domenica 25 settembre 2011

LA FALSA CONDANNA DELLA MASSONERIA DA PARTE DELLE ISTITUZIONI CATTOLICHE

L'APPARENTE CONDANNA DELLA MASSONERIA
Se c'è una cosa che mi ha fatto sorridere ultimamente,è stata senza dubbio la teoria dell'aggressione massonica alla Chiesa Cattolica.Ricordo a tal proposito le parole di Avvenire: "C'è la Massoneria dietro agli attacchi alla Chiesa".Che c’azzecca poi la Massoneria con i privilegi fiscali della Chiesa solo Avvenire lo sa…In questo sito abbiamo sempre parlato di Vaticano e Massoneria in tutti altri termini,partendo dalla famosa lista Pecorelli,dove tra i presunti massoni figuravano,manco a dirlo,parecchi esponenti vaticani.Quella stessa lista che,secondo alcuni,fu in mano allo stesso Papa Giovanni Paolo I,la notte in cui morì.Le teorie complottiste vedono,infatti,in quel documento il movente dell'omicidio del papa,reo di voler riportare la Chiesa alla sua missione originaria,estirpando i legami con la Massoneria e ponendo fine alle ricchezze esagerate della Chiesa(1).
Una lista a dir poco scottante.Una vera bomba a mano sarebbe il caso di dire.Una lista che segna uno spartiacque netto tra la presunta condanna della Massoneria da parte del Vaticano e l’effettiva non condanna della stessa.Conoscete il proverbio <<l’apparenza inganna>>?Scusatemi per la banalità,ma ci sta tutto.Nell’ambito dei rapporti tra Massoneria e Chiesa l’apparenza inganna e ha ingannato spesso(per non dire sempre).La storia di questo rapporto ingannevole la si fa risalire al 1738,anno di pubblicazione della lettera apostolica In eminenti apostolatus specula(2) da parte di papa Clemente XII.Oggetto della lettera?La condanna della Massoneria!Ma non mi dire!Il documento non solo condannava la Massoneria,ma proibiva ai fedeli,sia laici che ecclesiastici,di iscriversi ed aggregarsi alle sette massoniche(3),pena la scomunica.Una condanna che non resterà isolata nel tempo.La scomunica infatti viene confermata più volte negli anni successivi.Dapprima da Benedetto XIV,con la costituzione apostolica Providas Romanorum Pontificum(4).Poi da Leone XIII con l’enciclica Humanum Genus(5).Senza contare che il canone 2335 del codice di Diritto Canonico ribadisce la posizione della Chiesa contro la Massoneria,come confermato nel 1974 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede(6).Questa l’apparenza,ma la realtà è ben altra: mai è stato scomunicato qualcuno causa Massoneria!Come dire:la legge c’è,ma non la applichiamo.Ed ecco perché siamo di fronte a un caso di falsa testimonianza.

I MASSONI VATICANI E LA LISTA PECORELLI
E’ il 12 settembre 1978 quando sulla rivista Osservatore Politico esce una lista dove figurano ben 111 massoni vaticani.E’ la famosa lista Pecorelli,giornalista dell’Osservatore Politico,affiliato alla Loggia Massonica P2.E’ un massone che parla di massoni laici e non.Nella lista figurano tra l’altro cadinali,vescovi,sacerdoti,prelati,professori di accademie pontificie e impiegati della Santa Sede,segnalati con la loro sigla di affiliati e l’anno di iscrizione.Tutte personalità autorevoli con  ruoli importanti nella Santa Sede,tra cui spiccano:

·        Arcivescovo Paul Marcinkus,presidente dello Ior.Iscritto dal 21 agosto 1967.Matricola 43/649.
·        Cardinal Jean-Marie Villot,segretario di Stato della Santa Sede.Iscritto dal 1966.Matricola 041/3
·        Cardinale Agostino Casaroli,ministro degli Esteri della Santa Sede.Iscritto dal 1957.Matricola 41/076.
·        Padre Roberto Tucci,direttore di Radio Vaticana.Iscritto dal 1957,Matricola 41/076.
·        Monsignor Virgilio Levi,vicedirettore dell’Osservatore Romano.Iscritto dal 1958.Matricola 241/3.
·        Vescovo Donato De Bonis,braccio destro di Marcinkus.Iscritto dal 1968.Matricola 321/02.

