mercoledì 26 ottobre 2011

DON SEPPIA,RESPINTA ISTANZA CARCERAZIONE.IL PRETE PEDOFILO RESTA IN CARCERE

Don Seppia resta in cella. La corte di Cassazione ha rigettato l'altro ieri il ricorso presentato dal difensore di don Riccardo Seppia, il parroco genovese in carcere dal 13 maggio per tentata violenza sessuale su un chierichetto, offerta di droga e tentata induzione alla prostituzione minorile, per ottenere l'annullamento dell'ordinanza del Riesame genovese che lo aveva trattenuto in cella.Il difensore, l' avvocato Paolo Bonanni, aveva chiesto la scarcerazione o, in subordine, l'attenuazione della misura cautelare in arresti domiciliari o nel trasferimento in una struttura di cura. Ora si attendono le motivazioni della decisone della Cassazione. "Si e' qui in presenza di un pericolo di recidiva particolarmente elevato. L'indagato - avevano sottolineato i giudici del Riesame - dimostra di non preoccuparsi affatto della sofferenza che la sua condotta puo' causare nelle vite altrui (e' significativo, in proposito, il fatto che pur sapendo di essere sieropositivo dal 2003, nel concordare incontri, richieda che il rapporto sessuale avvenga senza protezione); ne deriva che egli non appare in grado di contenere i propri impulsi piu' negativi e pericolosi, pur essendo consapevole del danno che da cio' puo' derivare ad altri".

In relazione alla tentata violenza sessuale sul chierichetto, i giudici avevano scritto: "Non vi e' dubbio circa la sussistenza a carico dell'indagato di gravi indizi di colpevolezza". Per quanto concerne la tentata induzione alla prostituzione minorile e l'offerta di droga: "Le sue offerte di stupefacente hanno il carattere della serieta' e non possono quindi essere valutate come mere vanterie" cosi' come aveva sottolineato la difesa.
Avendo don Seppia avvicinato due ragazzini stranieri che vivevano in una comunita' alloggio, sottolineano i giudici: "Seppia ha dimostrato di voler scegliere le vittime dei suoi particolari desideri sessuali tra coloro che per l'eta' e/o per le condizioni di vita erano meno in grado di difendersi". Don Seppia resta dunque detenuto nel carcere di Sanremo, nel settore 'sex offenders'. E' slittato invece l'incidente probatorio che si sarebbe dovuto tenere domani di fronte al gip Annalisa Giacalone per sentire Emanuele Alfano, l'amico, complice e confidente di Seppia. L'incidente probatorio e' slittato a data da destinarsi per un impedimento del difensore di Alfano.

FONTE

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