Ufficialmente il loro convento non dovrebbe esistere più da sei anni, da quando, cioè, la diocesi di Aquisgrana, seguendo un'indicazione giunta dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ne ordinò la chiusura.
Suor Regina (60 anni) e suor Katharina (40) si sono però ribellate e da allora occupano il monastero carmelitano di Zweifall, non lontano da Aquisgrana. E non hanno nessuna intenzione di andarsene, neanche adesso che il loro caso è finito davanti un tribunale e i giudici hanno pronunciato una sentenza a loro sfavorevole.
Dal 2006, dopo la morte dell'ultima madre superiora, il convento è privo di una direttrice e dunque di un rappresentante legale. Ora il tribunale di Aquisgrana ha nominato altre due suore carmelitane come direttrici d'ufficio per l'associazione che gestisce il convento. A loro spetta il compito di sbrogliare la matassa. Compito non semplice, visto che suor Regina e suor Katharina non vogliono fare le valigie. In fondo, ricordano, non sono un peso per nessuno, visto che si guadagnano da vivere cucinando ostie, e continuano a seguire scrupolosamente tutte le regole: si alzano intorno alle 5 e passano il giorno pregando e meditando.
Alla diocesi di Acquisgrana la vedono diversamente e spiegano che due suore sono troppo poche per rispettare i principi della vita carmelitana in convento. Suor Regina e suor Katharina non ci stanno e sospettano che la diocesi voglia vendere l'area su cui sorge il convento, ampia 4.000 metri quadrati, per far cassa: se le nuove direttrici decidessero di sciogliere l' associazione che gestisce il monastero l'intera area finirebbe infatti nelle mani della diocesi. Le due suore si sono assicurate nel frattempo l' appoggio di un gruppo di abitanti della zona e avvertono: se decideranno di cacciarci dovrà venire la polizia a portarci via.
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