Il governo è stato battuto ieri, con 247 voti a favore e 223 contro, su un ordine del giorno presentato dal Pd riguardante la ripartizione della quota dell’8×1000 destinato allo Stato. Ciò nonostante il parere contrario del sottosegretario Carlo Giovanardi, che rappresentava il governo. L’ordine del giorno riguarda le ‘Disposizioni concernenti la ripartizione della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche devoluta alla diretta gestione statale’ e ha come primo firmatario Antonino Russo (Pd). Impegna il governo a modificare la legge 20 maggio 1985 n. 222 sull’8×1000 per consentire ai cittadini di indicare “esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille”. I fondi dovranno essere utilizzati in accordo con gli enti locali per “la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici” scolastici e “a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l’erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati”.
LA SODDISFAZIONE DELL'UAAR
Per la prima volta il Parlamento tenta di scalfire il monolitico meccanismo dell’Otto per Mille. Un ordine del giorno approvato oggi ieri dalla Camera ha infatti aperto alla possibilità di introdurre una nuova scelta, destinando parte del gettito IRPEF alla scuola pubblica.
L’UAAR esprime apprezzamento per l’intento di introdurre una scelta più laica di quelle attualmente disponibili: “atei e agnostici, al momento della dichiarazione dei redditi, possono soltanto scegliere tra alcune confessioni religiose e lo Stato, il quale però storna gran parte dei fondi a sua disposizione a favore della Chiesa cattolica”, dichiara il segretario Raffaele Carcano. “Questo rischio c’è anche scegliendo a favore della scuola pubblica, perché si tende, incongruamente, a considerare sotto tale definizione anche le scuole paritarie cattoliche”, continua Carcano: “ma, pur consapevole del valore limitato di questo voto, l’UAAR lo ritiene comunque importante in un momento di crisi per il Paese e dopo anni di tagli alla scuola della Repubblica e contestuali finanziamenti pubblici alla scuola paritaria cattolica”.
L’UAAR aveva anche proposto tempo fa di usare i fondi dell’otto per mille statale per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo (una strada già percorribile con l’attuale normativa), ma il governo ha preferito far finta di niente.
FONTI
8X1000,GOVERNO BATTUTO
LA SODDISFAZIONE DELL'UAAR
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