martedì 28 giugno 2011

LA STORIA DEI GESUITI: LA CACCIATA DALL’ EUROPA E LA MANO DIVINA SOPRA L’ AMERICA




La copertina
[...]La Provvidenza ebbe suo occhio di riguardo per gli Stati Uniti. L’America era la terra delle opportunità. E fu il luogo dove coloro che erano perseguitati per la loro fede potevano venire ad adorare Dio secondo i dettami della propria coscienza. Era una terra senza un Re, dove si poteva venire a respirare l’aria delle libertà civili. Era il luogo dove si poteva venire a guadagnarsi da vivere per se e la propria famiglia. L’ America era il luogo dove i sogni si avveravano. C’era un tempo una Mano Divina sopra l’ America.
Nel 1759, 25 anni, più o meno, si ponevano tra le tredici colonie e la libertà dalla Gran Bretagna. Venticinque anni e la più grande nazione protestante che fosse mai esistita nella storia delle nazioni avrebbe battuto la propria bandiera. Venticinque anni anni e i lavori preparatori per la Costituzione — il repubblicanesimo, i diritti inalienabili, e un governo del popolo, attraverso il popolo e per il popolo — erano in vista. Un esperimento di governo mai condotto prima nella storia fu quello di diventare la più grande nazione che il mondo avesse mai visto. [...]

Molti dissero che un tale governo non avrebbe potuto funzionare. La Chiesa Cattolica Romana aveva diretto il mondo sotto il suo controllo dittatoriale. Lei aveva, ed ancora ha, una paura mortale per un simile esperimento. Per oltre 200 anni la Riforma Protestante aveva contestato l’autorità del papato. IL papato iniziò gradualmente a perdere il potere. Un esperimento come l’America non era certo nei piani della Chiesa Cattolica; a nessuna nazione sarebbe stato permesso di sposare i principi che avrebbero abbattuto il papato.
Che cosa era dei monarchi Europei? Essi governavano col permesso del papato e per ere avevano esercitato un controllo tirannico con nessuno che gli si era opposto. Essi adesso erano pronti a guardare  lo sviluppo di un governo del popolo per il popolo? Una spiegazione più razionale sarebbe stata quella che essi si sarebbero uniti con Roma per fermare questo esperimento americano con tutte le armi a portata di mano.
Dal 1550 la Riforma si era così estesa in Europa che il papato cominciò a rendersi conto che doveva fare qualcosa per cercare di fermarla. Si resero conto che se non si fosse fermata, essa avrebbe infine compromesso la posizione della Chiesa Cattolica e distrutto il potere politico assoluto che essa aveva raggiunto. Al fine di realizzare la distruzione della Riforma, all’interno del Vaticano venne formata una nuova organizzazione segreta col nome di Gesuiti.
Uno dei maggiori propositi dei Gesuiti fu quello di distruggere ogni traccia di Protestantesimo e i suoi principi, incluso a libertà religiosa, il repubblicanesimo, il governo rappresentativo e un’economia costruita attorno ad una robusta classe media. Un altro scopo dei Gesuiti fu  quello di espandere grandemente il potere e il controllo del papato attraverso il mondo intero.
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IL SIMBOLO DEI GESUITI


Non potrò mai imprimere troppo nella mente dei miei lettori il fatto che i Gesuiti, per loro vocazione, per l’essenza stessa dell’istituzione, sono tenuti a cercare, con ogni mezzo, giusto o sbagliato, la distruzione del Protestantesimo. Questa è la condizione della loro esistenza, il dovere a cui essi devono rispondere, o cessano di essere Gesuiti. Di conseguenza, noi li troviamo in questo dilemma diabolico. I Gesuiti possono o no adempiere ai doveri della propria vocazione. Nel primo caso essi sono considerati come i più acerrimi nemici della fede Protestante; nel secondo come sacerdoti indegni e cattivi; ed in entrambi i casi, quindi, sono egualmente considerati con avversione e diffidenza — G.B. Nicolini, History of the Jesuits: Their Origin, Progress, Doctrine, and Design, Henry G. Bohn, prefazione, [enfasi aggiunta].
Ai primi trionfi della passata Riforma Roma convocò nuove forze, nella speranza di compiere la sua distruzione. In questo momento fu creato l’Ordine dei Gesuiti, il più crudele, senza scrupoli e potente di tutti quelli che si batterono per il papismo…Non c’era crimine così grande che non potessero commettere, nessun inganno troppo basso nella loro pratica, nessuna maschera così difficile per loro da assumere. Fatto il loro voto di perpetua umiltà e povertà, questo era il loro studiato obiettivo per garantirgli ricchezza e potere, da destinare al rovesciamento del Protestantesimo e al ripristino della supremazia papale. E.G. White, The Great Controversy, Review and Herald, p. 234, [emphasis added].
