E’ stato postato su YouTube il 24 agosto scorso. Visualizzato oltre 20mila volte. E continua ad incassare spettatori e condivisioni. Il video girato e montato dal blogger Saverio Tommasi e intitolato Alla scoperta di Comunione e Liberazione continua ad essere online, nonostante i ripetuti inviti alla rimozione giunti all’autore.
IL VIDEO RESTA ONLINE - E’ lo stesso Tommasi, 32enne attore e regista di teatro fiorentino, attraverso le sue pagine, a parlarne. “Non so come finirà questa storia, ma per ora ha vinto la comunità che preferisce l’informazione alla propaganda. Hanno vinto coloro che alle serafiche certezze pongono delle domande, cercando di capire.E qualunque sia il prosieguo di questa storia è certo che non potranno togliere il video dall’intero spazio web, tanto più che ora è presente anche su altri portali, a partire da Arcoiris.tv”, si legge sul sito. “L’informazione è un bene prezioso, e comune – continua Tommasi, promettendo di resistere alle pressioni -. Fossi stato solo il video sarebbe già sparito. E ancora prima sarebbe stato inutile che lo realizzassi”.
“AFFARISTI TUTTO L’ANNO” - Tommasi, che con la Compagnia Teatrale che ha fondato gira l’ Italia per fare teatro civile, dice di essere stato avvertito per tre volte da YouTube- Il portale di proprietà di Google avrebbe giustificato i suoi avvisi con la violazione della privacy e dei termini del contratto da parte dell’utente ed avrebbe intimato la rimozione entro 48 ore dall’invio del messaggio. Il servizio di Tommasi che dà fastidio a Comunione e Liberazione è un reportage realizzato all’ultimo Meeting del movimento ecclesiale, tenutosi a Rimini pochi giorni fa. Nel video Tommasi definisce il gruppo fondato da don Giussani “Una chiesa privata in linea con gli umori della destra italiana, confidente di banchieri e imprenditori”. “Comunione e liberazione oggi ha uomini chiave negli istituti di credito – continua l’attore-blogger – banche e fondazioni. Il segretario della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita li definì teologi d’estate. Oggi si sono trasformati in affaristi tutto l’anno. Al di là dei giovani volontari, sfruttati e manipolati, e a cui va sinceramente il mio pensiero”. “Il meeting è una grande fiera in cui Cristo è uno dei prodotti. Si vende di tutto”, denuncia Tommasi.
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