domenica 20 novembre 2011
San Raffaele, fondi neri per decine di milioni
Fondi neri per decine di milioni di euro, costruiti dai partner dell’ospedale San Raffaele. Lo rivela L’Espresso, con un approfondimento sulla crisi dell’ospedale fondato da don Luigi Verzè. Lo stesso religioso risulta indagato ed è stato arrestato l’uomo d’affari Pietro Daccò, di area ciellina e consulente del San Raffaele, proprio per i fondi neri in questione.
Come poi ricorda il settimanale, il piano di salvataggio per evitare il fallimento del San Raffaele secondo la procura vede un conflitto di interessi che coinvolgerebbe anche lo Ior, la banca vaticana. L’accordo con i creditori preparato dagli uomini del Vaticano, risulta “perfettamente speculare e simmetrico” all’offerta dei compratori. “Quindi l’operazione targata Ior, a ben guardare, è una compravendita ‘preconfezionata’ e ‘bilaterale’, ‘come un rappresentante che firmi un contratto con se stesso’. Insomma, il Vaticano vende e il Vaticano compra”, commenta la rivista.
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