In Vaticano e ai vertici della Conferenza episcopale italiana si guarda con «attenzione e benevolenza» al lavoro del presidente del Consiglio Mario Monti e si esprime apprezzamento per il fatto che si sia tenuto conto della componente cattolica. Tre dei nuovi ministri (Lorenzo Ornaghi, neo-ministro dei Beni culturali; Corrado Passera, Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti; e Andrea Riccardi, Cooperazione internazionale e integrazione) sono stati protagonisti del Forum dei cattolici a Todi. Ornaghi e Riccardi sono diretta espressione del mondo cattolico. Del primo è nota la vicinanza alla Conferenza episcopale italiana fin dai tempi in cui era guidata da Ruini, mentre il secondo si muove certamente a suo agio nei palazzi vaticani. Nei giorni scorsi il direttore del quotidiano «Avvenire», Marco Tarquinio, aveva chiesto che nella compagine governativa si tenesse conto anche dell’«altra economia» e dell’«altra diplomazia», e Riccardi è per l’ appunto fondatore e leader della Comunità di Sant’ Egidio, impegnata su molti fronti internazionali per la pace.
Ma non bisogna fermarsi soltanto a questi tre nomi. Perché, fanno notare le fonti d’Oltretevere, sono cattolici anche Francesco Profumo (Istruzione) e Paola Severino (Giustizia). E gravita in quest’area anche il nuovo ministro della Sanità Renato Balduzzi, impegnato nel Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale), già collaboratore di Rosy Bindi ed esponente del cattolicesimo democratico.Insomma, nel nuovo esecutivo italiano i cattolici sono rappresentati anche nelle loro diverse «anime». Ed è stato apprezzata dalla Chiesa la scelta di non inserire nella lista esponenti «tecnici» pubblicamente attestati sulle posizioni più distante da quelle del mondo cattolico in materia di bioetica, come ad esempio Umberto Veronesi o la stessa Emma Bonino.
Sia il Vaticano che la Cei avrebbero preferito che nei mesi scorsi il premier Silvio Berlusconi facesse un passo indientro (o meglio, a lato) per allargare la maggioranza all’Udc di Pierferdinando Casini. Ma dopo la bufera finanziaria e il precipitare degli eventi, quando ormai questa soluzione non appariva più possibile, hanno guardato con attenzione al tentativo di Monti, confidando anche sull’autorevolezza del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, con il quale il rapporto di stima e fiducia è consolidato.
Apprezzamento e soddisfazione viene anche da esponenti del Forum delle associazioni del mondo del lavoro di ispirazione cristiana. «Formuliamo i nostri migliori auguri al neo-nominato Governo, di elevato livello tecnico, del quale fanno parte anche autorevoli esponenti come Ornaghi, Passera e Riccardi, tutti e tre intervenuti al Seminario di Todi», ha detto il presidente dell’Mcl Carlo Costalli. «Ora ci auguriamo che il nuovo governo possa lavorare bene avviando un percorso di indispensabili riforme, nell’interesse dell’ Italia e degli italiani, fino alla scadenza naturale della legislatura, per tornare a una normale democrazia dell’ alternanza».
E nel 2013 il mondo delle associazioni di Todi e più in generale il mondo cattolico non vuole arrivare impreparato.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglio-articolo/articolo/cattolici-politica-italia-10001/
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