giovedì 30 giugno 2011
LA CHIESA, HITLER E I NAZISTI
«Parlare delle posizioni (e azioni) della Chiesa durante il XX secolo è impresa ardua, i fatti sono […] ammantati da troppi […] silenzi e omertà.
[…] esiste un coinvolgimento della Chiesa [cattolica] nei crimini perpetrati durante la dittatura nazista […].
[…] la mancata condanna [del Nazionalsocialismo da parte della Chiesa Cattolica e del Vaticano] la dice lunga […] sulla posizione ideologica della Santa Sede. […] la Chiesa [cattolica] ha sempre optato per posizioni strumentali e opportunistiche.
[…].
[…] il Vaticano ha accumulato un'infinità di segreti […].
[…]. Il Vaticano […] È coinvolto […] nelle decisioni politiche , nelle scelte operative, ora appoggiando ora ostacolando i vari poteri che si alternano. Gli scopi si dimostrano puntualmente utilitaristici»1.
«Una costante dell'orientamento politico della Chiesa cattolica […] è stata […] appoggiare regimi conservatori e dittature di destra, pur essendo a conoscenza dei crimini che queste perpetravano.
[…] nel 1933, i n Germania, il partito cattolico Zentrum votò a favore delle leggi speciali che conferirono pieni poteri a Hitler. In cambio, il nuovo governo nazista stipulò pochi mesi dopo un concordato con la Santa Sede.
«A fine novembre 2005 una Commissione cattolico-ebraica internazionale, fondata nell'ottobre 1999 e composta da 6 storici (3 ebrei e 3 cattolici) [...]»3 ha accertato che «[...] il Vaticano non condannò il progrom nazista […] contro gli ebrei [...]»4 e che «[...] i fondi messi a disposizione da un'organizzazione ebraica americana furono destinati dalla Chiesa solo al salvataggio degli ebrei convertiti e non a beneficio di tutti i perseguitati [...]»5. Per i Rom, gli Svali, i neri, gli omosessuali, i Comunisti, ecc., le «[...] mancate scuse della Chiesa verso questi ultimi soggetti sono un'approvazione del massacro»6.
«Secondo un rapporto segreto [reso pubblico qualche anno fa dagli Archivi Nazionali degli Stati Uniti d'America7]redatto dall'allora ambasciatore statunitense presso la Santa Sede, Harold Tittmann, riguardo a una sua udienza dal Papa il 30 dicembre 1941, Papa Pacelli [Pio XII, canonizzato dal saints-makers Karol Józef Wojtyla/Giovanni Paolo II] gli confidò [...]»8 di essere a conoscenza delle atrocità naziste contro gli Ebrei9.
«Nell'incontro, durato 40 minuti, il Papa [Pacelli] disse di non essere disposto a denunciare in termini espliciti i nazisti»10.
A tutto ciò «[...] la Chiesa risponde a tutt'oggi con il silenzio, arrivando all'ironica scelta di consentire alla commissione [di cui sopra] di consultare gli archivi vaticani solo fino al 1922»11. Se non avesse nulla da nascondere perché comportarsi così?
Inoltre «Sin dalla sua nascita lo Ior [Istituto opere religiose] è stato al centro di forti polemiche […]. Esistono documenti, sia in Germania che negli Usa, che [dimostrano] […] i trasferimenti nazisti di fondi allo Ior dalla Reichsbank, e altri dallo Ior alle banche svizzere controllate dai nazisti.
Lo Ior potrebbe essere stato uno dei maggiori partner nella sparizione del tesoro della Croazia indipendente (uno stato fantoccio tedesco) valutato in circa 200 milioni di dollari nel 1945. I nazisti croati, gli ustascia, erano degli accesi nazionalisti, con odio smisurato verso i serbi cristiani ortodossi tanto da ucciderne più di 500.000 insieme a decine di migliaia di ebrei e gitani.
