sabato 7 maggio 2011

HAI SALVATO LA VITA A UNA DONNA CON L’ ABORTO? LA CHIESA NON CI STA


MedicoUn ospedale cattolico pratica l’ interruzione di gravidanza per gravi motivi. Il Vescovo  revoca il suo patrocinio alla clinica
L’ aborto si era reso necessario per salvare la vita alla donna. Le avevano provate tutte i medici del St. Joseph’s Hospital and Medical Center di Phoenix in Arizona, per salvare sia la gravidanza che la donna, ma non c’è stato niente da fare. L’ aborto si è reso necessario. Un decisione difficile che implica oltre alle valutazioni mediche anche quelle morali, quest’ultime amplificate dal fatto di essere un ospedale religioso. Infatti, la Chiesa cattolica non ha ammesso ragioni: il regolamento è stato violato, così come la “sua” volontà. La clinica, manco fosse una chiesa, è stata sconsacrata dal Vescovo e
, soprattutto, ha perso il patrocinio (ed i relativi vantaggi economici) che lo status di clinica religiosa le concedeva.

COSA E’ IMMORALE? - La decisione del Vescovo  è arrivato dopo che una suora dell’ ospedale
 ha permesso l’ aborto per  salvare la vita della madre. Lo scorso autunno, una donna di 27 anni,  già madre di quattro bambini, entrò in ospedale all’11ma settimane di gravidanza. La donna soffriva di ipertensione polmonare. I medici le dissero che se la gravidanza non fosse stata interrotta, sarebbe probabilmente morta di insufficienza cardiaca. La decisione di praticare l’aborto è stata approvata da Suor Margaret McBride, una delle amministratrici per conto della Chiesa dell’ospedale. Ma quando il vescovo Thomas Olmstead della Diocesi di Phoenix ha sentito parlare d’aborto, ha scomunicato la McBride e ha ritirato il patrocinio della Chiesa cattolica alla clinica.
DIO E’ MORTO, PER DAVVERO – “Avere un aborto è contro gli insegnamenti cattolici”. Questa la giustificazione data dall’Alto prelato. Anche se la vicenda ha causato un putiferio ed alcuni critici  hanno ricordato come nemmeno i preti pedofili non sono stati scomunicati, il Vescovo Olmstead fatto un passo ulteriore, martedì scorso. Ha spogliato l’ Ospedale di “San Giuseppe” dalla sua affiliazione alla Chiesa cattolica. Il Vescovo  ha sostenuto che i funzionari dell’ ospedale avevano il dovere di salvare sia la madre, sia il bambino. O, sembra di capire, di farli morire entrambi. ”Invece di curare la malattia, il personale medico del St. Joseph’s e il suo comitato etico, hanno deciso di salvare la madre e di uccidere il bambino di 11 settimane“, ha detto Olmstead. Insomma, sono degli assassini. Tuttavia, Linda Hunt, CEO dell’ Ospedale è in disaccordo con questa affermazione. ”La nostra prima priorità è di salvare entrambi i pazienti. Se ciò non fosse possibile, abbiamo sempre deciso di salvare la vita di chi si può salvare”, ha detto la Hunt, riferendosi alla donna ventisettenne.
SCIENZA E FEDE – Molti nella comunità medica si sono detti d’ accordo con l’ ospedale, anziché con il vescovo.”Il vescovo, i rabbini e altre autorità religiose non hanno davvero alcuna voce in capitolo quando si tratta di decidere tra chi salvare tra una madre che deve continuare a vivere o un bambino mai nato”, ha detto all’ABC News il Dr. Jacques Moritz. Il Dr. Christian Petter, assistente professore di ostetricia, ginecologia e assistenza al parto presso la Yale University School of Medicine ha detto che è purtroppo comune per gli ospedali cattolici, essere limitati  nelle loro scelte. ”In questo caso, stiamo parlando di una procedura che ha una elevata probabilità di proteggere la vita della madre. Questa paziente soffriva di ipertensione polmonare, con un rischio di morte associato con la gravidanza, stimato ad oltre il 50 per cento“, ha confermato Petter. “La commissione etica dell’ospedale che ha approvato la procedura, certamente ha preso in considerazione tutte le opzioni con molta attenzione, soprattutto ha considerato il rischio di morte di questa paziente”. Fonti ospedaliere precisano che la rottura dei legami con la Chiesa cattolica non avrà implicazioni pratiche sull’ assistenza sanitaria. La Hunt, a sua volta, ha fatto sapere attraverso  una dichiarazione sul sito web dell’ospedale, che la clinica non ha intenzione di cambiare il nome o la sua missione:  Istituito dalle Suore della Misericordia, fondato nel lontano 1895. ”Il St. Joseph’s continuerà attraverso le nostre parole e la nostra azione a svolgere il ministero di Gesù“, ha detto la signora Hunt. “Le nostre attività, le politiche e le procedure non cambieranno”.

Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)

share su Facebook Condividi su Buzz vota su OKNotizie vota su Diggita salva su Segnalo Condividi su Meemi segnala su Technotizie vota su Wikio vota su Fai Informazione vota su SEOTribu Add To Del.icio.us

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
 

TUTTI GLI SCANDALI DEL VATICANO. Copyright 2008 All Rights Reserved Revolution Two Church theme by Brian Gardner Converted into Blogger Template by Bloganol dot com