Secondo il gup, la richiesta di costituzione di parte civile non poteva essere accolta essendo stata riscontrata un’omissione nei controlli sui luoghi di pertinenza ecclesiastica, così come prescrive invece il diritto canonico. Il pm Rosa Volpe non si era opposta alla richiesta del vescovo, accettando che la Curia in quanto istituzione abbia subito un danno dalla morte e poi dal ritrovamento del corpo di Elisa nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. Accolte, invece, le richieste di costituzione di parte civile presentate dal Comune di Potenza e dall’associazione «Telefono Donna». L’udienza prosegue con la requisitoria dei pm Rosa Volpe e Luigi D’Alessio.
FONTE
0 commenti:
Posta un commento