Da un computer del convento saltano fuori film pornografici scaricati da Internet e giacché “chi vuole la verità la trova”, ammonisce sorella Ida, lei stessa lascia immaginare anche pedofili con la tonaca che avrebbero importunato “ragazzetti”. Spiega tutto in diretta tivù: a Teledauna. Ma avverte: “Non voglio diventare una diva”. Né, all’indomani del putiferio scatenato,vuole aprire bocca: “Temo per la mia incolumità. Vogliono farmi passare per pazza. Niente nomi”.Il vescovo, monsignor Tamburrino, tace.
giovedì 7 luglio 2011
DENUNCIA CHOC IN TV: “SONO UNA SUORA, FILMINI PORNO NEL MIO CONVENTO”
Da un computer del convento saltano fuori film pornografici scaricati da Internet e giacché “chi vuole la verità la trova”, ammonisce sorella Ida, lei stessa lascia immaginare anche pedofili con la tonaca che avrebbero importunato “ragazzetti”. Spiega tutto in diretta tivù: a Teledauna. Ma avverte: “Non voglio diventare una diva”. Né, all’indomani del putiferio scatenato,vuole aprire bocca: “Temo per la mia incolumità. Vogliono farmi passare per pazza. Niente nomi”.Il vescovo, monsignor Tamburrino, tace.
Parla il portavoce della diocesi, don Stefano Caprio: “La Bernabei non è stata mai una suora. Piuttosto, una laica che collaborava con le Figlie della chiesa. C’è un documento che lo dimostra. Ha sempre desiderato avere un ruolo nella vita ecclesiastica, ma non ci è riuscita. Ora rischia una denuncia per frasi gravemente diffamatorie”. Mistero non è che un termine altisonante per dire pasticcio. (di LELLO PARISE – repubblica.it)
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