In ambienti vaticani, si teme che la Beatificazione del Papa polacco, "nella migliore delle ipotesi", possa registrare lo stesso numero di presenze, 600mila circa, della cerimonia di canonizzazione di padre Pio del giugno 2002. Ma la paura di un clamoroso flop è alimentata anche dai romani che in vista del 1° maggio sono pronti a lasciare la città in massa, nonostante gli inviti a partecipare. Segnali preoccupanti, ammettono in Vicariato, arrivano perfino dalle parrocchie della città che non trovano volontari, ne servono oltre 1500, per l'accoglienza dei pellegrini da collocare nei punti strategici di Roma.
Allarmato dalla situazione, il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, già segretario personale di Karol Wojtyla, ha chiesto aiuto ai vecchi amici della Comunità di Sant'Egidio. Ma ciò che si vuole assolutamente evitare, si ammette a denti stretti in Vaticano - dove qualche prelato inizia ad avanzare anche qualche dubbio sulla data scelta per la beatificazione - è il paragone numerico con i partecipanti al concertone dei sindacati in Piazza San Giovanni per la festa dei lavoratori. Numeri che potrebbero essere impietosi ed "evidenziare" le lacune di una macchina organizzativa, soprattutto del Campidoglio, incerta a fronte di costi per il personale di servizio in aumento. E con le casse comunali vuote, il Vaticano restio a sborsare denaro, sarà alla fine la Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè lo Stato italiano, a farsi carico della beatificazione di Giovanni Paolo II.
fonte
http://www.repubblica.it/rubriche/il-monsignore/2011/04/19/news/beatificazione_wojtyla_paura_del_flop-15145477/
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