Alessandro Alviani - Berlino.
Il Vaticano presta ascolto a una “minoranza chiassosa e convinta di aver sempre ragione”, che agisce nell' ombra e liquida ogni critica come un gesto di slealtà. La denuncia arriva dal gesuita Klaus Mertes, ex direttore del Collegio Canisius di Berlino, che nel gennaio del 2010 rese pubblici diversi casi di abusi pedofili nel suo istituto, mettendo in moto uno scandalo che ha sconvolto per mesi la Chiesa cattolica in Germania.
Mertes fa poi mea culpa sul tema degli abusi. «Abbiamo minimizzato la violenza sessuale e taciuto troppo a lungo». Dopo lo scandalo «abbiamo fatto alcuni passi in avanti, ma abbiamo ancora molta strada da fare prima di arrivare alla fine». Il gesuita se la prende in particolare col cardinal Sodano, che aveva definito le denunce degli abusi “un chiacchiericcio del momento”. «È incredibile, sono rimasto sbalordito da come si possa dire una cosa del genere. Mi vergogno ancora oggi per quella frase», nota. «Mi ha consolato il fatto che il cardinale di Vienna Christoph Schönborn lo abbia contraddetto pubblicamente. Gliene sono immensamente grato».
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