13 gennaio 2011 - Domani mattina Ratzinger apporrà la firma sul decreto per la beatificazione di Giovanni Paolo II. E la memoria ritorna a padre Degollado.
Domani mattina, se non ci saranno ulteriori sorprese dell’ ultim’ora, Benedetto XVI dovrebbe approvare il decreto con il quale si riconosce la validita’ del miracolo attribuito all’ intercessione di Giovanni Paolo II. Si tratta di una suora francese, Marie Simon-Pierre, guarita dal morbo di Parkinson. E’ infatti previsto che proprio nella mattinata di domani il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, vada da Benedetto XVI per sottoporgli il documento. Se tutto andrà per il verso giusto, Wojtyla sara’ beatificato nel 2011, a sei anni dalla morte, un record che condividera’ con Madre Teresa di Calcutta.
BEATO A TEMPO DI RECORD - La causa di beatificazion
e di Giovanni Paolo II e’ infatti partita
immediatamente dopo l’ elezione al soglio di Pietro di Benedetto XVI, nel maggio del 2005. Una notevole eccezione alla legge della Chiesa che prevede siano passati almeno cinque anni dalla morte del servo di Dio prima che cominci il processo. Ora, trascorsi 6 anni, Wojtyla diventera’ beato. Fecero scalpore, all’epoca dei funerali, le richieste che partirono dalla folla e da alcuni movimenti cattolici radunatisi in Piazza San Pietro, che invocarono Giovanni Paolo II ‘santo subito’. La corsia preferenziale di cui ha goduto Wojtyla nel percorso verso gli altari non è l’unica eccezione clamorosa in questo senso.
IL 16 OTTOBRE - Con ogni probabilita’ verra’ rapidamente resa nota anche la data in cui si svolgera’ la beatificazione di Karol Wojtyla. Il prossimo 16 ottobre, data della sua elezione a Pontefice, potrebbe essere il giorno prescelto. Si tratta infatti di una domenica per altro che coincide con la ricorrenza di Santa Edvige di Polonia. Da parte polacca, tuttavia, si spingeva per una beatificazione ultrarapida gia’ nel mese di maggio, il primo per l’esattezza. In quei giorni infatti si celebra la ricorrenza della divina misericordia e di suor Faustina Kowalska, santa polacca elevata agli onori degli altari proprio da Wojtyla. Inoltre in Polonia intorno al primo maggio, c’e’ qualche giorno di vacanza, un ponte, che permetterebbe a migliaia di fedeli di raggiungere Roma. In ogni caso per la beatificazione si assistera’ a un’affluenza di fedeli e di gente da ogni parte del mondo senza precedenti, e per questo sara’ necessario un notevole sforzo organizzativo sul piano logistico.
PERPLESSITA’ SUPERATE – Evidentemente, insomma, Wojtyla ha superato l’esame nonostante le molte perplessità sui suo comportamenti con i preti pedofili. Delle quali ha parlato una settimana fa il Guardian:
Mentre il posto di Papa Giovanni Paolo nella storia è assicurato, dato il suo ruolo nella caduta del comunismo, i suoi notevoli sforzi per migliorare le relazioni fra la chiesa Cattolica e gli Ebrei, il suo carisma globale e la sua abilità di chiedere scusa per gli errori del passato, c’è una particolare e gigante macchia sul suo papato che lancia dubbi per quanti, inclusi i cattolici, confidano sulla sua santità: la sua relazione con Padre Marcial Maciel Degollado, che ha fondato il movimento dei Legionari di Cristo per i sacerdoti e la sua branca laica, Regnum Christi.
Secondo il Guardian, dunque, la santità di Papa Giovanni sarebbe messa in seria discussione dalle sue frequentazioni: con padre Degollado il papa condivideva la stessa visione del mondo, e supportò in maniera entusiastica la fondazione dei Legionari. Ma una verità oscura si celava dietro la vita di padre Marcial. Avevamo raccontato l’ultima puntata dell’oscura storia dei Legionari quando il Vaticano aveva deciso di spiccare la misura della damnatio memoriae contro il loro fondatore, appunto padre Degollado.
Marcial Maciel Degollado, fondatore dell’ordine dei Legionari di Cristo, deve essere cancellato dalla storia “limpidissima” della Chiesa Cattolica e persino la sua immagine deve scomparire dai ritratti dell’organizzazione che lo rese famoso. Questo è un ordine del Vaticano, che corre in questi giorni nelle università, nei seminari e nei collegi che la Congregazione ha sparso in tutto il mondo, a cominciare della Spagna. Tra le fotografie più gettonate c’è, in particolare, quella che lo ritrae abbracciato con Papa Giovanni Paolo II. Per la chiesa, a distanza di due anni dalla morte dello stesso Maciel, il fondatore della Legione non è un “modello e una guida per i giovani”. Verrebbe da dire, “Sia lodato Gesù Cristo”
ABUSI SESSUALI – Il sacerdote messicano si era reso colpevole di plurimi abusi sessuali.
Protetto da Giovanni Paolo II e ammirato dai cardinali della Curia romana per la sua capacità di mobilitare e di fare affari, il fondatore dei legionari originario del Messico dopo un’inchiesta canonica durata più di un anno, fu sospeso a divinis dal prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale William Joseph Levada, per gli atti di pedofilia compiuti su seminaristi della sua congregazione e per averne successivamente assolti alcuni in confessione.
Così, spiegano dall’Inghilterra, beatificare chi è stato così vicino al prete del quale si sono poi svelati gli atti di violenza sessuale non sarebbe una buona idea, anche dal punto di vista dell’immagine di una Chiesa già straziata – parole di Papa Ratzinger – dalle storie di abusi sessuali dei sacerdoti a danno, molto spesso, dei minorenni.
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