna americana dalla quale aveva avuto anche un figlio. A rivelarlo fu il quotidiano Irish Times. Ufficialmente il prelato aveva abbandonato la Chiesa per”ragioni personali”. Secondo la stampa irlandese, per evitare che la storia diventasse di dominio pubblico, Casey nel corso degli anni avrebbe versato alla sua ex amante e al figlio naturale almeno 150mila dollari. La love story era cominciata quando il vescovo, noto per le sue battaglie progressiste a favore del Terzo Mondo, guidava la diocesi di Kerry, nel nord dell’Eire. La Murphy rivelò di essere in possesso di un video che la ritraeva con Carey nel bar di un albergo di New York mentre discutevano di soldi. Il suo racconto dell’amore proibito divenne anche un libro.
HANSJORG VOGEL – Nel 1995 Hansjorg Vogel, giovane pastore di Basilea, in una lettera ai fedeli confessò: “Da quando ho assunto la carica di vescovo ho avvertito una forte pressione psicologica. Ho quindi cercato conforto nella relazione con una donna che già conoscevo da tempo. Questa relazione ha portato una gravidanza”. Il Papa non potè far altro che accettare le dimissioni, bollandole come “gravi motivazioni personali”. Vogel giustificò la sua relazione con “problemi affettivi sempre più difficili da sopportare”. Si ritirò in un covento in Germania, poi ritornò in Svizzera pochi giorni prima del parto. La sua compagna diede alla luce una bambina.
RODERICK WRIGHT – Nel 1996 Roderick Wright, a capo della chiesa di Argyll, in Scozia, dopo essere scomparso per alcuni giorni facendo temere per la sua incolumità di dimise ammettendo di avere avuto una relazione con una donna, Kathleen MacPhee, alla quale sarebbe stato legato sentimentalmente da almeno 8 anni. Wright, si trovava proprio in compagnia della signora, divorziata e madre di tre figli, quando fece perdere le sue tracce. La relazione era nata quando la donna si era rivolta al vescovo per chiedere consiglio sulla sua difficile situazione familiare.
ALBERTO ABLONDI – Nel ’97 fu scandalo in Italia. Al settimanale Oggi fu inviato materiale che provava della relazione tra una donna della Livorno bene, Laura Magirni, allora 53enne, e il vescovo della città Alberto Ablondi, 72 anni, amatissimo nella sua diocesi e vicepresidente della Cei. La donna ammise un rapporto durato 12 anni. Alla redazione del giornale furono inviate tre cassette audio contenentei conversazioni telefoniche molto intime. Ablondi era un prelato in prima linea nella lotta per i diritti civili e il lavoro. Il Papa lo aveva inviato in missione in Bosnia per portare pace. Milanese di nascita, fu uno dei maggiori esponenti del movimento ecumenico italiano.
http://www.giornalettismo.com/archives/385781/quando-il-prete-sinnamora
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