Non male!E non finisce certo qui.Tra le mure di San Pietro,infatti,si fronteggiavano due fazioni contrapposte: una,massonico-moderata,detta Mafia di Faenza,con a capo Agostino Casaroli.Achille Silvestri e Pio Laghi;l’altra,massonico-integralista,con a capo Paul Marcinkus  e monsignor Luigi Cheli,membri dell’Opus Dei.Un’organizzazione che rappresenta il collante tra la Massoneria e il Vaticano.E che soprattutto si rivela essere una vera e propria setta.All’epoca quanto oggi giorno(7).Due fazioni dicevamo.Due lati della stessa medaglia:la loggia P2.La lista Pecorelli rivela un segreto inconfessabile:vi sono membri della gerarchia vaticana associati a una loggia massonica.Come reagì la Santa Sede a cotanta notizia?Silenzio assoluto!Ci si sarebbe aspettati,quantomeno,una smentita o la scomunica per i massoni vaticani.Ma nessuna delle due cose si verifica.E bisogna aspettare ben quattro anni per avere la prima reazione alla lista Pecorelli.A parlare è padre Caprile,uno dei massoni citati dalla lista,iscritto dal 1957 alla Loggia P2.Nell’appendice del suo libro“Massoneria e Chiesa Cattolica”,scritto a quattro mani con il sacerdote gesuita Josè Antonio Ferrer Benimeli(8),lo stesso padre Caprile dichiara che la lista Pecorelli è stata “compilata e pubblicata con grossolana falsificazione”,facendo leva sul fatto che lui stesso è stato indicato come “Direttore di Civiltà Cattolica”,mentre lui tiene a precisare di essere solo un mero collaboratore.Troppo poco per ritenere falsa quella lista.E troppo strana la reazione degli ambienti vaticani,che avrebbero dovuto almeno cautelarsi con una denuncia per diffamazione.Restando in silenzio hanno sospeso il giudizio. “In ogni caso la diffamazione della Santa Sede sarà vendicata con l’assassinio di Pecorelli il 20 marzo 1979(9).”
Il connubio Massoneria Vaticano torna alla ribalta l’11 giugno 1981 quando l’agenzia di Pecorelli conferma la lista,ribadendone la veridicità e l’attendibilità.Ma ancora non si muove una foglia in Vaticano.Tra le mura di San Pietro tutto tace.A squarciare l’imbarazzante silenzio ci pensa sempre lui,padre Giovanni Caprile,che bolla la lista come un manipolo di “informazioni grossolanamente inventate”.E dire che,solo qualche mese prima, l’attuale papa Benedetto XVI,divenuto prefetto della Congregazione per la dottrina della fede,aveva ribadito la validità della scomunica per gli appartenenti alla Massoneria(10).La legge in definitiva c’è,manca chi la applichi..O meglio chi voglia applicarla.Quindi meglio cambiare la legge e renderla un tantino più morbida no?A togliere le castagne dal fuoco ci pensa il prefetto Ratzinger che,il 26 novembre 1983,parla non più di scomunica per chi aderisce alla Massoneria,ma semplicemente di “peccato grave”,punito con il divieto di accostarsi ai sacramenti.Un particolare non da poco,che viene confermato dal Nuovo Codice di Diritto Canonico emanato il giorno dopo da Giovanni Paolo II.E vissero tutti massoni e contenti..Ma tanto contenti che poco tempo dopo il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani(11),antichissima loggia massonica, fece pervenire a Karol Woytila l’onorificenza dell’ordine dei Galilei,che il pontefice respingerà. Nonostante tutto un papa massone sarebbe stato troppo anche per il Vaticano stesso…Il Nuovo Codice di Diritto Canonico ammorbidisce(e di tanto) la condanna della Massoneria,ma non cancella la mancata presa di posizione sui massoni vaticani.Pertanto la condanna della Massoneria va considerata una falsa testimonianza non essendo mai stata applicata dalla Chiesa.