Dai loro esordi nel 1540, i Gesuiti fecero proprio questo. Usarono tutti i mezzi che poterono escogitare per distruggere il protestantesimo, incluso l’assassinio per uccidere i leader che cercavano di portare la libertà per il proprio popolo. Due esempi sono Guglielmo d’Orange nel 1584 e Enrico IV nel 1610. Entrambi furono uccisi da assassini Gesuiti.
I Gesuiti usarono l’inganno alle estreme conseguenze nel compiere il Massacro della notte di San Bartolomeo nel 1572, dove 70000 Protestanti Ugonotti, incluso donne e bambini, furono uccisi in una notte. Essi inoltre portarono avanti la Guerra dei Trent’Anni dal 1618 al 1648 al fine di distruggere i Luterani in Europa. Il sangue che arrossò il suolo europeo per secoli può essere ricondotto agli omicidi Gesuiti.
A partire dal 1600, i Gesuiti crearono un regime comunista in Paraguay, che alla fine portò alla scomparsa dei Gesuiti nel 1700.
 I Gesuiti, come è noto, dal 1650 al 1750 tenerono regioni molto ampie del Paraguay sotto il controllo missionario. Più di un quarto di milione di indigeni lavorarono sotto la loro direzione, e nessun pagamento veniva fatto a loro direttamente…Essi furono istruiti, formati, ospitati, vestiti, nutriti e, in qualche misura, fatti divertire, ma che fine fecero i profitti in surplus delle loro fatiche e degli intensi scambi commerciali che furono portati avanti? Si dice che furono impiegate oltre duemila barche per trasportare merci e beni sul fiume Paranà; e il valore economico delle Riduzioni fu senza ombra di dubbio molto grande: così grande infatti da risvegliare l’invidia dei commerciati Spagnoli e Portoghesi.
Robertson [storico contemporaneo] ha stimato che le riduzioni rappresentarono almeno 25 milioni di dollari di capitale per la Società. Boyd Barrett, The Jesuit Enigma, New York: Boni & Liveright, p. 211.
Le riduzioni erano Comuni Comuniste impostate come impianti di produzione con gli indiani Guaranì come schiavi. I prodotti che producevano venivano venduti in Europa e arricchivano notevolmente l’Ordine dei Gesuiti.
Le Riduzioni producevano erbe, pelli, sego, orologi e altri beni, che i Gesuiti commerciavano in Europa con la loro grande flotta di navi.Gli utili furono utilizzati per finanziare le guerre contro le nazioni Protestanti che avevano giurato di distruggere. Ma tutta questa ricchezza e potere fu acquisita in segreto, mentre i Re di Portogallo e Spagna non sapevano nulla delle riduzioni. Eric Phelps, Vatican Assassins, Halycon Unified Services, p. 189.
Dalla metà del 1700 l’Ordine dei Gesuiti diventò la centrale operativa d’Europa. Secondo Barret:
…l’Ordine dei Gesuiti finalmente raggiunse l’apice del suo potere e prestigio nel primo Settecento. Era diventato più influente e più ricco di qualsiasi altra organizzazione al mondo. Esso mantenne una posizione negli affari mondiali che nessun gruppo di uomini legato da giuramento mai mantenne prima di allora…quasi tutti i Re e i Sovrani d’Europa avevano solo i Gesuiti come direttori delle loro coscienze, in modo che tutta l’Europa sembrava essere governata solo da Gesuiti. Boyd Barrett, The Jesuit Enigma, New York: Boni & Liveright, p. 209.
I Gesuiti governavano il mondo. I Sovrani d’Europa, e lo stesso Papa, avevano i Gesuiti come confessori. I piani e le trame erano tutte uguali tra di loro. Oltre a ciò essi accumularono una grande quantità di ricchezza che permise ai Gesuiti di fare qualsiasi cosa scegliessero. Con il loro controllo del mondo, come potevano le piccole colonie americane avere la possibilità mettersi contro i monarchi Europei controllati dai Gesuiti? In un solo istante, i Gesuiti potevano utilizzare qualsiasi esercito a propria disposizione e schiacciare le colonie. Fu a questo punto nel 1759 che qualcosa di stranamente divino cominciò a succedere. Esso iniziò in Portogallo.Il Re Portoghese, Giuseppe I, bandì i Gesuiti dal suo regno.