Quando nel 1945 il dittatore Ante Pavelic scappò, insieme ai suo gerarchi e a 500 religiosi cattolici, trovò rifugio a Roma dove visse per tre anni nascosto nel Collegio di San Girolamo degli Illirici. Con sé portò l'oro, i gioielli e i titoli rapinati alle vittime. Il Vaticano lo fece poi fuggire in Argentina nel 1949, vestito in abiti talari e munito di un regolare passaporto.
Con le stesse modalità, la Santa Sede aiutò a fuggire 200 ustascia e 5.000 delinquenti nazisti, l'aristocrazia del crimine, fra i quali il dottor [Joseph] Mengele [l'“Angelo della Morte”, che continuò i suoi crudeli esperimenti su cavie umane negli Stati Uniti, sotto falso nome, al soldo dell'O.S.S., prima, e della C.I.A., poi, nell'ambito dei progetti Monarch, M.K.Ultra, ecc. (per maggiori informazioni si veda la pagina Progetto M.K.Ultra, nella categoria Politica del mio blog12], Walter Rauff, Adolf Eichmann, Erick Priebke, Franz Stangl.
A capo dell'Organizzazione di soccorso vaticana, che attivò quella che gli alleati denominarono rat line, la via dei topi, vi erano Draganovic, monsignore ed ex colonnello [nazista] ustascia, e il vescovo Alois Hudal, titolare in Roma della chiesa di Santa Maria dell'Anima, uomo di fiducia di Papa Pacelli. Le memorie di Hudal pubblicate in tedesco dopo la sua morte, rappresentano la più dettagliata documentazione della via dei topi: “compito svolto per incarico del Vaticano”, come egli afferma.
Nel 1998 il dipartimento di Stato americano indicò, nel suo resoconto conosciuto come “Il destino del tesoro degli ustascia”, il Vaticano come […] luogo dove cercare le risposte. La Segreteria di Stato vaticana, diretta allora dal cardinal Sodano [amico del dittatore golpista e stragista Pinochet13], si è duramente opposta a rendere pubblici gli archivi relativi alla Seconda Guerra Mondiale e ha mandato una nota diplomatica al governo americano chiedendogli di fare pressione sulla corte per archiviare la causa»14. Infatti, ad oggi gli Stati Uniti si sono prostrati umilmente ai santi piedi dorati del sovrano vaticano e non hanno mosso alcuna azione legale contro questi fenomeni di corruzione e Nazismo15.
Dopo l'instaurazione del regime atlantista degli Alleati in Europa, i nazi-fascisti collaborarono con il Vaticano, con il Sovrano Ordine Militare del Cavalieri di San Giovanni Battista di Gerusalemme, di Rodi, di Malta, in Roma (osservatore perenne alle Nazioni Unite) e con la loggia massonica coperta e illegale denominata “Propaganda 2”, nell'ambito del Progetto Gladio e della dittatura di estrema destra in Grecia, sostenuta dagli U.S.A.
Oggi a capo dello Stato della Città del Vaticano e della Chiesa cattolica vi è un ex volontario nazista. Persino un sito filo-cattolcio riporta: «Joseph Ratzinger da giovane aveva aderito alla Hitler Jugend, l’organizzazione giovanile diretta emanazione del partito nazionalsocialista tedesco. Non è un segreto. Tant’è che all’indomani della sua elezione, persino il quotidiano inglese “The Sun” aveva sottolineato, a caratteri cubitali, il passaggio del nuovo Pontefice “from the Hitler Youth to Papa Ratzi”.
Ma Joseph Ratzinger, classe 1927, aveva aderito alla Gioventù Hitleriana […] [grassetto e corsivo mantenuto dall'originale]»16.
Il Vaticano ha mosso azioni legali contro chi divulgasse queste informazioni o facesse anche semplice satira17, calpestando il diritto alla satira e il diritto costituzionale alla libertà di espressione attraverso i mezzi d'informazione18.
BIBLIOGRAFIA
12Si veda A. Di Lenardo, in http://conoscenzaliberta.myblog.it/archive/2011/01/23/pro....
Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento