2) la Penitenza, in cui si confessano i propri peccati a un sacerdote;
3) l’Eucaristia, considerata l’accoglienza e la consumazione del corpo e del sangue di Cristo veri e propri;
4) la Confermazione, un’accoglienza formale nella chiesa insieme a un’unzione speciale dello Spirito Santo;
5) l’Unzione degli infermi o Estrema Unzione, applicata a un moribondo per il rafforzamento spirituale e fisico in preparazione al cielo. Quando è unita alla confessione e all’Eucaristia, essa rientra nei “conforti religiosi”;
6) l’Ordine Sacro, il procedimento mediante cui alcuni uomini sono ordinati al clero;
7) il Matrimonio, che fornisce una grazia speciale a una coppia.
“Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani" (2 Timoteo 1:6).
nelle Sacre Scritture riuscirai a trovare nemmeno un singolo esempio o un comando di farlo. Alcuni cattolici romani utilizzano Atti 16:33 come un possibile esempio perché vi è detto che furono battezzati il carceriere di Filippi "con tutti i suoi".Un versetto che assume contorni diversi se preso nel suo contesto:
(1) Quando il carceriere chiese a Paolo che cosa dovesse fare per essere salvato, Paolo non disse: "Credi in Gesù, sii battezzato e prendi la comunione ". Invece gli disse: "Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia" (v. 31). Perciò, vediamo che è la fede l’ingrediente necessario per la salvezza. Era sottinteso che chi credeva fosse battezzato, ma il battesimo non era necessario per la salvezza. Se lo fosse stato, Paolo vi avrebbe dato più peso nei suoi viaggi missionari (1 Corinzi 1:14-18).
(2) Vediamo che "i suoi" non avrebbero potuto includere bambini o neonati, in quanto al versetto 34 è detto che il carceriere "si rallegrava con tutta la sua famiglia di aver creduto in Dio". I bambini e i neonati non possono esercitare fede in Dio in quel modo.Anche escludendo questo particolare,di non poca importanza,c’è un altro aspetto fondamentale:come si può dire che il battesimo è parte integrante del raggiungimento della salvezza divina basandosi su prove così incerte?
20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». 21 Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23 Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36 Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. 37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». 42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
43 Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
1Giovanni 1:9
Giacomo 5:16
Il che vuol dire che anche i sacerdoti dovrebbero confessarsi al popolo, così come il popolo ai sacerdoti, se dovessero peccare gli uni contro gli altri.Ma così non avviene.E neanche il sacramento della confessione può conferire la grazia salvifica.Essere approvato come un conduttore ecclesiale è una cosa che fa onore, ma non sfocia nella grazia. Il matrimonio è un avvenimento meraviglioso e benedetto nella vita di una coppia, ma non è il mezzo che Dio usa per farci grazia. Pregare per e con una persona che sta morendo e stare insieme a lei è una cosa santa, ma non aggiunge grazia al tuo conto.Tutta la grazia di cui avremo mai bisogno si riceve al momento in cui una persona si affida a Gesù, per fede, come Salvatore (Efesini 2:8-9). La grazia salvifica che viene accordata al momento della fede genuina è l’unica grazia salvifica che la Parola di Dio ci inviti a ricevere. Questa grazia si riceve per fede, non osservando dei riti. Perciò, sebbene i sette sacramenti siano delle “buone cose da fare”, quando sono compresi nel loro contesto biblico si comprende che il concetto secondo cui essi “conferiscono la grazia santificante” è completamente antiscritturale.
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s1c1a2_it.htm#IV. I sacramenti della salvezza
http://www.laparola.net
http://www.gotquestions.org/Italiano/dottrina-della-salvezza.html
http://camcris.altervista.org/salvezza.html
http://xoomer.virgilio.it/ikthys/Libri_elettr/Dom.jesus_sintesi.htm
http://www.gotquestions.org/Italiano/Credenze-cattoliche-bibliche.html
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