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Giuseppe I del Portogallo
In Portogallo il punto culminante fu raggiunto da un tentativo di assassinare il Re…l’atto era stato incitato dai Gesuiti, che avevano fatto colpo sulle menti ignoranti e fanatiche con l’idea che non si commetteva nulla di male nell’uccidere un Re eretico; che è colui che non si sottomette al loro dettato…Quindi, come misura assolutamente essenziale alla vita della nazione, il Re emise un decreto di messa al bando dei Gesuiti, in quanto traditori, ribelli, nemici e aggressori verso la sua persona, i suoi Stati, e verso la quiete pubblica e il bene generale del popolo. I Gesuiti furono poi sequestrati e trasportati verso gli Stati della Chiesa (Italia)…Richard Thompson, The Footprints of the Jesuits, Hunt & Eaton, p. 217, 218, [emphasis supplied].
Il Portogallo di Re Giuseppe fu il primo Regno Cattolico d’Europa  a bandire i Gesuiti dal proprio territorio. Con questa prima messa al bando il loro dominio cominciò a cadere piuttosto rapidamente. La Cattolica Francia li bandì nel 1762. Il decreto di Luigi XV e del Parlamento Francese recita:
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Luigi XV
Al che, l’indagine sulla costituzione e gli statuti della società [dei Gesuiti]…ha portato all’emanazione di un decreto parlamentare che dimostra quindi l’odiosità collegata alla società in Francia. Esso ha denunciato le loro pratiche e dottrine ‘come perverse, distruttive di ogni principio di religione, e anche di probità; come dannose per la morale, perniciose alla società civile, sediziose, pericolose per i diritti delle persone dei sovrani; come idonee a provocare le più grandi tribolazioni negli Stati, per formare e mantenere la corruzione più profonda nel cuore degli uomini…che le istituzioni dei Gesuiti dovrebbero cessare per sempre di esistere in tutta l’estensione del regno.’ ibid. p. 219
Il terzo sovrano ad espellere i Gesuiti dal proprio regno fu il Re Carlo III di Spagna. Egli cacciò i Gesuiti nel 1767.
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Re Carlo III di Spagna
Il suo [di Carlo III] più grande lavoro, l’espulsione dei Gesuiti, non sarebbe mai stato realizzato se egli non si fosse persuaso della sua necessità politica. L’Ordine [dei Gesuiti] era già stato scacciato da Pombal dal Portogallo e da Choiseul dalla Francia quando Carlo III si convinse che una sommossa a Madrid…era stata promossa dai Gesuiti. Encyclopedia Britannica, The Werner company, vol. XVII, p. 341.
Un anno dopo, ancora un’altra nazione bandì questo covo del male dal proprio regno. Sotto la leadership di Fra Manuel Pinto de Fonseca, i Gesuiti furono costretti a lasciare l’isola di Malta nel 1768. Di questo si legge:
Nel 1768 i Gesuiti, dopo aver dato molti problemi, vennero espulsi e le loro proprietà confiscate. ibid, vol. XV, p. 343.
Le più potenti nazioni Cattoliche d’Europa avevano bandito i Gesuiti dai loro regni. Questi monarchi Cattolici chiesero alla Chiesa Cattolica di abolire la società per sempre. Clemente XIII, il papa di quel tempo, resistette alla pressione dei sovrani europei, ma ala fine capitolò. La notte prima della data in cui egli progettò di abolire i Gesuiti, fu avvelenato a morte.
Durante la notte precedente il giorno stabilito per la cerimonia pubblica dell’annuncio dell’abolizione dei Gesuiti, Clemente XIII fu improvvisamente colto da convulsioni e morì, lasciando l’atto non eseguito, e i Gesuiti vittoriosi. Cormenin…ricorda questo evento con le parole laconiche e significative: ‘I Gesuiti lo hanno avvelenato’.
Le monarchie Cattoliche Europee, tuttavia, insistettero che i Gesuiti fossero sciolti e minacciarono il Papa. Clemente XIII, dopo un’infinita indecisione, rinvii, e ritardi poco convincenti, finalmente si decise a fare ciò che gli era stato avvertito di fare. Egli capitolò.
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Papa Clemente XIII
Egli aveva preparato una proclamazione che annunciava la soppressione dell’ordine dei Gesuiti. Fu detto che il documento era già stato scritto e stava spettando il giorno in cui doveva essere reso pubblico. Con sorpresa di tutti, però, il Papa fu improvvisamente attaccato da una misteriosa malattia. Morì il 12 febbraio (una coincidenza di date) 1769 con agonizzanti e inspiegabili convulsioni.
Le voci dicevano che fosse stato avvelenato. La subitaneità della sua afflizione e le convulsioni facevano puntare a ciò. I sospetti, comunque, non furono mai provati. E’ stato suggerito da quelli che lo conoscevano che il Papa fu fatto morire prima della pubblicazione dell’annuncio della soppressione ufficiale dell’Ordine dei Gesuiti. Avro Manhattan, Murder in the Vatican, Ozark Books, p. 74.
