La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna inflitta al prete per abusi sessuali: sei anni e sei mesi. Nonostante le ritrattazioni di altri testimoni, le due vittime hanno confermato le accuse, scrive Repubblica.Don Paolo Turturro, noto attivista contro la mafia e già parroco della chiesa di Santa Lucia, è stato condannato in primo grado nel 2009 a sei anni e sei mesi per pedofilia. Nonostante le indagini e la condanna, il parroco non è stato sospeso dalla Chiesa. I giudici avevano imposto al prete di lasciare Palermo, ma dopo tre anni gli era stato concesso di tornare in città ed era diventato rettore alla Madonna del Ponticello.
Il processo è cominciato nel 2004, dopo che per caso erano emersi due episodi di violenza su bambini di 10 anni. Nel luglio del 2009 è appunto arrivata la sentenza di condanna in primo grado. Il 20 ottobre la sentenza di appello,che lo condanna a 6 anni e 6 mesi per pedofilia.
Secondo la difesa, il parroco sarebbe in realtà vittima di un complotto ordito dalla mafia. Ma il procuratore Carrara, scrive La Stampa, afferma invece che le famiglie “in alcuni casi non denunciarono e si chiusero a riccio” e che “molti dei 67 testi ascoltati in tribunale ritrattarono”.
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