NOTE
1)Per approfondimenti si legga l’articolo il probabile omicidio di Papa Luciani.
3)Nel testo si citano la società dei Liberi Muratori o des Francs Macons o altrimenti denominate.
4)Emanata nell’anno 1751.
5)Emanata nell’anno 1884.
6)La Congregazione era diretta all’epoca dal prefetto Franjo Seper.
7)Si guardi a tal proposito la sezione dedicata all’Opus Dei.
8) José Antonio Ferrer Benimel,sacerdote gesuita,storico nonché uno dei maggiori conoscitori della Massoneria spagnola.Vi riporto un elenco completo delle sue opere,tutte sulla massoneria:
  • José Antonio Ferrer Benimeli (1979). Masonería en Aragón. Librería General. ISBN 978-84-7078-092-9.
  • — (1977). Bibliografía de la masonería: introducción histórico-crítica. Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-031-5.
  • — (1974). Bibliografía de la masonería: introducción histórico-crítica. Universidad de Zaragoza. Facultad de Medicina. ISBN 978-84-600-6081-9.
  • Ferrer Benimeli, José Antonio; Cuartero Escobés, Susana. Bibliografía de la masonería. Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-549-5.
  • — (1999). Conde Aranda. Caja de Ahorros y Monte de Piedad de Zaragoza, Aragón y Rioja (Ibercaja, Obra Social y Cultural). ISBN 978-84-8324-047-2.
  • — (1998). El Conde de Aranda: Palacio de Sástago, Zaragoza, 1 de octubre a 13 de diciembre de 1998. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-7753-712-0.
  • Congreso Internacional sobre "El conde de Aranda y su tiempo" (1998. Zaragoza) (1998). El conde de Aranda y su tiempo, actas del Congreso Internacional celebrado en Zaragoza, del 1 al 5 de diciembre de 1998. Institución Fernando el Católico. ISBN 978-84-7820-562-2.
  • — (1989). Historia de la masonería española. Valencia (Comunidad Autónoma). Consejería de Cultura (Alicante). ISBN 978-84-505-8792-0.
  • — (2007). Jefes de gobierno masones: España, 1868-1936. La Esfera de los Libros. ISBN 978-84-9734-665-8.
  • — (1993). La masonería. Ediciones de la Universidad Complutense de Madrid. ISBN 978-84-7754-183-7.
  • — (1985). La masonería en la historia de España. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-505-1744-6.
  • Ferrer Benimeli, José Antonio; Sanllorente Barragán, Francisco (1999). La masonería en las islas Baleares: 1800-1940. Miguel Font, Editor. ISBN 978-84-7967-071-9.
  • — (1982). La masonería en los Episodios Nacionales de Pérez Galdós. Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-191-6.
  • —. La masonería en Madrid y en España del siglo XVIII al XXI. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-96223-52-3.
  • Symposium Internacional de Historia de la Masonería Española (9º. 2000. Segovia) (2000). La Masonería Española en el 2000, una revisión histórica: IX Symposium Internacional de Historia de la Masonería Española, Segovia 18-22 de octubre de 2000. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-7753-879-0.
  • Ferrer Benimeli, José Antonio; Alonso Vázquez, Francisco Javier , [ et. al. ]. La masonería española en la época de Sagasta. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-8380-050-8.
  • —. Masonería española entre Europa y América. Gobierno de Aragón. Centro del Libro de Aragón. ISBN 978-84-7753-536-2.
  • Ferrer Benimeli, José Antonio; Paz Sánchez, Manuel de (1991). Masonería y pacifismo en la España contemporánea. Prensas Universitarias de Zaragoza. ISBN 978-84-7733-241-1.
  • — (1993). Masonería y periodismo en la España contemporánea. Prensas Universitarias de Zaragoza. ISBN 978-84-7733-372-2.
  • — (1982). Masonería, Iglesia e Ilustración. (T.1): las bases de un conflicto (1700-1739). Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-087-2.
  • — (1982). Masonería, Iglesia e Ilustración. (T.2): inquisición: procesos históricos (1739-1750). Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-102-2.
  • — (1977). Masonería, Iglesia e Ilustración. (T.3): institucionalización del conflicto (1751-1800). Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-008-7.
  • — (1977). Masonería, Iglesia e Ilustración. (T.4): la otra cara del conflicto. Conclusiones y bibliografía. Fundación Universitaria Española. ISBN 978-84-7392-021-6.
  • — (1989). Unamuno, los derechos del hombre y la libertad de expresión: Tebeto. Anexo I. Cabildo Insular de Fuerteventura. Servicio de Publicaciones. ISBN 978-84-87461-01-9.
  • — (1980). Voltaire, Servet y la tolerancia. Instituto de Estudios Sijenenses "Miguel Servet". ISBN 978-84-600-1651-9.
9)I peccati del Vaticano,di Claudio Rendia,Catiolo I pagina 50.
10)Parole pronunciate da Ratzinger il 17 febbraio 1981.
11)Il Grande Oriente d'Italia è un'organizzazione massonica istituita ritualmente il 20 giugno 1805 a Milano. È chiamata anche Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani, dal nome dell'omonimo palazzo in via della Dogana Vecchia in Roma, sede dell'organizzazione dal 1901 al 1985. Attualmente, rappresenta la più numerosa comunione massonica italiana, con oltre 21.000 iscritti ed ha sede presso la villa "Il Vascello" , sul Gianicolo, teatro, nel 1849, della difesa garibaldina della Repubblica Romana.

FONTE

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