Quattro anni dopo, nel 1773, tre anni prima della dichiarazione di Indipendenza, segnatevelo bene, Papa Clemente XIV scrisse un ordine il cui scopo fu l’abolizione dei Gesuiti per sempre. (Purtroppo, un papa posteriore li ristabilì nel 1814.) Di questo leggiamo:
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Papa Clemente XIV
Ancora una volta, nel luglio 1773, Papa Clemente XIV scrisse un ordine di scioglimento della Compagnia di Gesù. Questa bolla, Dominus ac Redemptor, fu pubblicata il 16 agosto dello stesso anno. Dopo il suo rilascio, tuttavia, il Papa cedette, nel timore delle conseguenze, e cercò di ritirarla. Troppo tardi. L’ambasciatore spagnolo aveva già inviato il documento con un corriere speciale diretto a Madrid. Le direttive papali annientarono l’ordine dei Gesuiti in tutto il mondo, chiusero le sue scuole e cancellarono le sue statue. Le sue case furono occupate e i suoi generali e altri dignitari furono imprigionati. ibid., pp. 74.75.
In un periodo di 14 anni, dal 1759 al 1773, i Re Cattolici Europei e lo stesso papa, furono alle prese con l’abolizione dei Gesuiti. Lo straordinario libro di Emmett McLaughlin, un’inchiesta sull’assassinio di Abramo Lincoln, riassume questi eventi in modo molto succinto con queste parole:

Anche i loro paesi Cattolici divennero infine sazi degli intrighi politici e dell’avarizia finanziaria dei Gesuiti e, per auto conservarsi, furono costretti a cacciarli; Portogallo, Angola, Goa e Brasile ripresero il comando nel 1759. La Francia li seguì nel 1754. Diversi Stati italiani come Parma, Sicilia e Napoli seguirono l’esempio. Con ordini sigillati imperiali  inviati alle sue colonie in tutto il mondo la Spagna buttò fuori i Gesuiti nel 1767; questo decreto li soppresse in Filippine, Argentina, Nuova Granada (Colombia), Perù, Cile, Ecuador, Guatemala, Cuba, Puerto Rico, Messico, Nuovo Messico e Arizona. L’Austria fece lo stesso nel 1773.
Infine, Papa Clemente XIV nel 1773 rilasciò il documento, Dominus ac Redemptor, che aboliva del tutto l’Ordine dei Gesuiti, elencando undici papi che cercarono di frenare i loro eccessi. Tra di loro c’erano Benedetto XIV, Innocenzo XI, Innocenzo XII e Clemente XIII.
Egli citava i Gesuiti per la loro opposizione ad “altri ordini religiosi”, per le “rivolte e i fastidi intestini in alcuni degli Stati Cattolici”, e le “persecuzioni contro la chiesa in Europa e Asia. Non rimase nessun altro rimedio a così grandi mali…e questo passo era necessario per evitare che i cristiani si sollevassero uno contro l’altro e si massacrassero l’un l’altro nel seno stesso della nostra madre comune, la Santa Chiesa”. Perciò, egli scrisse:”Dopo una matura riflessione, esternata la nostra conoscenza certa e la pienezza del nostro potere apostolico, sopprimiamo e aboliamo la detta compagnia”. Emmett McLaughlin, An Inquiry into the Assassination of Abraham Lincoln, Lyle Stuart, Inc., pp. 84, 85.
Il calendario di questi eventi in Europa è affascinante. L’Europa Cattolica era in disordine. I sovrani Cattolici si preoccuparono di curare i problemi con l’Ordine dei Gesuiti. I Gesuiti stavano annaspando mentre un paese cattolico dopo l’altro li cacciava dai loro regni. Mentre l’Europa si stava scuotendo, tredici colonie oltre l’Atlantico stavano osservando la reale possibilità di una guerra contro l’Inghilterra. Le tredici colonie stavano istituendo principi di governo mai visti prima negli annali della storia umana. Presto sarebbero stati scritti documenti che avrebbero codificato cose come i diritti inalienabili, il governo del popolo, attraverso il popolo, e per il popolo, il libero esercizio della religione e il diritto di possedere e portare armi. Questi documenti avrebbero presto dato la speranza al genere umano spargendo dappertutto il desiderio di essere liberi.
Cosa sarebbe successo sei i sovrani Cattolici non si fossero distratti dalle relazioni con i Gesuiti? Cosa sarebbe successo se i Gesuiti non fossero annaspati con la loro cacciata dall’Europa? I monarchi e i Gesuiti avrebbero utilizzato la loro ricchezza e potere militare per distruggere le colonie americane nel Nuovo Mondo, e, in America, il sogno protestante non sarebbe mai divenuto una realtà. Senza dubbio, ci fu una Mano Divina Sopra l’America!

tratto dal libro THE ENEMY UNMASKED
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