Dal 22 al 25 settembre Benedetto XVI terrà la sua prima visita ufficiale in Germania, il suo Paese natale. Il pontefice sarà a Berlino, in Turingia (nell'ex Germania Est) e a Friburgo (nel sud-ovest).
Quasi due terzi dei cattolici tedeschi ritengono che la prossima visita del Papa in Germania non abbia importanza per quanto li riguarda personalmente. Lo rivela un sondaggio realizzato dall' istituto Forsa per conto del settimanale Stern. Stando alla rilevazione, il 26% dei cattolici giudica l' appuntamento “per niente importante”, il 37% “piuttosto non importante che importante”. L'11%, invece, reputa il viaggio “molto importante”, il 25% “piuttosto importante che non importante”.
Il quadro peggiora se si considera la totalità dei tedeschi (dunque non solo i cattolici). In questo caso l'86% degli intervistati pensa che la visita non sia personalmente importante. Tra questi, il 55% ritiene l'evento “per niente importante”, il 31% “piuttosto non importante che importante”. Di contro il 4% giudica il viaggio “molto importante”, contro un 10% che parla di un evento o “piuttosto importante che non importante”.
Prende piede anche la polemica politica scatenata dal boicottaggio, da parte di circa 100 parlamentari tedeschi, del discorso che il Papa terrà al Bundestag il 22 settembre.
Oggi la Chiesa tedesca ha reagito all’ "affronto" nei confronti di Benedetto XVI: "I parlamentari tedeschi devono essere consapevoli delle conseguenze che le loro azioni provocano all’estero", ha detto il cardinale Walter Brandmueller al tabloid Bild. Con il boicottaggio si conferma "l’immagine dei ’tedeschi bruttì, che purtroppo ancora resiste», ha spiegato il cardinale.
Dello stesso avviso i partiti della maggioranza: per il segretario della bavarese Csu, Alexander Dobrindt, "non solo si tratta di un gesto irrispettoso nei confronti del Papa, ma è anche un atto profondamente antidemocratico e intollerante".
Difende il boicottaggio, invece, la presidente del partito dei Verdi tedeschi, Claudia Roth, cha al quotidiano Berliner Morgenpost ha detto: "Il diritto alla libertà di espressione non può essere limitato quando un capo di Stato straniero visita la Germania. Anche se si tratta del papa".
A Benedetto XVI "farà molto bene venire a Berlino e rendersi conto di cosa sia la realtà nel 2011", ha poi aggiunto Roth riferendosi a temi come i diritti delle donne e degli omosessuali.
Agli oppositori della visita papale in Germania non piace che un leader religioso si rivolga all’assemblea nazionale: temono una pericolosa lesione del principio della laicità dello Stato.
Da quando, all’inizio di settembre, il partito della sinistra radicale Die Linke ha reso nota l’intenzione di boicottare il discorso del Papa, alcuni parlamentari dell’opposizione intenzionati a prendere parte alla protesta è salito costantemente. Oggi si parla della metà degli eletti della Linke, di un terzo dei Verdi e un quarto dei socialdemocratici.
Le loro sedie non rimarranno comunque vuote: i partiti, ha reso noto il presidente del Bundestag Norbert Lammert (Cdu), si sono accordati per sostituire gli assenti con ex-parlamentari.
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