In occasione della “Giornata per la carità del Papa” (svoltasi ieri), Don Vitaliano della Sala ha avuto un coraggio non da tutti dicendo ciò che pensa davanti ai suoi fedeli durante l’omelia. Queste sono state le sue parole: “I soldi che raccogliamo dovrebbero essere destinati a opere di carità del Santo Padre, ma andrebbero ad alimentare le casse dello Ior, che è una banca al centro di strane vicende. Non è certo la sua figura di guida ad essere in discussione, ma cosa c’entra una banca con il Vaticano e con la missione della Chiesta cattolica?” Poi continua dicendo: “Il Papa è un teologo eccelso, un saggio e soprattutto un uomo onesto, ma ciò che lo circonda è opaco. Ho letto che ieri il Papa ha incontrato cinque cardinali. Se è la chiarezza quella che cerca, avrebbe fatto meglio a incontrare cinque parroci, magari di piccoli paesi o di quartieri a rischio come Scampia a Napoli o lo Zen di Palermo. Loro, come me, sono il vero termometro di quale sia la considerazione dei fedeli, amplificata anche da questo particolare momento di crisi, verso i vertici della Chiesa”. Per ultimo ha aggiunto: “Invece di dare i soldi al Vaticano devolveremo quanto raccolto oggi a persone in difficoltà della nostra comunità.”
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