L’avviso è stato affisso in pubblico.La Repubblica dell'epoca ci racconta di fedeli perplessi e del gran "chiacchericcio" attorno al monastero.Cosa succede là dentro?Si saranno chiesto i poveri fedeli di fronte a questa decisione estrema... Le voci si inseguono per tutta l’estate, il mistero diventa sempre più fitto, nessuno che sappia rispondere. Fino a quando la storia diventa di dominio pubblico costringendo la diocesi a correre ai ripari.L’unica nota ufficiale risale al 27 settembre 2007, a firma del cancelliere arcivescovile monsignor Giuseppe Asciano. Il quale scriveva, fra le altre cose, di una vita comunitaria che negli ultimi tempi si era fatta difficile, soprattutto dopo la morte di madre Candida e il decesso di suor Agnese.
“Alla evidente mancanza di vocazioni”, scriveva il prelato, “si aggiunga una non facile convivenza fra le monache presenti in monastero”. Non solo: secondo monsignor Asciano c’era stata la “rottura della comunione ecclesiale venutasi a creare dopo ripetuti atti di insubordinazione da parte della badessa nei confronti dell’arcivescovo”. Motivo per il quale, è spiegato nella nota, erano venute meno le ragioni per cui l’autorità costituita potesse conservare la celebrazione della santa messa quotidiana e la presenza della Eucaristia nella cappella del monastero. Risultato: due monache, suor Annamaria e suor Gianbattista, furono costrette a tornare nelle famiglie di origine per decisione del vescovo. E la madre superiora suor Liliana rimase da sola nel convento, decisa a tutto pur di non lasciare la struttura da lei fondata nel 1963.
Che cosa sia successo di così grave nel convento di clausura nessuno l'ha mai saputo,visto che nessuna delle tre suore ha mai voluto dare spiegazioni a riguardo..Insomma oltre alla crisi di vocazioni ci si mettono pure le suore litigiose...
http://www.uaar.it/news/2007/09/29/suore-clausura-troppo-litigiose-chiuso-monastero-bisceglie/
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