Ne avevamo parlato qualche giorno fa anche noi. Per i cattolici più dogmaticid’oltreoceano gli abusi sessuali nella Chiesa sono una rara quanto spiacevole eccezione. Inoltre, come ha spiegato Bill Donohue, uno dei principali esponenti della potente lobby cattolica “Catholic league”, nella Chiesa più che di “questione pedofilia” si deve parlare di “crisi omosessuale”, omosessualità che per tutti gli altri resta un peccato ma che se coinvolge un prelato e il suo “partner” è più o meno consenziente… allora, poi, tanto peccato nemmeno lo è.
A mettere in crisi la tesi di Donohue, con ogni probabilità sarà l’esplosione di quella che già si annuncia come la nuova ondata di scandali nella Chiesa. Gli abusi sessuali ai danni delle donne.
A mettere in crisi la tesi di Donohue, con ogni probabilità sarà l’esplosione di quella che già si annuncia come la nuova ondata di scandali nella Chiesa. Gli abusi sessuali ai danni delle donne.
UNA CHIESETTA IN CANADA’ - Nella piccola città di Court of Pain(letteralmente, Cortile della pena), nell’ Ontario, una comunità franco-canadese vicino a Chatham, le attenzioni di “Padre Charlie” ossia padre Charles Silvestre, sono cadute sulla allora giovane Cecilia McLauchlin. Anche la famiglia McLauchlinaveva notato la simpatia del prete cattolico per la loro figlia, ma avevano pensato sempre ad un rapporto teso ad infondere i precetti e la morale della religione cattolica. Del resto, all’epoca Cecilia aveva solo 5 anni. Così, quando un ginecologo ha esaminato la ragazza per ricorrenti infezioni vaginali, non venne in mente a nessuno che proprio padre Charlie fosse stata la causa del suo dolore fisico. Oggi che Cecilia di anni ne ha 32, si è venuto a sapere che si tratta della più giovane vittima di Padre Charles Sylvestre, il prete che adescava le sue giovani vittime con caramelle, bigiotteria e, ovviamente, con le Lodi del Signore. Padre Charlie, è stato condannato nel 2006, per aver abusato sessualmente, nel sud-ovest dell’ Ontario di 47 ragazze nel corso di ben quattro decenni. Questo, nonostante le denunce in tutto quel lungo periodo da parte delle vittime, dei funzionari della scuola e della stessa chiesa. Cecilia McLauchlin assieme ad altre 30 donne ha dato vita ad un comitato delle vittime degli abusi ed oggi lancia il seguente allarme: “Mi aspetto che la prossima crisi nella Chiesa sarà dovuta ad un’ondata di vittime di sesso femminile per chiedere giustizia“. La McLauchlin ha tenuto segreto l’abuso subito da Sylvestre assieme alla sua famiglia fino a che il sacerdote non è stato arrestato. Padre Charlie all’età di 84 anni, debole e ormai colpito da demenza, si è dichiarato colpevole di tutti gli abusi ed i crimini mputati.
LA CHIESA COMMISSIONAVA STUDI SUGLI ABUSI - Finora, da Mount Cashel in Irlanda a Milwaukee negli States, la maggior parte delle vittime erano stati giovani maschi quali chierichetti e ragazzi ospiti in collegi o in orfanotrofi. A Milwaukee, come sappiamo, si è scoperto che un sacerdote americano aveva abusato di ben 200 ragazzi sordi. Uno studio americano, commissionato otto anni fa dalla Conferenza episcopale degli Stati uniti, ha evidenziato come i ragazzi maschi sono stati di gran lunga “l’obiettivo preferito” negli abusi commessi. Studio, peraltro, poco pubblicizzato dalle stesse gerarchie che, evidentemente, erano a conoscenza dello squallido fenomeno ma avevano tutto l’interesse a non divulgarlo oltremodo nell’opinione pubblica. Uno studio del John Jay College of Criminal Justice, sulla base di comunicazioni volontarie da parte delle autorità della chiesa (alcuni hanno rifiutato di aderire), ha determinatato che i ragazzi maschi rappresentavano l’81% delle vittime di aggressioni sessuali. La maggior parte degli abusi, secondo la ricerca, si è verificato tra il 1960 e il 1980.
ORA TOCCA ALLE RAGAZZE - Robert Talach, avvocato londinese che ha rappresentato Cecilia McLauchlin e altre vittime di “Padre Charlie”, si aspetta che il rapporto maschio-femmina possa cambiare entro 5-10 anni, poiché a cominciare dagli anni ‘70 la Chiesa ha accolto con favore anche chierichetti di sesso femminile. I ricercatori inoltre sostengono che la divulgazione degli abusi a sfondo sessuale nella Chiesa, in genere si presenta con un ritardo di circa 30 anni, un po’ come avviene con le violenze sui minori, i quali capiscono molto in ritardo cosa realmente è successo loro. Altro caso. Padre Donald Holmes, un chierico moderno che scorrazzava su di una moto, sfoggiava una lunga barba, giocava ad hockey e, tra un Salmo ed un Atto di dolore, non disdegnava di abusare di giovani ragazze. E’ stato condannato nel 2002, per aver abusato sessualmente di 12 ragazze intorno alla zona Sudbury tra il 1972 e il 1984. In Canada, contrariamente agli Usa, le statistiche della polizia canadese dicono che le ragazze hanno quattro volte più probabilità dei ragazzi di essere vittime di reati sessuali. “Le femmine hanno più probabilità di essere considerate attraenti dal clero, perché la maggioranza dei sacerdoti sono eterosessuali“,dice l’ex prete ed oggi avvocato Patrick Wall. Thomas Plante, che insegna psicologia alla Santa Clara University, ha invece trattato e valutato circa 60 autori di reati sessuali facenti parte del clero, tra cui molti sacerdoti cattolici. Per il Dott. Plante la maggior parte di loro hanno mostrato una varietà di disturbi psichiatrici e di disturbi del controllo come la morbosità e la frustrazione che hanno inciso profondamente sui loro comportamenti sessuali. Plante, sostiene che ci sono diversi gradi di disturbo: “I molestatori non sono tutti uguali“, vanno da spietati delinquenti seriali come Sylvestre a coloro che hanno commesso nella loro vita un solo atto d’abuso. Tuttavia, ribatte Wall, “indipendentemente dalle loro eventuali turbe, la Chiesa utilizza le sue formidabili risorse finanziarie e legali per difenderli tutti“. Nessuno, deve sapere che ci sono pecore nere.
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