Ma gli inquirenti snocciolano tutta una serie di contraddizione tra la sua versione e i riscontri e le ammissioni degli altri interrogati. Non aggraverebbe invece la sua posizione il fatto di essere sieropositivo, come riporta l’ordinanza di arresto (durante la perquisizione della sua auto sono stati trovati alcuni farmaci) e come lui stesso ha dichiarato entrando in carcere. I rapporti, a quanto pare, sarebbero stati sempre protetti. Resta in carcere perché potrebbe inquinare le prove e soprattutto reiterare il reato Emanuele Alfano, 24 anni, l’uomo che con il sacerdote condivideva la predilezione per i ragazzi più giovani. Come il quindicenne avvicinato sul sagrato di una chiesa, mentre chiedeva l’elemosina, e con il quale aveva poi consumato un rapporto sessuale. «Di solito contattavo i ragazzi in chat, si fa così, non ho mai offerto soldi, c’è una specie di accordo » si è difeso Alfano, sentito ieri dal gip Annalisa Giacalone che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. In questo modo rischia da 6 mesi a 3 anni per prostituzione minorile, rispetto a una condanna dai 6 ai 12 anni per induzione alla prostituzioneminorile.
La procura sta invece tentando di fare chiarezza su una vecchia storia di molestie telefoniche che risale al ‘94, quando don Seppia era viceparroco nel quartiere di Quinto.All’epoca un parrocchiano, medico ospedaliero del pronto soccorso, aveva cominciato a ricevere strane telefonate: mute se rispondeva lui stesso, cariche di bestemmie e oscenità se il ricevitore veniva sollevato dai suoi due figli, chierichetti. Le indagini dei carabinieri, secondo quanto racconta oggi il medico, avrebbero appurato che forse le telefonate potevano provenire dalla canonica, ma poi non accadde più nulla. «Stiamo cercando il vecchio fascicolo dell’inchiesta arrivata in procura e sentiremo il medico» dicono il procuratore capo Vincenzo Scolastico e il pm. L’inchiesta attuale al momento registra un altro indagato a Genova, un commerciante fornitore di cocaina, e due indagati a Milano, entrambi per spaccio di droga, un appartenente alla Guardia di Finanza e un quarantenne della Guinea Bissau, detto Francy, l’uomo che compare in continuazione nelle intercettazioni perché era a lui che don Seppia si rivolgeva per chiedere bimbi piccoli, di dieci anni.
http://www.giornalettismo.com/archives/126585/ho-fatto-sesso-di-gruppo-con-il-prete/
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