Siamo nell'agosto 2010 quando sul quotidiano il centro,si legge la notizia dell'evasione legalizzata delle parrocchie pescaresi,che finiscono nella lista nera dei contribuenti che evadono le tasse.Ma non per colpa loro. Per anni, il Comune si è dimenticato di chiedere alle chiese, che organizzano feste, il pagamento del canone di occupazione del suolo.Secondo un calcolo approssimativo, sarebbero sfuggiti alle casse comunali 25mila euro all'anno di canone non riscosso.Dopo che la notizia è venuta alla ribalta,l'attuale amministrazione ha deciso di dare una sterzata e di applicare quelle regole che fino ad oggi sarebbero state completamente ignorate. Oltre al pagamento delle tasse, anche i contributi erogati dal Comune alle parrocchie che organizzano le feste patronali.
LE TASSE EVASE DALLE PARROCCHIE
Il regolamento della Cosap, il canone per l'occupazione del suolo pubblico, prevede che anche le parrocchie paghino la tassa, come sono costrette a fare altre categorie di contribuenti. Ma l'amministrazione comunale si è accorta solo nell'agosto dello scorso anno che l'imposta non è stata mai applicata alle chiese. Si sospetta che anche la precedente amministrazione abbia fatto lo stesso. Se così fosse, l'evasione raggiungerebbe centinaia di migliaia di euro. Basti pensare che sono all'incirca 25 le parrocchieche ogni anno organizzano feste e celebrazioni a Pescara. Considerando che la spesa media per la Cosap si aggira sui 1.000 euro a festa, si arriva a un'evasione di 25mila euro all'anno. Moltiplicando questa cifra per 7 anni, si raggiugono i 175mila euro.
GIRO DI VITE SUI CONTRIBUTI ALLE FESTE RELIGIOSE
A seguito di quest'amara scoperta,il comune ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti alle feste patronali e rionali. Migliaia di euro sono stati elargiti in passato alle chiese senza tenere conto delle regole stabilite per l'erogazione. Sarebbe stato il segretario generale a far notare alla giunta una consuetudine poco ortodossa. Il caso si è presentato venerdì scorso, quando gli assessori si sono trovati davanti la delibera con la richiesta di un contributo da parte della parrocchia di San Silvestro, presentata 4 giorni prima della festa. Il segretario ha fatto notare che le domande devono essere presentate entro 30 giorni dallo svolgimento dell'evento. Così, la giunta ha bloccato l'erogazione di 1.000 euro alla parrocchia, che ha dovuto anche pagare 700 euro di Cosap.Ma la giunta si è messa una mano sul cuore e ha finanziato una colletta tra gli assessori arrivando a racimolare la "bellezza" di 600 euro..
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