venerdì 18 novembre 2011

PEDOFILIA,IN IRLANDA CONTINUANO LE DIMISSIONI DEI VESCOVI

Seamus Hegarty
Dopo lo scandalo-pedofilia sono ormai sette le diocesi che attendono un titolare. Un segno della tolleranza zero voluta dal Papa nel confronti dei presuli “insabbiatori”.
E sono sette i vescovi che rassegnano le dimissioni in Irlanda. Il presule di Derry, Seamus Hegarty ha lasciato il suo incarico portando a sette il numero delle diocesi cattoliche irlandesi che attendono un titolare. Lo scandalo-pedofilia si è abbattuto come un ciclone sulla Chiesa nazionale e adesso più di un quarto delle diocesi d’ Irlanda aspettano dal Vaticano la designazione di un nuovo vescovo. La «tolleranza zero» imposta da Benedetto XVI è scesa come una mannaia su settori dell’episcopato che per anni avevano «insabbiato» i casi di abusi sui minori e coperto i preti pedofili. La scorsa estate era uscita la notizia clamorosa secondo la quale Benedetto XVI sarebbe stato in procinto di far dimettere tutti vescovi irlandesi per ricostruire da zero una chiesa senza più credibilità. La cosa non è avvenuta ma il fatto che sette diocesi siano ancora senza il nuovo vescovo dice che l’azzeramento è nei fatti.
A spiegare quale siano le cause del gravissimo fenomeno e l’orientamento della Santa Sede sulle violenze sessuali del clero è stato recentemente l’Osservatore Romano. Riferendosi alla quantità dei casi di abuso di minori da parte di religiosi, il quotidiano vaticano sottolinea che «la maggior parte degli episodi è avvenuta alcuni decenni fa». In quel periodo, aggiunge l’Osservatore Romano, riferendosi in particolare agli anni Sessanta e Settanta, «le influenze sociali aggravarono lo stato di vulnerabilità di alcuni sacerdoti, la cui preparazione era inadeguata per una vita da spendere nel rispetto del voto di celibato». Quei candidati al sacerdozio che più tardi sono diventati autori di abusi «certamente non potevano essere precocemente individuati per mezzo di test psicologici né con l’esame del loro sviluppo culturale né con l’analisi delle loro esperienze vocazionali». Invece, «la crescita del livello di formazione umana avvenuto nel corso degli anni successivi nell’ambito dei seminari, per rendere i giovani sempre più consapevoli dell’autenticità della loro vocazione al sacerdozio, è stata la principale causa dell’attuale decremento del numero di abusi sessuali verso i minori da parte di religiosi».

In tutto il mondo cattolico «verso la metà degli anni Ottanta, la reazione dei vescovi di fronte alle prove che confermavano le notizie sugli abusi è stata quella di concentrare gli aiuti verso i religiosi colpevoli dei fatti. Nonostante lo sviluppo dalla metà degli anni Novanta in poi, di un vasto programma in favore delle vittime, dei loro familiari, e di quanti altri avevano ricevuto qualsiasi danno a causa degli abusi sessuali, le politiche seguite dalle strutture diocesane non si sono dimostrate del tutto efficaci,tuttavia la diminuzione dei casi di abuso sessuale compiuti da appartenenti al clero è stata molto più rapida rispetto a quanto si è registrato nel più vasto ambito sociale».

Inoltre, la crisi provocata dagli abusi sessuali commessi su minori da parte di religiosi cattolici ha radici nel contesto storico in cui tale crimini sono stati compiuti. Ma vi sono fondati motivi di speranza che quanto ora si sta facendo sia effettivamente utile per impedire il ripetersi di abusi sessuali verso i minori da parte di sacerdoti. E l’impossibilità di potere prevedere comportamenti sessuali deviati porta di conseguenza a predisporre programmi che rendano più sicuri i contesti relazionali. La Chiesa cattolica ha assunto una decisione di tolleranza zero per qualsiasi religioso che compia abusi sessuali verso un fanciullo. Una simile decisione non solo protegge i bambini ma rassicura anche le decine di migliaia di sacerdoti che hanno sofferto per questa crisi mentre ogni giorno sono impegnati nel proprio ministero svolto con onore e sacrificio personale.

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/irlanda-ireland-9870/
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