giovedì 9 dicembre 2010

Il Santo Prepuzio

Il Santo Prepuzio è una reliquia costituita da quelli che sarebbero i resti del prepuzio di Gesù recisogli durante il rito della circoncisione e a cui sono stati attribuiti diversi eventi miracolosi. In diversi momenti della storia, a volte anche contemporaneamente, varie chiese in Europa hanno dichiarato di possederlo



Possesso del Santo Prepuzio


A seconda della fonte, durante il Medioevo in varie città europee c'erano otto, dodici, quattordici o addirittura diciotto diversi Santi Prepuzi.[1]

Originariamente si riteneva che la reliquia fosse stata consegnata a Leone III il 25 dicembre 800 da Carlo Magno in occasione della sua incoronazione. L'imperatore l'avrebbe a sua volta ricevuta da unangelo mentre pregava presso il santo Sepolcro. Secondo un'altra versione invece il prepuzio sarebbe un dono di Irene di Bisanzio, ricevuto da Carlo Magno in occasione delle nozze. Leone III collocò la reliquia nel Sancta sanctorum della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, assieme alle altre.[2]
In aggiunta a Roma, hanno rivendicato il possesso del Santo Prepuzio anche le città di Santiago di CompostelaCoulombs nella diocesi di Chartres (Francia), Chartres stessa, le chiese di BesançonMetzHildesheimCharrouxConquesLangresAnversaFécampPuy-en-VelayCalcataAuvergne.[1]

Secondo le leggende del villaggio di Calcata (comune in provincia di Viterbo), nel 1527 un soldato dell'esercito lanzichenecco che stava saccheggiando Romariuscì a depredare il Sancta sanctorum. Quando venne catturato nel villaggio, nascose il reliquiario contenente il Santo Prepuzio nella sua cella, dove venne scoperto nel 1557. Da allora la Chiesa iniziò a venerarlo, concedendo ai pellegrini un'indulgenza di dieci anni.[2]
L'abbazia di Charroux sosteneva che il Santo Prepuzio fosse stato donato ai monaci da Carlo Magno. Nei primi anni del XII secolo venne portato in processionefino a Roma, perché Innocenzo III ne verificasse l'autenticità, ma il Papa rifiutò l'opportunità. Ad un certo momento comunque la reliquia andò perduta, per ricomparire solo nel 1856, quando un operaio che lavorava nell'abbazia dichiarò di aver trovato il reliquiario nascosto nello spessore di un muro. La riscoperta portò ad uno scontro teologico con il Prepuzio ufficiale di Calcata, che era venerato ufficialmente dalla Chiesa da centinaia di anni. Nel 1900 la Chiesa risolse il dilemma vietando a chiunque di scrivere o parlare del Santo Prepuzio, pena la scomunica (Decreto no. 37 del 3 febbraio 1900). Nel 1954, dopo lungo dibattito, la punizione venne portata al vitandi (persona da evitare), il grado più grave della scomunica; successivamente il Concilio Vaticano Secondo rimosse dal calendario liturgico la festività della Circoncisione di Cristo.[3]
Uno dei più famosi prepuzi era quello conservato dal 1100 in poi ad Anversa, prepuzio che era stato venduto al re Baldovino I di Gerusalemme in quel di Palestina nel corso di una crociata. Prepuzio famoso e miracoloso poiché il vescovo di Cambray, durante una messa, ne vide uscire tre gocce di sangue che macchiarono i lini dell'altare. In onore di questo santissimo e sanguinante pezzetto di pelle, nonché della macchiata tovaglia, venne subito costruita una speciale cappella e vennero periodicamente tenute festose processioni; il miracoloso prepuzio fu oggetto di culto e meta di pellegrinaggi. Nel 1426 venne fondata ad Anversa la Fratellanza "van der heiliger Besnidenissen ons liefs Heeren Jhesu Cristi in onser liever Vrouwen Kercke t'Antwerpen" a cui appartenevano ventiquattro confratelli, tutti alti prelati e prominenti laici.
Nel 2007 un turista notò nel cimitero del Monte degli Ulivi una lapide a forma di croce, su cui era scritto "Al Dio Gesù Cristo" in lingua greca. Alcuni pensano che quello potrebbe essere il posto in cui è sepolto il Santo Prepuzio.[4]

Pratiche moderne



La maggior parte dei Santi Prepuzi è andata persa o distrutta durante la riforma protestante e la rivoluzione francese.[3]
Quello di Calcata è degno di menzione perché il reliquiario che lo conteneva venne portato in processione anche recentemente (nel 1983) durante la Festa della Circoncisione, precedentemente celebrata dalla Chiesa cattolica in tutto il mondo il 1º gennaio di ogni anno. La tradizione ebbe fine quando alcuni ladri rubarono il contenitore ricoperto di gioielli e le reliquie in esso contenute.[3] A seguito del furto non è chiaro se qualcuno dei presunti Santi Prepuzi esista ancora. In un documentario del 1997 della televisione britannica Channel 4, il giornalista Miles Kington andò in Italia alla ricerca del Santo Prepuzio, ma non ne trovò traccia.

Allusioni e riferimenti storici al Santo Prepuzio 


Quando Caterina di Valois nel 1421 era in attesa di un figlio, suo marito Enrico V d'Inghilterra ordinò a Coulombs di consegnare il Prepuzio. Questo fece così bene il suo "lavoro", che il re era riluttante a restituirlo dopo la nascita del figlio, il futuro Enrico VI d'Inghilterra.[3]
Voltaire, nel Trattato sulla tolleranza (1763), si riferì ironicamente alla venerazione del Prepuzio come una delle tante superstizioni "molto più ragionevoli da adorare [...] piuttosto che detestare e perseguitare il proprio fratello".[5]
In Baudolino, un libro di Umberto Eco, il protagonista inventa di aver visto il Santo Prepuzio e il Santo Ombelico a Roma, presso la corte di Federico Barbarossa.

Bibliografia 

  • (DEAlphons Victor Müller, Die hochheilige Vorhaut Christi im Kult und in der Theologie der Papstkirche, Berlino, 1907.
  • (ENMarc Shell, The Holy Foreskin; or, Money, Relics, and Judeo-Christianity. Jews and Other Differences: The New Jewish Cultural Studies, Jonathan Boyarin and Daniel Boyarin, Minneapolis, 1997.
  • Robert P. Palazzo, The veneration of the sacred foreskin(s) of baby Jesus : a documented analysis. Multicultural Europe and cultural exchange in the Middle Ages and Renaissance, James P. Helfers, 2005.
  • (ENDavid Farley, An Irreverent Curiosity: In Search of the Church's Strangest Relic in Italy's Oddest Town, , 2009.
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