di Dario Ferri
“Dagli atti della Asl”, sostiene Zanardi, “emerge che l’Azienda ha assegnato almeno 2.600 euro all’associazione Agapo per la gestione del servizio telefonico ‘Amico segreto’”. Agapo (Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali) è un soggetto di ispirazione cattolica, sostenuto anche da associazioni e gruppi di stampo tradizionalista. Accusa Zanardi: “Leggendo i documenti Agapo emerge l’idea che le persone omosessuali siano soggetti da curare”.
Si punta il dito su testi visibili anche su internet: “A bb i amo dovuto constatare – è scritto – che dal momento che i nostri figli sono entrati nei ‘circuiti ’ del mondo gay, si è aperta, o si è allargata, una profonda spaccatura della loro per sonalità”.
Ancora:
“Ogni manifestazione dell’umana debolezza è da considerare non estranea a noi stessi e può essere utilizzata per la crescita della persona, purché non negata, né presentata come espressione di normalità”. Fino alla preghiera per i genitori: “Aiutaci Signore a vivere con serenità la nostra relazione con lui, perché solo dall’amore può venire la guarigione. Oh Signore dà serenità e forza al nostro matrimonio perché noi stessi riusciamo a essere uomo e donna come a te piace”. L’esposto chiede di accertare “perché, e in base a quali criteri, la Asl abbia fornito contributi pubblici per un servizio telefonico che, tra l’altro, funziona appena un’ora al giorno”.
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