Cresce l’attesa per il consiglio d’ amministrazione della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor in calendario per lunedì 12 settembre ma che potrebbe anche essere rinviato di qualche giorno, probabilmente a giovedì 15 quando la Fondazione dovrà presentare una prima bozza di concordato preventivo al Tribunale di Milano.
Mentre i consulenti Enrico Bondi e Renato Botti lavorano alla predisposizione del piano, i soggetti coinvolti nell’ operazione di salvataggio del San Raffaele cercano una soluzione dei nodi che hanno lasciato senza esito la precedente riunione del consiglio.
L' INGRESSO NELLA NEWCO. Secondo quanto Lettera43.it è in grado di rivelare, il nulla di fatto del consiglio del 5 settembre, sarebbe dipeso anche dalla cautela con cui lo Ior sta valutando i passi da fare per gestire l’ operazione. Sarebbero due, in particolare, i nodi da risolvere prima di mettere mano al portafoglio: superare l’impossibilità statutaria di fare un tale investimento e delineare da subito una chiara exit strategy. Resta ferma, tuttavia, l’intenzione dello Ior di entrare nella newco cui dovrebbero essere conferite le attività ospedaliere attualmente gestite dalla Fondazione.
A tale proposito, sempre secondo quanto risulta a Lettera43.it, l’istituto starebbe predisponendo un’offerta vincolante che prevede la possibilità di acquisire per circa 250 milioni di euro una partecipazione totalitaria nella newco.
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