Sua Eminenza Crescenzio Sepe si oppone alla cancellazione delle feste religiose patronali previste dalla manovra economica.
Scherza con i fanti, ma lascia stare i Santi: questo è, in sintesi, il pensiero del cardinale Sepe, che ha dichiarato: “ Il Senato faccia ciò che vuole e noi facciamo quello che vogliamo e cioè ciò che Dio vuole… quello che dicono gli uomini, facciano gli uomini. Chi ha orecchie per intendere, intenda.”
Come sempre diretto, Sua Eminenza Sepe ha prontamente risposto alla proposta di cancellazione delle feste patronali previste dalla manovra finanziaria governativa. Una nota ufficiale della Curia di Napoli dice:
“… alla festa liturgica di San Gennaro si accompagna sempre e da secoli l’evento prodigioso e straordinario della liquefazione del suo sangue.Se dunque si tratta di un evento particolare non determinato da mano e da volontà dell’uomo, è evidente che non può essere spostato ad altra data, più o meno vicina a quella che è legata alla storia del santo e di Napoli.”
Il 19 settembre, il 16 dicembre e la prima domenica di maggio tutta Napoli aspetta il famoso miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Raccolto sul luogo del martirio da una pia donna, Eusebia, fu conservato in due ampolle, ora custodite in una cassaforte; nelle tre festività la cassaforte viene aperta con due chiavi e le ampolle vengono portate in processione sull’altare maggiore. Le ampolle vengono mostrate alla folta folla di fedeli che gremisce il Duomo e poco dopo il sangue si liquefa. Se ritarda a sciogliersi, la cosa viene vista di cattivo auspicio, e comincia un’ invocazione con suppliche e litanie in dialetto, guidate dalle “parenti” di San Gennaro.
Le cosiddette parenti di San Gennaro, sono donne anziane che, a loro dire, sono discendenti di Eusebia.
http://www.universy.it/2011/09/san-gennaro-non-dice-mai-no-ma-il-cardinale-s/
Mi chiedo se i protagonisti della vicenda si siano mai impegnati a leggere la Bibbia invece di farsela raccontare,perchè se l'avessero fatto avrebbero scoperto chi sono davvero i santi secondo la Bibbia.
CHE COSA SONO I SANTI SECONDO LA BIBBIA?
La parola “santo” deriva dal termine greco hagios che significa “consacrato a Dio, santo, consacrato, pio". È quasi sempre usato al plurale, “santi”: "…Signore, ho sentito dire da molti di quest’uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme" (Atti 9:13); "avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti si recò anche dai santi residenti a Lidda" (Atti 9:32); "questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi… “(Atti 26:10). Esiste un solo caso di impiego singolare ed è questo: "Salutate ogni santo in Cristo Gesù…" (Filippesi 4:21, KJV). Nella Scrittura, vi sono 67 utilizzi del plurale “santi” in confronto all’unico impiego del termine singolare “santo”. Anche in quest’unico caso, c’è in vista una pluralità di santi: “…ognuno dei santi…” (Filippesi 4:21, NR).Il concetto del termine “santo” è un gruppo di persone messo da parte per il Signore e per il Suo regno. Esistono tre riferimenti al carattere pio dei santi: "perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi…" (Romani 16:2); "per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:12); "come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi" (Efesini 5:3).Pertanto, biblicamente parlando, i “santi” sono il corpo di Cristo, i cristiani, la chiesa. Tutti i cristiani sono considerati santi. Tutti i cristiani sono santi… e allo stesso tempo sono chiamati a essere santi. 1 Corinzi 1:2 (ND) lo afferma chiaramente: “Alla chiesa di Dio che è in Corinto ai santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi…”. Le parole “santificati” e “santi” derivano dalla stessa radice greca come il termine tradotto comunemente “santi”.
I cristiani sono santi in virtù della loro unione con Gesù Cristo. I cristiani sono chiamati ad essere santi, a consentire sempre più alla loro vita quotidiana di armonizzarsi più strettamente con la loro posizione in Cristo. Questa è la descrizione biblica e la vocazione dei santi.In che modo la comprensione cattolico-romana dei “santi” regge al confronto con l’insegnamento biblico? Non troppo bene. Nella teologia cattolico-romana, i santi sono in cielo. Nella Bibbia, i santi sono sulla terra. Nell’insegnamento cattolico-romano, una persona non diventa santa finché non sia “beatificata” o “canonizzata” dal papa o da un vescovo importante. Nella Bibbia, tutti quelli che hanno ricevuto Gesù Cristo per fede sono santi. Nella pratica cattolico-romana, i santi sono venerati, li si prega e, in alcuni casi, sono adorati. Nella Bibbia, i santi sono chiamati a venerare, adorare e pregare soltanto Dio.
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