Per un’inspiegabile manovra tutta interna alla Chiesa, di cui l’Arcivescovo di Aversa Mario Milano si lava le mani attribuendo tutte le responsabilità al Vaticano, si stanno sfrattando le Cappuccinelle, monache di clausura che vivono nell’antico convento, fondato nel 1599 e dichiarato di clausura nel 1680. In esso attualmente vivono dieci suore, una delle quali è ricoverata al Pascale di Napoli. Il convento di Via Castello, dopo che si è diffusa la notizia, è diventato meta di molti aversani che non ci stanno a rinunciare a questa istituzione. Ufficialmente avrebbe dovuto chiudere i battenti oggi, ma le suore resistono nonostante dal Vaticano nessuno le ascolta, eppure far uscire una suora di clausura da un convento dovrebbe essere un fatto eccezionale, una punizione che certamente le anziane religiose aversane non meritano. Suor Albina, madre generale delle Cappuccinelle, rivolgendosi direttamente alla Santa Sede che ha deciso questo sfratto, ieri intervenendo alla trasmissione “Mi Manda Rai Tre” ha detto, parlando di Papa Benedetto XVI, che il pontefice: “Predica bene e razzola male”, parole mai espresse da una monaca di clausura, segno che la situazione è esplosiva. Una ferita aperta nel cattolicesimo italiano tanto lampante quanto imbarazzante.
La Suora ha anche detto che il Papa Ratzinger ha respinto la sua ultima lettera con la quale chiedeva aiuto. I motivi della decisione vaticana non sono noti, inspiegabili, le suore verrebbero sparpagliate in altri conventi in giro per l’Italia. L’Arcivescovo Mario Milano se n’è lavato le mani, rispondendo sfuggente ai microfoni: “E’ competenza della Santa Sede”. Il conduttore di “Mi Manda Rai Tre” Andrea Vianello che, bontà sua, ha definito più volte la nostra città un paese, nella puntata di ieri sera ha raccolto anche l’intervento di suor Veronica, una delle monache sfrattate. La religiosa singhiozzava in diretta, le autorità ecclesiastiche per mandarle vie le hanno attaccate anche con cause legali, e si appellava a tutte le autorità possibili, a chiunque, potesse fare qualcosa per loro. Un momento raccapricciante, trattare così delle donne che semplicemente hanno fatto della carità la loro missione di vita. Dopo il caso del prete pedofilo don Marco Cerullo, questa vicenda getta altro catrame sulla chiesa aversana, Intanto oggi è previsto un sit in di protesta dei cittadini per protestare con questa ingiustizia che ferisce Aversa. Salvatore Pizzo
Per un’inspiegabile manovra tutta interna alla Chiesa, di cui l’Arcivescovo di Aversa Mario Milano si lava le mani attribuendo tutte le responsabilità al Vaticano, si stanno sfrattando le Cappuccinelle, monache di clausura che vivono nell’antico convento, fondato nel 1599 e dichiarato di clausura nel 1680. In esso attualmente vivono dieci suore, una delle quali è ricoverata al Pascale di Napoli. Il convento di Via Castello, dopo che si è diffusa la notizia, è diventato meta di molti aversani che non ci stanno a rinunciare a questa istituzione. Ufficialmente avrebbe dovuto chiudere i battenti oggi, ma le suore resistono nonostante dal Vaticano nessuno le ascolta, eppure far uscire una suora di clausura da un convento dovrebbe essere un fatto eccezionale, una punizione che certamente le anziane religiose aversane non meritano.
Suor Albina, madre generale delle Cappuccinelle, rivolgendosi direttamente alla Santa Sede che ha deciso questo sfratto, ieri intervenendo alla trasmissione “Mi Manda Rai Tre” ha detto, parlando di Papa Benedetto XVI, che il pontefice: “Predica bene e razzola male”, parole mai espresse da una monaca di clausura, segno che la situazione è esplosiva. Una ferita aperta nel cattolicesimo italiano tanto lampante quanto imbarazzante.
La Suora ha anche detto che il Papa Ratzinger ha respinto la sua ultima lettera con la quale chiedeva aiuto. I motivi della decisione vaticana non sono noti, inspiegabili, le suore verrebbero sparpagliate in altri conventi in giro per l’Italia. L’Arcivescovo Mario Milano se n’è lavato le mani, rispondendo sfuggente ai microfoni: “E’ competenza della Santa Sede”. Il conduttore di “Mi Manda Rai Tre” Andrea Vianello che, bontà sua, ha definito più volte la nostra città un paese, nella puntata di ieri sera ha raccolto anche l’intervento di suor Veronica, una delle monache sfrattate. La religiosa singhiozzava in diretta, le autorità ecclesiastiche per mandarle vie le hanno attaccate anche con cause legali, e si appellava a tutte le autorità possibili, a chiunque, potesse fare qualcosa per loro. Un momento raccapricciante, trattare così delle donne che semplicemente hanno fatto della carità la loro missione di vita. Dopo il caso del prete pedofilo don Marco Cerullo, questa vicenda getta altro catrame sulla chiesa aversana, Intanto oggi è previsto un sit in di protesta dei cittadini per protestare con questa ingiustizia che ferisce Aversa.
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