lunedì 6 dicembre 2010

La rete di Diego Anemone e i suoi appalti milionari.

La rete di Diego Anemone e i suoi appalti milionari. L’uomo delle Grandi Opere si prodigava per mille, minuscoli servigi. Sapeva curare i dettagli. E con ogni minimo dettaglio riusciva a tessere la rete del suo sistema: quello che un giorno l’avrebbe portato ai grandi appalti e alle grandi opere. Diego Anemone, per anni, è stato l’imprenditore dei desideri. “Sono atterrato in questo istante dagli Stati Uniti. Se oggi pomeriggio, se Francesca potesse…io verrei volentieri…una ripassata”.
Siamo a novembre 2008: da un lato della cornetta c’è Guido Bertolaso, dall’altro il factotum di Anemone, e la “ripassata” s’organizza in un batter d’occhio.
Trattasi di massaggi, si dirà dopo, ma il punto è che il capo della Protezione civile ha un desiderio. E Anemone lo soddisfa. Un minuscolo servigio, appunto, ma Bertolaso lo chiede proprio ad Anemone: all’imprenditore che tanti appalti, dalla Protezione civile, riesce a ottenere. C’è da sistemare lo sciacquone a Montepulciano , nella villa di Lorenzo Balducci. “La cassetta perde acqua”, dice Rosanna Thau, moglie di Balducci. E lui: “Faccio venire Luigi”. Un altro, minuscolo servigio. Però Balducci è l’ex “soggetto attuatore” per il G8 alla Maddalena. È l’ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. E soprattutto, è un vecchio amico. Un uomo che conosce bene il “sistema gelatinoso”. Un sistema che, di dettaglio in dettaglio, tocca i servizi segreti, approda nelle stanze dei ministeri, usa preti come casseforti, mette in moto soldi contanti, che poi si trasformano in assegni, che poi servono a pagare le case di ex ministri , come Claudio Scajola, e di personaggi apicali dei servizi segreti, come il generale Pittorru della GdF. Anemone nega. Ma questa è la ricostruzione dell’accusa. E i fatti vanno ricostruiti almeno a partire dal biennio 2002-2003.
Generali, case e assegni

È in quel momento che gli Anemone s’occupano della sede del Sisde, a Roma, in via Zama. C’è un intervallo temporale da chiarire: Scajola è a cavallo con le sue dimissioni da ministro dell’Interno. Pittorru è nei servizi segreti. Entrambi poi acquisteranno, a prezzi stracciati, degli appartamenti. In entrambi le vicende spunta un amico di Anemone, l’architetto Angelo Zampolini, con un mazzetto d’assegni tra le mani. Uno dei due – per ipotesi – potrebbe aver aiutato Anemone a ottenere il “nulla osta sicurezza”: il passaporto per ogni appalto secretato. Scorriamo ancora date ed eventi. Passiamo al biennio 2004-2006. Pietro Lunardi è ministro per le Infrastrutture. Il suo dicastero risulta committente di parecchi lavori per la società Medea. Secondo un teste tunisino, Hidri Fathi Ben Laid, “di fatto” era una “società di Anemone e Balducci”. La Medea – tra il 2003 e il 2006 – lavora per la caserma romana dei Corazzieri di via XX settembre, per il comando generale dell’Arma dei Carabinieri, per il comando generale della Finanza, per la Farnesina. Il committente: sempre il ministero delle Infrastrutture, retto da Lunardi che, di lì a poco, spingerà Balducci su un’importante poltrona: quella di presidente del Consiglio dei Lavori pubblici. Un ottimo investimento, per l’amico Anemone, che a quanto pare ne è pure “socio di fatto”. Restiamo al 2004: la famiglia Lunardi acquista un palazzotto nel cuore di Roma, in via dei Prefetti, a cinquanta metri dalla Camera dei Deputati.  Costo: 3 milioni di euro. 600 mila pagati in contanti. Il resto con un mutuo. Venditore: Propaganda Fide, una delle nove curie romane, diretta all’epoca da Crescenzio Sepe. Un uomo molto vicino a Balducci che, da sempre, è ben introdotto negli ambienti del Vaticano.
E poi la Rai, l’Unità d’Italia...
Gli anni passano, i governi cambiano, la Medea perde gran parte dei lavori, ma non c’è problema: Balducci è sempre più nell’orbita della Protezione civile. Che si avvale, come soggetto attuatore, anche di Fabio De Santis. I servigi si moltiplicano. Agosto, ottobre e novembre 2008: Simone Rossetti, factotum di Anemone, organizza a Venezia, per De Santis e il funzionario Mauro Della Giovampaola, gli incontri con una prostituta. Anemone non disdegna d’accontentare i vertici della Rai. Luglio 2009: assume Anthony Smith, su richiesta di Balducci, al quale è stato segnalato da Mauro Masi, direttore generale della Rai. Anemone impiega e stipendia due custodi rumeni nella villa di Balducci a Montepulciano  Paga l’arredamento per l’abitazione del figlio, Filippo Balducci, gli ristruttura un appartamento e gli paga una Bmw da 71 mila euro. Passa un mese e fornisce anche i mobili per la villa di De Santis.

Piccole cricche crescono

Piccoli servigi per grandi eventi. Scrive il gip di Firenze: “Questo gruppo di imprenditori (…) può godere di rapporti privilegiati con i predetti funzionari ministeriali, con riferimento ai lavori finanziati nell’ambito dei Grandi Eventi, la cui gestione è stata affidata ai funzionari del dipartimento diretto da Angelo Balducci fino al 10 ottobre 2008 e, di fatto, ancora controllato da questi come presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici”. Balducci, il vecchio amico di sempre, il “socio di fatto” della Medea che faceva affari con il ministero di Lunardi. La “cricca” è cresciuta. Il “nos” è acquisito da anni.  Gli affari si fanno sempre più ghiotti. Il sistema è sempre più gelatinoso. Celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: girano appalti per 700 milioni di euro. Anemone se ne aggiudica uno da 23 milioni di euro. C’è il G8 a La Maddalena: le imprese di Anemone s’aggiudicano un appalto da 58 milioni. Appalti delicati. Coperti dal segreto. Ma i segreti di Anemone, e della sua cricca, vengono violati dalla magistratura: si scopre il sistema. Attraverso Achille Toro, procuratore aggiunto di Roma, la “cricca” avrebbe cercato di saperne di più. I pm se ne accorgono: Toro viene accusato di rivelazione del segreto istruttorio. Di lì a poco Toro si dimette. Poi si dimette Scajola. Servigio dopo servigio, inizia il declino. Sulla cricca di Anemone i segreti sono sempre meno.

FONTE

Da il Fatto Quotidiano del 7 maggio
Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)

share su Facebook Condividi su Buzz vota su OKNotizie vota su Diggita salva su Segnalo Condividi su Meemi segnala su Technotizie vota su Wikio vota su Fai Informazione vota su SEOTribu Add To Del.icio.us

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
 

TUTTI GLI SCANDALI DEL VATICANO. Copyright 2008 All Rights Reserved Revolution Two Church theme by Brian Gardner Converted into Blogger Template by Bloganol dot com